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	Le mie Interviste
           
	
	
	 
	Nuovi Fondi in arrivo per la 
	sgr delle "sette famiglie" 
	
	Stefano Meloni vanta una lunga carriera nella finanza: è entrato infatti alla  Citybank di Milano nel 1970 e vi è rimasto 15 anni, sino a  divenire DG per l' Italia. 
	E' passato poi alla banca d'affari Eptaconsors, assumendo la carica di  DG nel 1993.  
	Si è poi spostato nel gruppo Montedison, ricoprendo varie posizioni. Dal 2002 al 2004 è stato nel gruppo Ferrero. 
E' Consigliere d'Amministrazione in diverse importanti società, docente universitario, è autore di numerose pubblicazioni.L'ho incontrato nei nuovi uffici della Società, in via Fabio Filzi 27, a Milano.  
Alcuni quadri di strano fascino arricchiscono gli spazi  sobri e luminosi. 
Dall'undicesimo piano del building la vista è notevole, con uno scorcio particolare sul "Pirellone".
 
 
	
	
	D. Come nasce "Valore Reale"?R. La sgr nasce nell' ambito di un progetto molto ampio, promosso 
	congiuntamente da alcune famiglie italiane, tutte con significative 
	esperienze nei settori finanziario, industriale e immobiliare; e da alcuni 
	manager esperti nel real estate.
 
 D. Fuori i nomi .
 R. Le famiglie sono sette, tutte al 13,6%, e sono: Brivio Sforza (Biesse 
	Finanziaria srl) , Canova e Chidini (Investire Real Estate srl), Cosenza 
	(Eurotekna spa), Manuli Mario (Realtor Nord srl), Meloni Stefano (Mellon 
	Partecipazioni srl), Famiglia Sagramoso Cesare (Zenin srl). Ci sono poi 
	due manager, Guillermo Calonje ed Enrico Nava, con il 2,25% del capitale 
	versato.
 
 D. Che ammonta ?
 R. E' pari a 2.200.000 euro.
 
 D. A chi è dedicata la sgr e qual' è la mission?
 R. Dedicata a un pubblico qualificato ed esclusivo, Valore Reale ha come 
	mission la creazione di una struttura di gestione di patrimoni immobiliari, 
	attraverso la gestione e la promozione di fondi comuni di investimento 
	immobiliare. Lo scopo è quello di assicurare l' ottimizzazione della 
	valorizzazione dei loro investimenti.
 
 D. Che prodotti offrite?
 R. Le tipologie sono quattro: Fondi "core" ( valorizzazione nel lungo 
	periodo, strategia difensiva, con l' obiettivo di incrementare il valore 
	dell' investimento in un arco temporale di lungo periodo); Fondi "opportunistici"  ( destinati a operazioni di sviluppo, ristrutturazione, 
	frazionamento e trading su aree immobiliari o immobili da riqualificare .La 
	strategia è più speculativa, e il profilo di rischio/rendimento è più 
	elevato) ; Fondi "value added" (destinati alla valorizazione dell' 
	investimento, con un mix di strategie core e opportunistiche e strategia 
	difensiva a medio rendimento); e Fondi " destinati alla dismissione" (allo spin-off immobiliare. La strategia è caratterizzata dall'obiettivo di 
	cedere gli immobili apportati, realizzando i migliori rendimenti dal 
	disinvestimento degli stessi).
 
 D. Quanti Fondi sono operativi?
 R. Tre: "Bramante", "Absik" e "AMSI". La chiusura delle sottoscrizioni 
	è avvenuta tra giugno e ottobre 2005, e l' ammontare sottoscritto è di 65 
	milioni di euro complessivamente. Abbiamo poi tre Fondi autorizzati, in fase 
	di sottoscrizione : "Whitestone", " Ibisco" e "Stadium Global Centre", 
	per un ammontare obiettivo di 280 milioni di euro.
 
 D. Sono molto più grandi ...
 R. Spicca Whitestone, con 200 milioni. L' oggetto di investimento è sviluppo 
	e riqualificazione prevalentemente industriale. Stadium è un Fondo 
	opportunistico (35 milioni), e l'oggetto è retail/ufficio/hotel. Stiamo 
	parlando del famoso progetto dello Stadio di Brescia, già presentato anche 
	al MIPIM.
 
 D. Fondi istituiti in corso di approvazione?
 R. Due: "Le Brughiere" e "Anemone". L' obiettivo, 45 milioni, oggetto 
	residenziale e misto.Il termine previsto dell' istanza Bankitali è dicembre 
	2005-gennaio 2006.
 
 D. Bei nomi, davvero. Ci sono altri bei nomi dietro l' angolo?
 R. Guardi, glieli antecipo: stiamo parlando del febbraio 2006, saranno 
	entrambi misti e opportunistici. L' ammontare obiettivo è di 65 milioni di 
	euro, e i nomi già individuati sono "Oro Blu" e "Andromeda". Saranno 
	"piattaforme" di gruppi fondiari omogenei.
 
 D. All' estero, nulla?
 R. Ibisco guarda già all' Europa consolidata (Francia, Germania ...). 
	Stiamo pensando anche ad un altro Fondo destinato tutto all' Est, compresa 
	la Russia, forse. Sono Paesi che offrono interessanti opportunità.
 
 D." Est" a parte, è un bel "track record": stiamo parlando di dieci Fondi. 
	Con che stuttura li gestite?
 R. Sono con me Federico Radice Fossati ( nome notissimo a Milano, e non nel 
	Real Estate solamente, ndr ), in qualità di Vicepresidente, Francesco 
	Strada (dal 1960 in Pirelli), che è AD, Luciano Maranzana (già in Pirelli 
	RE, Hammerson, Archon Group ed Esselunga), che è DG e Asset Manager. 
	Guillermo Calonje si occupa di "capital markets", Enrico Nava di "Investments". Amministrazione e alcuni Associates completano l' 
	organigramma.
 
 D. C'è ancora spazio nel mercato italiano?
 R. Occorre privilegiare sviluppi dove vi sia una domanda attiva. Vale per 
	tutto, anche per la logistica o gli alberghi.
 
 
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