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	Le mie Interviste
           
	
	Un key note speaker davvero insolito e dal nome celeberrimo per una 
	Conferenza immobiliare, oggi ad Amsterdam, dove si è aperto il Summit 
	europeo di CoreNetGlobal, l’associazione che raduna i corporate real estate 
	executives. Alla presenza di circa 350 delegati provenienti dai principali 
	Paesi d’Europa, ma anche da USA e Far East, Makaziwe Phumia Mandela, figlia 
	di Nelson Mandela, ha rivolto nel suo discorso un appello appassionato sulla 
	necessità di sostenibilità, non solo ecologica ma anche “umana”. Un 
	principio che, ha detto la Mandela, deve diventare parte della nostra vita 
	quotidiana.
 D. Dottoressa Mandela, cosa significa il contesto in cui lei ha parlato 
	oggi, per Lei?
 
 R. Una delle strade possibili per parlar di sostenibilità è quella di 
	coinvolgere attivamente le persone. L'altra è quella di creare un ambiente 
	sicuro per il lavoro e le comunità. Credo che le organizzazioni di successo 
	del nostro secolo saranno quelle capaci di creare, appunto, sostenibilità 
	degli ambienti di lavoro e performance altamente produttive.
 
 D. Perchè è venuta a parlare di queste cose proprio qui, ad una platea di 
	corporate real executives?
 
 R. Per che sono convinta che i professionisti dell'immobiliare hanno un 
	potere di influenzare la pubblica opinione in maniera molto maggiore di 
	quanto essi stessi credono. L'immobiliare è una struttura portante della 
	nostra società e della nostra economia. Se lo vuole, sa essere una industria 
	molto creativa e innovativa, al di là del business vero e proprio.
 
 D. Lei ha detto, nel suo intervento, che occorre creare un ambiente di 
	lavoro sicuro. A cosa si riferiva, esattamente?
 
 R. Significa che le forze economiche devono prendere consapevolezza che la 
	nostra situazione è affetta da turbolenza, caos, incertezza, e attivismo 
	della comunità, ma anche da crescente infedeltà delle persone, riduzione dei 
	livelli occupazionali, e turnover spinto.
 
 D. Le ricadute, a livello immobiliare, le stanno discutendo, appunto, i 
	signori di CorenetGlobal in questi due giorni di lavori. E’ la prima volta 
	che Lei parla ad una platea immobiliare?
 
 R. Si, ma spero sia solo l’inizio.
 
 D. Nel suo intervento Lei ha detto che le corporation sono un elemento di 
	criticità dell'economia, e che l'economia lo è della società. Come si 
	concilia questa affermazione con il Suo ruolo di Supervisory Board Member 
	della Nestlè in Sud Africa?
 
 R. Nestlè, nel mio Paese, è una corporation molto diversa da quanto si può 
	pensare. E’ fortemente impegnata nell'aiutare lo sviluppo anche agricolo nel 
	Paese verso, appunto la sostenibilità, con programmi molto avanzati. (Paola 
	G. Lunghini)
 
 P.S. Alla Conferenza di Amsterdam non c’e nessun delegato dall’Italia
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