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	Le mie Interviste
           
		
		
		
		
		Intervista a Adriana Manaresi 
		Marinese, AD di Nova Marghera (pubblicata su FIMAA News, N° 27, giugno 
		2005)
 La Developer di Venezia
 
	
	 D. 
	Dov'è nata e dove vive? R. Sono nata a Firenze ed attualmente vivo a Treviso. Sto pensando di 
	trasferirmi presto a Venezia.
 
 D. Parliamo dei suoi studi.
 R. Ho cominciato a dirigere un’azienda di famiglia all’età di 18 anni, 
	appena presa la maturità, perché mio padre era molto anziano. A 21 anni sono 
	stata eletta rappresentante di tutti i torrefattori italiani nel Board del 
	Comitato Italiano Caffè, la struttura internazionale del settore dove io 
	operavo. In seguito ho ricoperto la carica di vice presidente nazionale 
	delle donne imprenditrici. Negli anni ho frequentato molti corsi di 
	aggiornamento nel Marketing e nel controllo di gestione.
 
 D. Quando è avvenuto il Suo "primo incontro" di lavoro con l'immobiliare? E 
	perchè?
 R. Il mio "primo incontro" con l’immobiliare è avvenuto sei anni, fa quando 
	mio marito rilevò un grosso gruppo edile del Veneto: dopo 30 anni vissuti 
	assieme ha ritenuto necessaria la mia collaborazione.
 
 D. Avrebbe pensato, in quel momento, che all'immobiliare avrebbe poi 
	dedicato la Sua esistenza professionale? Com' è successo?
 R. Dopo una breve verifica di questo mercato ho ritenuto importante 
	introdurre un forte interesse del Gruppo verso il comparto Real Estate. 
	Essendomi stata affidata l’amministrazione di una delle Società più 
	importanti del Gruppo, che all’epoca iniziava a gestire un’operazione 
	strategica per Venezia di 80 milioni di Euro, approfondire l’esperienza nel 
	settore Real estate è stato determinante. Questa società ha affrontato in 
	tre anni la riqualificazione di 4 ettari di area direzionale in zona 
	Marghera (Post Industriale). No, non avrei mai pensato che questo evento mi 
	reintroducesse in maniera così qualificante nel mondo del business e che il 
	mio futuro sarebbe stato così fortemente impregnata di Real Estate.
 
 D. Che differenza vede tra il mercato dei Suoi inizi, e quello di oggi?
 R. La differenza del mercato agli inizi e quello di oggi è la crescita 
	esponenziale della sua importanza nel comparto industriale italiano. Questo 
	ha determinato il consolidarsi del mio interesse.
 
 D. Lei svolge la professione di developer: mi racconti la Sua azienda
 R. Dirigo Nova Marghera come A.D. svolgendo il ruolo di Chief Marketing 
	avvalendomi di uno staff per la comunicazione e analisi del prodotto, 
	procuratori per la definizione dei contratti, advisors tecnici, commerciali 
	e finanziari per lo sviluppo dei vari progetti. Oggi collaborano con Nova 
	Marghera, in qualità di advisor tecnico finanziario Avalon Real Estate e, in 
	qualità di advisor specifico per il comparto logistico , Cushman&Wakefield 
	Healey&Baker. L’azienda si è strutturata per sviluppare i seguenti segmenti 
	di mercato: direzionale, leisure, logistica, residenziale.
 
 D. Fare il developer: una cosa piuttosto rara, per una donna .Che cosa 
	significa esattamente per Lei, questa attività?
 R. Essere donna e fare il developer, grazie ad un lungo background 
	imprenditoriale alle spalle, non mi crea particolari problemi anche perché 
	ritengo importante la sensibilità e la qualità che una donna può aggiungere 
	al prodotto real estate.
 
 D. Qual è il Suo rapporto con l'universo dell' intermediazione immobiliare?
 R. Ritengo che la diffusione e capillarità sul territorio dell’agente 
	immobiliare sia elemento di grande supporto per il developer nella sua 
	conoscenza del mercato e relativo approfondimento dei prodotti prescelti ma 
	percepisco in tale settore la necessità di maturare in competenz dell’agente 
	immobiliare per acquisire i nuovi asset del mercato Real Estate e i 
	parametri industriali che ormai tale mercato esprime in confronto al 
	contesto internazionale che ormai fa da benchmark.
 
 D. Qual è il Suo "francobollo", cioè la "cosa più bella" che ha fatto?
 R. Ritengo che il "francobollo" da me applicato sul mercato sia la nuova 
	City Economica di Venezia: 60.000 mq di uffici in cui si sono insediati enti 
	ed istituzioni prestigiose rappresentative della città e della regione (fra 
	le altre, Unindustria Venezia, Unioncamere del Veneto, Centro Estero Veneto,Eurosportello, 
	Biennale di Venezia, Università Iuav) e di attività innovative di grande 
	interesse,nonché di studi professionali, e di terziario avanzato 
	determinando il crearsi di un ambiente di lavoro ricco e vario, che 
	favorisce le sinergie fra gli operatori presenti.
 
 D. Come intravede il futuro del mercato e dove sta portando la Sua "flotta"?
 R. Per il mercato italiano del Real Estate intravedo un futuro di espansione 
	pan europea. Auspico il consolidamento di joint ventures di spessore tra i 
	vari developers per uno scambio di know how sulle diverse esperienze per 
	raggiungere presto posizioni competitive a livello europeo.
 
 D. Dove dovrebbe "andare" la "Sua" Venezia ? Che ruolo nel panorama 
	internazionale?
 R. Deve essere sviluppato su Venezia un concept più elevato di città 
	deputata agli scambi internazionale, data la sua centralità rispetto alla 
	nuova europa, e soprattutto bisogna far crescere e sviluppare una nuova 
	vocazione al "turismo congressuale" per cui Venezia sarebbe molto adatta 
	date le sue grandi peculiarità, anche rispetto ad altre località fino ad 
	oggi maggiormente conosciute.
 
 D. Cosa farebbe, per l'immobiliare, se avesse la "bacchetta magica"?
 R. Promuoverei la costituzione, da parte di autorità regionali e comunali, 
	di società che si interfaccino con il mercato e agevolino lo sviluppo urbano 
	grazie a piani strategici condivisi dal mercato. Purtroppo però, se tali 
	società seguono la logica politica e non quella dello sviluppo urbano si 
	verrebbero a creare delle lobby che per assurdo lo frenerebbero.
 
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