Editoriali
|
Assimpredi ANCE e i cantieri dell’arte di Milano |
22 settembre 2009 di Lorenzo Taini
Milano è una città che quando ci pensi, pensi al lavoro, all’operosità,
all’economia, alla moda e al commercio in generale, al futuro, ai
cantieri dell’EXPO , ai congressi, alle fiere. Milano è una città che
quando la pensi pensi sempre al presente, alla città che somiglia a una
metropoli e che è a volte così poco tipicamente italiana. Certamente non
si pensa mai a Milano come a una città d’arte tanto che nemmeno i
milanesi la mettono tra le mete che consigliano di visitare a un amico
straniero. Il turista a Milano? Chi lo ha visto? Qualche coraggioso
giapponese che arranca in agosto per strade deserte, qualche comitiva
tedesca che tra Venezia e Roma si ferma un giorno anche a fotografare il
Duomo ma, diciamocelo, quando si pensa al turista a Milano si pensa all’
facoltoso russo che passeggia per Montenapoleone e magari sempre a
qualche giapponese che prende un caffè in Galleria; non certo al turista
culturale che è tanto più comune in altre città della bella Italia. A
Milano si viene “mordi e fuggi” e ci si ferma per spendere, per
comprare, poco o quasi mai per guardare. La stima fatta per i giorni
dell’EXPO è infatti di un paio di giorni di permanenza media. L’idea “Milano nei cantieri dell’arte” di Assimpredil ANCE vorrebbe in qualche modo invertire la tendenza, preparare il milanese prima che lo straniero a un lavoro di riscoperta della propria città e del proprio territorio in vista dell’EXPO, creando così le condizioni per prolungare il soggiorno medio dei potenziali visitatori. Alla illustrazione dell’iniziativa , il 22 settembre, erano presenti il Sindaco di Milano Letizia Moratti, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia Guido Podestà, l’ AD di EXPO 2015 Lucio Stanca, il Presidente di Assimpredil ANCE Claudio De Albertis, il Presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli e il Sovrintendente ai Beni Architettonici della Lombardia Alberto Artioli. Il nutrito gruppo di cariche istituzionali testimonia lo sforzo sinergico che Assimpredil ANCE ha innescato con questa iniziativa e che tutti i presenti hanno sottolineato compiaciuti. Il calendario di “Milano nei cantieri dell’arte” prevede numerose visite di ricognizione e scoperta in molti luoghi della Milano artistica e storica. Chiese, palazzi, chiuse e navigli. Milano è una città che nasconde i suoi tesori, una città di cortili inaccessibili e per questo forzatamente dimenticati, una città che è cresciuta come una cipolla strato su strato mescolando gli stili e i secoli. Milano è una città fatta di continui ritrovamenti, ultimo della lista quello del cortile di Palazzo Carmagnola in via Rovello, dove la cerimonia di presentazione di Assimpredil si è chiusa. Come in una specie di anteprima di quelli che saranno appunto gli incontri di “Milano nei cantieri dell’arte” la stampa è stata scortata attraverso il cantiere e il chiostro di quella che un tempo era la casa di Cecilia Gallerani, meglio nota come “La dama con l’ermellino”. In uno dei registri della Fabbrica del Duomo da tempo si era trovata una nota riguardante il Bramante in cui si scriveva «non potè assumere altre commissioni perché impegnato dal Duca Ludovico nel palazzo della Cecilia Gallerani», ma di affreschi del Bramante fino a oggi in via Rovello non se n’erano trovati. Invece stavano lì, sotto tre o quattro centimetri di intonaco: un fregio decorativo che corre lungo tutto quanto il chiostro. Fuori il via vai di via Dante, e tanti milanesi che passano e non lo sanno. C’è da augurarsi che dopo il 28 settembre, quando le visite ai cantieri dell’arte saranno finite, ne passeggi per il corso qualcuno in più che lo sa. (Lorenzo Taini) Milano nei cantieri dell’arte 25/28 settembre 2009 www.milanoneicantieridellarte.it |