Editoriali
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ASPPI, Nomisma e “Piano Casa“ |
16
luglio
2009 A cura di ASPPI L’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari è stata invitata ed ha partecipato alla presentazione del II Rapporto sul Mercato Immobiliare 2009 predisposto da Nomisma, che si è svolta a Roma presso la Sala Montezemolo di Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi della Difesa. L’Osservatorio sul Mercato Immobiliare della società di studi economici presieduta da Gualtiero Tamburini ha messo in luce come il fatturato del settore alla fine del 2009 sarà ridotto di oltre un quarto rispetto a due anni fa. «La riduzione del fatturato – ha spiegato Tamburini – è prevalentemente imputabile alla diminuzione del numero di compravendite che, dopo il picco del 2007, hanno iniziato successivamente a calare in modo accelerato, contando nell’ultimo biennio 220 mila abitazioni e 20 mila immobili residenziali in meno». L’impatto della crisi ha avuto conseguenze anche sull’andamento dei prezzi delle case. «Il rallentamento dell’economia si è evoluto in una contrazione dei prezzi in media del 3,5 per cento. Nell’ultimo semestre, inoltre, i valori delle abitazioni nelle principali città italiane sono calati, seppur in modo contenuto rispetto ad altri Paesi». Una tendenza inedita per l’Italia, con un segno negativo per tutte le tipologie immobiliari. «Si registrano inoltre – conclude il presidente di Nomisma – il dilatamento dei tempi medi di vendita o di locazione, e la crescita degli sconti mediamente praticati. La fase di indebolimento sin qui registrata dovrebbe arrestarsi verso la fine del 2009, per poi riavviarsi parallelamente alla ripresa economica». L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per un dibattito sulle valorizzazioni degli immobili pubblici, che rappresentano un’opportunità per la ripresa del mercato. Anita Corrado, Vice Direttore Generale dei Lavori e del Demanio del Ministero della Difesa ha elencato il programma di dismissioni del dicastero, mentre l’avvocato Aldo Bacchiocchi dell’Anci ha illustrato il ruolo degli Enti Locali, che possiedono l’ottanta per cento del patrimonio pubblico. Matteo Del Fante, responsabile Direzione Immobiliare della Cassa Depositi e Prestiti ha spiegato come la Cassa impieghi i risparmi di 20 milioni di correntisti postali per garantire agli Enti Locali la tradizionale formula di finanziamento del mutuo di scopo, ma anche che a ciò si è abbinato l’impegno ad affiancare gli Enti nella fase di alienazione dei beni, che ha raggiunto una dimensione notevole. Prima della conclusione, affidata al sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, il tema delle politiche immobiliari è stato affrontato da Stefano Scalera, dirigente del Ministero dell’Economia. «Il Governo – ha detto Scalera - si è accorto, per le mutate dinamiche sociali, che esiste una nuova emergenza: la richiesta di case in affitto. Per questo è stato varato un Piano Casa che prevede la costruzione di alloggi con canoni di locazione ridotti rispetto agli standard di mercato. Questo tramite il coinvolgimento degli Enti Locali ed un processo di ingegneria finanziaria, che porta all’attivazione di un Fondo immobiliare con rendimento garantito di lungo periodo, in grado di attrarre gli investitori». Il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini ha commentato le parole di Scalera. «E’ giusto offrire diverse alternative – afferma Giannini - a chi è alla ricerca di un alloggio in affitto, ma si dovrebbe partire dalle richieste della piccola proprietà immobiliare, che in questi anni ha sopperito alle lacune del pubblico offrendo un vasto stock di case in locazione. Quindi prima di tutto sarebbe auspicabile l’accoglimento del nostro Piano per l’affitto, che tramite l’estensione dei contratti concordati su tutto il territorio nazionale, l’adozione della tassazione separata per i redditi da locazione e l’introduzione di detrazioni fiscali a favore degli inquilini, avrebbe immediatamente efficacia nel regolare il mercato e favorire le fasce deboli, senza dover attendere i tempi, che si preannunciano lunghi, in relazione alla ricerca di nuovi investitori oltre la Cassa Depositi e Prestiti e alla costruzione di nuovi immobili».
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