Editoriali
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Considerazioni di Claudio De Albertis all’Assemblea Assimpredil ANCE a Milano |
16 giugno 2009 “Serve subito una Legge Speciale per Expo, da approvare con la prossima Finanziaria, che preveda una accelerazione dei tempi burocratici per l’approvazione dei progetti, una estensione degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e nuove costruzioni e soprattutto favorisca la demolizione e la ricostruzione degli immobili più compromessi, una sorta di rottamazione degli edifici.” Così ha dichiarato nel corso dell’assemblea annuale Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, l’Associazione del sistema Ance che raggruppa le imprese edili delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza. “Con norme adeguate – ha continuato De Albertis – sarà possibile offrire ai milanesi ed ai milioni di visitatori che arriveranno nel 2015, una green town, una città che avrà fatto passi da gigante verso la sostenibilità ambientale, con prodotti edilizi evoluti, tecnologicamente avanzati e rispondenti ai reali stili di vita dei cittadini.” “Per raggiungere questo risultato e adeguare il nostro territorio alle esigenze di chi vive e produce ricchezza per tutta la comunità – ha sottolineato il Presidente di Assimpredil Ance – occorre definire oggi una politica industriale che riqualifichi domanda e offerta. Si sente il bisogno di una committenza pubblica consapevole, fortemente orientata alla sostenibilità ambientale che guidi un ampio processo di rinnovamento culturale capace di coinvolgere tutta la società milanese: solo in questo modo si supereranno i tabù che attualmente impediscono la modernizzazione della città, come la conservazione di tutti i manufatti ad ogni costo o il privilegiare interventi edilizi i cui benefici si misurino solo nel breve periodo.” “Parimenti – ha ricordato De Albertis – occorrono imprese vere e moderne, più strutturate, meglio organizzate e forti di un rinnovamento culturale imprenditoriale. Non è più accettabile che per accedere al mercato privato delle costruzioni, pari a circa l’80% del giro d’affari, basti presentarsi alla Camera di Commercio con carta d’identità e codice fiscale, mentre per chi vuole intermediare un alloggio è necessario sostenere un esame di abilitazione.” “Per fare il mestiere di imprenditore edile – ha affermato il Presidente di Assimpredil Ance – in un settore dove il fattore umano è talmente rilevante da essere la vera ricchezza dell’impresa, occorre essere formati e responsabilizzati. Il rispetto delle regole è sostanziale. Regole però non fini a se stesse, non solo produttrici di una massa cartacea spaventosa, ma capaci di consentire alle imprese di produrre ricchezza, anche ambientale, all’interno di percorsi chiari e con obiettivi precisi, da poter affrontare con scelte produttive anche diverse tra loro. Oggi abbiamo regole ossessive e soffocanti, a cui anche gli operatori del settore si sono assuefatti, che hanno frenato pesantemente l’innovazione tecnologica.” “Le imprese del settore – ha concluso De Albertis – devono dare il proprio contributo per una Milano diversa, con un modello di impresa diverso, se è vero che il settore delle costruzioni ha una assoluta centralità nell’ economia del nostro paese.” L’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle principali aziende del settore, è stato aperto dalla relazione di Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, a cui sono seguiti l’interventi di Bruno Simini, Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici del Comune di Milano che ha portato i saluti del Sindaco Letizia Moratti, Carlo Masseroli, Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, e le conclusioni di Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione |