| (28 aprile 2009) a cura di Assoimmobiliare
 
	Assoimmobiliare, Associazione 
	dell’Industria Immobiliare aderente a Confindustria, che riunisce le 
	principali imprese immobiliari fra cui le Società di Gestione del Risparmio 
	(SGR), alle quali fanno capo oltre 150 Fondi Immobiliari con un capitale 
	investito in immobili superiore ai 30 miliardi di Euro, é costretta a 
	denunciare la drammatica situazione del risparmio gestito derivante dai 
	ritardi dei pagamenti dello Stato e di altre Amministrazioni Pubbliche.I Fondi immobiliari, in particolare, riuniscono i risparmi di circa 500 mila 
	piccoli risparmiatori che hanno investito i loro risparmi anche in immobili 
	utilizzati dallo Stato e che rischiano di essere penalizzati in modo 
	irrimediabile dal ritardo con il quale le Amministrazioni Pubbliche pagano i 
	canoni di locazione degli immobili che regolarmente utilizzano.
 La situazione e’ ormai divenuta insostenibile in quanto ormai emerge un 
	ritardo medio superiore ai 12 mesi. Peraltro tale situazione provoca la non 
	finanziabilità degli immobili e la revoca dei mutui da parte delle Banche 
	finanziatrici.
 A tale fenomeno diffusissimo si aggiunge un’altra situazione che 
	appesantisce tutto il comparto degli investimenti del risparmio immobiliare 
	: il ritardo nei rimborsi IVA richiesti nelle dichiarazioni annuali. Oggi il 
	rimborso dell’IVA annuale arriva solitamente dopo 5 anni! Di contro le 
	Banche applicano per l’anticipazione del credito, tassi di interesse 
	elevatissimi.
 Questi due elementi, in un momento particolarmente complesso della 
	congiuntura economica come quello attuale, penalizzano le imprese e le Sgr 
	di tutto il comparto, impediscono il rilancio degli investimenti, ma 
	principalmente danneggiano decine di migliaia di risparmiatori che hanno 
	investito in un prodotto solido ed affidabile come quello immobiliare.
 Assoimmobiliare, pur rendendosi conto delle complessità dei conti dello 
	Stato, propone quanto segue :
 
		che per le locazioni 
		pubbliche venga fissato in sei mesi il termine massimo per il ritardato 
		pagamento dei canoni dovuti; l’accelerazione nei 
		rimborsi IVA annuali nel termine massimo di 12 mesi; consentire il ritiro 
		della richiesta di rimborso IVA annuale qualora entro 12 mesi non venga 
		rimborsata. 
 
 
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