| 09 aprile 2009 
		di Paola G. Lunghini
 Tutti ormai, nella Real estate Community , sanno che ieri sera Carlo A. 
		Puri Negri , da mesi Vicepresidente Esecutivo e non più AD di Pirelli 
		RE, ha lasciato la Società. (Oggi, a Piazza Affari, il titolo Pirelli RE 
		ha chiuso a +11,45%. Il 17 aprile avrà luogo l' Assemblea degli 
		Azionisti di Pirelli RE per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 
		2008)
 
 Secondo Fonti vicine a via Negri , i rapporti di Puri Negri con il 
		Gruppo sono stati - negli ultimi tempi - molto dificili .Segnali anche 
		pubblici della tensione si erano comunque già avuti l' 11 febbraio 
		scorso, durante la presentazione del Piano industriale 2009-2011 di 
		Pirelli e Pirelli RE, nell' Auditorium dell' HQ a Milano Bicocca.
 
 Nello stesso Auditorium, il 23 gennaio 2004 , Puri Negri presentava alla 
		comunità finanziaria " Tecla" , il primo Fondo Immobiliare del Gruppo.
 
 Momenti " felici", quelli, per il mercato immobiliare . (Those were 
		the days , my friend, We thought they'd never end ...)
 
 Scrissi, in tale occasione al VP e AD di Pirelli RE una Lettera Aperta , 
		che ora voglio riproporre qui sotto in NOTA.
 
 Anche se oggi il clima - e non solo quello immobiliare - è da 
		Gotterdammerung (per praticità tolgo l' umlaut alle due vocali 
		interessate) , spero che quello di Puri Negri sia solo un " 
		Arrivederci", e non " A Farewell to Arms ": for in our hearts the 
		dreams are still the same.
 
 I migliori Auguri a Giulio Malfatto, nuovo AD con "responsabilità sul 
		business" di Pirelli RE.
 
		
		@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ NOTA : Lettera Aperta 
		a Carlo A. Puri Negri
 Milano, 28 gennaio 2004
 
 Gentile dottor Puri Negri,
 
 che io abbia per Lei stima e simpatia è cosa notoria.
 
 Che io abbia per i Fondi Immobiliari simpatia umana e professionale, lo 
		sanno tutti: ci "convivo" da tre lustri almeno, e sull'argomento ho 
		scritto innumerevoli articoli. .....
 
 Il combinato disposto di queste circostanze ha fatto sì che, per me, 
		partecipare alla presentazione agli analisti (e alla successiva 
		conferenza stampa) di "Tecla Fondo Uffici" - lo scorso venerdì 23 
		gennaio - non era solo un "dovere professionale", ma quasi una festa.
 
 Per la sede dell' incontro, innanzitutto , cioè il nuovissimo 
		Headquarter di Pirelli RE, che mi piace davvero molto. Così trasparente, 
		così elegante nella sua semplicità - ma non minimalista - , così ben 
		congeniato sotto il profilo dell'invenzione, con il recupero della 
		"vecchia torre" trasformata in elemento architettonico portante.
 
 Così freddino e pieno di spifferi. Va beh, non importa (forse il 
		Facility deve ancora completare l' opera del Project). E poi siamo a 
		fine gennaio, che diamine. Se fa freddo, passerà.
 
 Per lo Staff al gran completo, poi. Al Tavolo dei Relatori del 
		bellissimo Auditorium tutto rosso (io l'avrei fatto verde, "pantone 
		Pirelli", ma non importa: è bello lo stesso) oltre a Lei c'erano Giulio 
		Malfatto (AD di Pirelli RE SGR), Rodolfo Misitano (Direttore Fondi), 
		Domenico Bilotta (Fund Manager Tecla), Rudy Petrosino (Direttore 
		Centrale Asset Management - Uffici) e Paolo Bottelli (AD Agency). Tutti 
		sorridenti, ma anche un poco nervosetti. Giustificabile, data 
		l'importanza della presentazione (gli analisti, si sa, sono gente 
		"tosta", ed erano anche tanti). Sempre sorridenti, ma più rilassati 
		perchè non fisicamente coinvolti al Tavolo, si aggiravano per l'immenso 
		ground floor del building altri visi a me noti della "Pirelli 
		Community": Mario Rozza, Luca Signorini, Mario Buffo e Paola Delmonte, 
		nonchè gli indispensabili delle "relazioni/stampa", cioè Gianluca 
		Winkler, Matteo Fabiani e Andrea Gaudenzi, veri e propri "guardian 
		angels" della Società.
 
 Per la più che esaustiva presentazione, anche. E' stato detto tutto il 
		possibile: struttura dell'offerta (sezione affidata a Massimo Prosdocimi, 
		di Banca Intesa - che è Global Coordinator di Tecla), inquadramento del 
		progetto (con tutti i dettagli sui track records del Gruppo in 10 anni, 
		controllo del processo, e corporate governance), descrizione del 
		portafoglio (origine, qualità, composizione e profilo locativo), 
		strategia di asset management (valorizzazione, long - term con downside 
		protection, immobili "core" e immobili value added, tutti peritati da 
		CBRichard Ellis), caratteritiche del prodotto (creazione di valore per 
		gli investitori e una struttura dei costi che premia i risultati), punti 
		di forza (obiettivi di rendimento verso benchmark di riferimento), e 
		persino un'analisi - invero molto ottimistica - del mercato degli uffici 
		in Italia (su dati DTZ). Da ultimo, l'esposizione dei "key terms" e del 
		Calendario, che prevede il 26 gennaio come data di inizio del percorso 
		di adesione all'Offerta Pubblica di Acquisto, il 27 febbraio come data 
		di chiusura dell'OPA e del Book building, il 29 febbraio come giornata 
		per la comunicazione del prezzo di offerta, e il 4 marzo come termine di 
		pagamento e inizio delle negoziazioni, previa autorizazione di Borsa 
		Italiana spa, soggetta alla verifica della sufficiente diffusione dei 
		titoli. Tutto ciò è contenuto in un bel volumetto che si chiama "Road 
		Show Presentation" (e si, perchè dopo l'appuntamento di venerdì 23 a 
		Milano, oggi tocca a Roma). Bello anche il Prospetto Informativo: 150 
		pagine tutte da studiare, che certamente gli analisti si erano già 
		studiate benissimo, visto che il Prospetto era stato reso disponibile 
		già diversi giorni prima.
 Ho solo un dubbio: avranno capito davvero il Capitolo 3.3 (oneri a 
		carico del Fondo), a mio avviso tra le pagine più interessanti? O, 
		ancora, le pagine 45 e 46 dove, alla voce "Impegni all' acquisto", viene 
		specificato che a Paolo Bottelli, a capo dell'Agency, spetta 
		l'impegnativo compito di vendere - entro il 30 novembre 2004 e 2005 - un 
		gruppo di immobili «con plusvalenza contrattualmente prevista per 
		l'esercizio di competenza» altrimenti scatta una bella penale? E, 
		ancora, avranno compreso bene le pagine relative al regime delle spese a 
		carico del Fondo, con tutta la specifica delle commissioni (fissa, 
		variabile, variabile finale), e quelle a carico della SGR, dei singoli 
		partecipanti e della Società apportante?. Non so, la faccenda è 
		piuttosto complessa. E forse non era il caso di fare domande. E infatti, 
		da parte degli analisti, domande non ve ne sono state proprio. Forse era 
		davvero tutto chiaro.
 
 Si sono invece scatenati un pò di più i colleghi della stampa, alcuni 
		interessati anche, "incredibile dictu, visu et auditu", agli immobili. 
		Che sono ben 66, per una superficie totale lorda di oltre 520 mila metri 
		quadrati. Per ciascuno di essi viene in Prospetto dichiarato il valore 
		di conferimento, il valore di mercato, il numero dei posti auto, la 
		superficie, la destinazione d'uso prevalente, la percentuale di 
		occupazione e la tipologia dei conduttori. Tanti (ben 41, 
		rappresentativi del 30,6 % del valore di conferimento) sono i complessi 
		locati a società del gruppo Telecom, aventi per destinazione "centrale 
		telefonica/terziario". Qui ci sono, come Lei ben sa, due linee di 
		pensiero. Pirelli RE SGR ritiene che il profilo temporale (prima 
		scadenza 2021), la redditività lorda (7,8%) e lo "standing creditizio" 
		del conduttore Telecom «rendono tali immobili un'opportunità di 
		investimento con un profilo rischio/rendimento appetibile per 
		investitori che privilegino forme di impiego a lungo termine». Altri - 
		detrattori, suppongo - replicano che mettere molte mele dello stesso 
		tipo nello stesso paniere non sia cosa buona e giusta.
 
 Ai posteri l'ardua sentenza.
 
 Io, caro dottor Puri, sto dalla Sua parte. Non per la faccenda degli 
		immobili Telecom, sia chiaro, su cui non posso esprimermi per questioni 
		anche personali...
 
 No, sto dalla Sua parte per motivi che definirei strategici. Dal succeso 
		di Tecla - e poi anche del parallelo Fondo "Cloe" che Lei si appresta a 
		lanciare a primavera - dipende in buona misura il successo del comparto 
		"Fondi privati ad apporto" nel nostro Paese. Sviluppo che secondo me è 
		indispensabile per il futuro dell'industria immobiliare complessiva del 
		Paese.
 
 Sono contenta che Lei, in Conferenza, abbia definito lo strumento Fondi 
		come «il più efficiente che esista» perchè ricordo - e non sono la sola 
		- le volte in cui, anni fa, Lei pubblicamente sosteneva che nel nostro 
		Paese i Fondi non sarebbero mai decollati. D'accordo, altri tempi 
		fiscali. Ma bisognava aver fiducia nella modificazione normativa.
 
 Molta acqua è passata sotto i ponti e oggi è proprio così: i Fondi «sono 
		davvero» lo strumento più efficiente. Ma non è solo questo. Non solo.
 
 E' anche una questione di "moda". Grazie a Lei credo che il fenomeno 
		troverà una accelerazione.
 
 Lei "fa moda".
 
 In questi giorni in cui da molte parti si commemora il primo 
		anniversario della scomparsa del Senatore Giovanni Agnelli, mi è 
		capitato di pensare che, relativamente all'industria immobiliare 
		soltanto, si capisce - Lei ad Agnelli un poco assomiglia. Non è nato 
		"nel" trono, ma appena appena un gradino sotto. Anche Lei - sino ad una 
		certa età - si è dedicato ad attività che con il suo attuale ruolo nulla 
		avevano a che vedere: Lei stesso l'ha raccontato, e con grande 
		autoironia . Quando ha preso in mano l'azienda, ben pochi credevano in 
		Lei e Lei ha fatto, come si dice, di testa sua: dimostrando cifre alla 
		mano che aveva ragione. Anche Lei ha il dono di un carisma innato: 
		quando Lei compare sul palcoscenico, Sui soltanto sono i riflettori. La 
		Platea La ascolta in reverente silenzio. Ogni Sua dichiarazione - mi 
		permetta, anche se non particolarmente originale: succede - viene 
		virgolettata subito dalle Agenzie, e le televisioni si mettono 
		pazientemente in coda.
 
 Il mondo immobiliare aveva bisogno di una Star.
 
 Con Lei , è stato "fascination".
 
 Il mondo immobiliare si è fatto conquistare in fretta. (E se non tutti 
		la pensano così, ebbene, si sa che "chi ha carattere l'ha cattivo", e 
		che il mondo pullula di invidiosi).
 
 Anche Lei, come Agnelli, parla bene, e poco: non Le occorrono ore per 
		spiegare il Suo pensiero, e le Sue battute vengono ricordate. Inoltre 
		Lei le dice - e qui sono costretta all'autocitazione - «gettando lampi 
		dagli occhi, favorito in ciò dal colore degli stessi».
 
 Ora non Le rimane che affascinare anche il pubblico dei sottoscrittori. 
		Sono certa che ciò avverrà, perchè lo sviluppo dei Fondi è anche una 
		questione di cultura. Fattispecie che, se ben trasmessa (e sono certa 
		che Lei la saprà trasmettere) è un propellente fantastico.
 
 Con viva cordialità
 
 Sua
 Paola G. Lunghini
 
 
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