di Paola G.
Lunghini
Nell'immagine qui sopra lo
stemma dello Stato Maggiore della Difesa. Bello, vero?
Premessa
Si è svolta a Cannes , dal 10 al 13 marzo, la ventesima edizione del
MIPIM, il Salone immobiliare più importante e noto del mondo.
I primi dati sulle presenze, diffusi al termine della Fiera dall'Ufficio
Stampa di Reed Midem (la società organizzatrice), parlano forte e
chiaro. Nonostante la indiscutibile flessione nel numero di partecipanti
(circa 18 mila, a fronte dei 30 mila dell' edizione passata, un
risultato certo più debole delle previsioni) il MIPIM ha "tenuto".
Giocando in difesa.
Ho sentito parlare di prezzi last minute , di inviti "speciali", e di
altre azioni mirate all' attrazione: non so se ciò sia davvero vero , ma
in momenti difficili come l'attuale tutto è lecito, anche se non
propriamente nello "stile inflessibile" che eravamo abituati a
conoscere. La regola, per tanti anni era stata infatti solo una:
Voulez-vous (ah ah) venire a Cannes? Oui? Paghi tutto, anche l'aria che
respiri, vedrai che ti conviene (vero, ndr).
We are the place to be (vero, ndr).
E' così, sul successo che genera successo, è nata la leggenda. Perchè,
per il MIPIM, di leggenda si tratta.
Anche se sfortunatamente il ventennale è caduto in questo periodo di
grave crisi, e non ha avuto i fuochi d' artificio che un compleanno così
meriterebbe, I have a dream: quello di tornare ancora, dal 16 al 19
marzo 2010, al Palais des Festivals per la ventunesima edizione, e
vederli, i fuochi d'artificio.
Non credo più alle previsioni (un notissimo economista ha appena
dichiarato che "anche se prendiamo tutte le misure giuste, le cose non
potranno che peggiorare").
Piuttosto, I belive in Angels: che in questo caso, assumono la bella
forma di Nadine Castagna, Director del MIPIM e del MAPIC (cara amica da
infiniti anni, nonchè da sempre "Guardian Angel" della delegazione
italiana) e di tutti i componenti di un Team che merita ammirazione e
rispetto per quanto ha contribuito a fare e innovare per il mondo del
real estate nel mondo.
Non è solo il "loro" business: senza il MIPIM, il real estate
internazionale non sarebbe oggi - in termini di "industry" - ciò che è.
Preambolo: Geniale, il Geniodife!
La "cosa" era stata preceduta da una comunicazione dell'ultimo minuto
(un invito a Roma per la Conferenza Stampa in cui il Ministro della
Difesa Ignazio La Russa avrebbe annunciato la partecipazione della
Difesa al MIPIM 2009, con un proprio stand istituzionale: da non
credere!), e un biglietto d'invito coloratissimo, inviato via mail solo
il 9 marzo, che confermava la presenza a Cannes del Sottosegretario di
Stato alla Difesa, Guido Crosetto, per le ore 12 del giorno 11 marzo,
presso lo stand: "A Heritage of Value". E poco d'altro.
Con questo preambolo, la curiosità - unita a una bella dose di
scetticismo - mi spingeva, appena arrivata e registrata, a fiondarmi
immediatamente al Padiglione ove lo stand si trovava.
Al termine della scala mobile, ancora abbacinata dal sole fortissimo
della Costa Azzurra (abbiamo avuto giorni di tempo semplicemente
splendido) credevo di aver preso un abbaglio: un gruppo di persone in
uno "strano costume" popolava uno stand di quelli definibili come
"niente di speciale" sotto il profilo del design e/o dell'originalità.
Qualche decimo di secondo, e poi...
Signori, altro che originalità!
Non erano costumi, quelli: erano VERE UNIFORMI!
Lo stand, infatti, era popolato da una ventina di Ufficiali VERI:
dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, e dei Carabinieri, tutti
con le loro uniformi cachi e azzurre e blu e nere, con tanto di
stellette, greche, losanghe, giri di bitta, binari, e doppi binari, sia
sulle controspalline che sul paramano, per non parlar delle mostrine.
Generali, Colonnelli, Maggiori, e Capitani VERI: era questo lo Staff
allo stand del nostro Ministero della Difesa a Cannes!
GENIALE, il GENIODIFE!
Giuro, una cosa così non si era mai vista, e nel giro di pochissime ore
lo stand delle Forze Armate italiane diveniva la "vera attrazione" del
MIPIM 2009, offuscando allegramente gli altri exhibitors. Persino la
Ferrari da corsa esposta al vicino stand di "Motorcity" (nuovo progetto
veronese di entertainment, ndr), o i plastici dei mega-progetti degli
Emirati, delle Regioni Russe, e di Singapore, etc (che pure quest'anno
c'erano, eccome se c'erano) non hanno ricevuto tanta attenzione!
Diciamoci la verità: i nostri "ufficiali -standisti" non avevano solo
stiratissime uniformi e molteplici stellette, greche, giri di bitta etc,
ut supra.
Erano anche di piacevole aspetto, simpatici, sorridenti, perfettamente a
loro agio nell'insolito e difficile ruolo (oltretutto, la conferma della
partecipazione risaliva a pochissime settimane prima, quindi tutto è
stato preparato di gran carriera), e in possesso di ottimo inglese. Ah,
sì, avevano anche un bellissimo prodotto da proporre, se non ancora da
"vendere" (per questo, cfr infra): si va dall'Arsenale di Venezia
all'isola di Sant'Andrea, sempre a Venezia, al Castello Aragonese a
Brindisi, al palazzo Brasini a Taranto, all'arsenale di Taranto, al
comprensorio San Gallo a Firenze, alla caserma Cavalli sempre a Firenze,
alla caserma Tagliavento a Bologna, al forte Cavour che si trova
sull'isola di Palmaria davanti a Portovenere a La Spezia, ai depositi di
Punta Cugno ad Augusta, alla caserma La Marmora a Torino, alla caserma
Montebello a Milano e allo Stabilimento del Genio a Pavia...
Un po' di conversazione con molti di loro (c'erano anche due belle
signore: il Capitano Valeria, Esercito, e il Capitano Fausta,
Areonautica), e il mio abbondante scetticismo era sciolto come neve al
sole.
Totalmente conquistata, mi arruolavo anch'io alla causa: distribuendo
decine di inviti per la presentazione del giorno successivo (rammentate,
ci sarebbe stato un Viceministro!), e sollecitando tutti coloro che
incontravo a visitare lo stand della "nostra" Difesa. Loro ci difendono,
e io li diffondo, dicevo.
Credo che nessuno dei visitatori del MIPIM non si sia affacciato anche
solo per poco allo stand del Geniodife. Lo Staff era perennemente
occupato a rispondere alle richieste di informazioni, e iI colloqui sono
stati innumerevoli.
Un grandissimo successo.
The winner takes it all, si sa.
La preparazione dell'evento è avvenuta, come ho detto, in poche
settimane. Il nome della Difesa non si trova (per i tempi tecnici
richiesti dalla tipografia) sull'Annuario del MIPIM, e nemmeno negli
altri documenti distribuiti ai partecipanti. Si trova solo sul data base
del Salone.
In compenso, la notizia (che ha avuto ampia eco sulla Stampa) compare -
e con grande risalto - in Homepage del sito del Ministero. Sintetizzo:
"Cannes, 11 marzo. Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Guido
Crosetto ha presentato oggi al MIPIM, presso lo stand italiano, le
iniziative che il Ministero della Difesa sta realizzando per valorizzare
il vasto e variegato patrimonio immobiliare della Difesa. Nel corso
della presentazione, avvenuta alla presenza di un folto pubblico di
investitori nazionali, internazionali e dei rappresentanti della stampa,
l'On. Crosetto ha illustrato che è stato avviato un programma di
riduzione di quei beni immobiliari che non sono più in linea con le
attuali esigenze della Difesa e che stanno per essere introdotte
importanti novità procedurali, con un approccio prettamente
imprenditoriale, inerenti alla compravendita, permuta e usufrutto degli
immobili che saranno alienati. Un'apertura al mercato immobiliare che
consentirà in futuro opportunità di riconversione di siti e
infrastrutture a usi civili in termini di edilizia residenziale,
professionale, industriale e turistico alberghiera.
Nel corso della giornata il Sottosegretario Crosetto ha incontrato
numerose autorità tra cui il Ministro giapponese per il Territorio
Michiko Matsuda, il Ministro francese per il Rilancio Economico
Devedjian, il Capo del Dipartimento investimento per lo sviluppo
economico della Federazione Russa Mikhail Ann, oltre ai rappresentanti
di varie compagnie immobiliari nazionali e internazionali.
Cannes, 13 marzo. Si è conclusa oggi, con un grande interesse per
l’iniziativa immobiliare “un’eredità di valore” presentata dalla Difesa
italiana, la Fiera internazionale e mercato mondiale dell’immobiliare
MIPIM 2009, che ha visto concentrarsi a Cannes, per quattro giorni,
migliaia di investitori e addetti del settore provenienti da tutto il
mondo.
La proposta del Ministero della Difesa italiano di razionalizzare e
valorizzare il proprio patrimonio immobiliare ha destato l’interesse di
moltissimi investitori e addetti del settore, che hanno visitato lo
stand istituzionale per chiedere informazioni e chiarimenti sulle
possibilità che gli immobili della Difesa possono e potranno offrire.
L’iniziativa della Difesa italiana, che offre i propri beni immobiliari
inutilizzati in concessione o permuta in cambio di servizi,
ammodernamenti, manutenzioni o nuove realizzazioni che possano
soddisfare le esigenze immobiliari delle Forze Armate e del suo
personale, è stata definita come la “vera novità” del MIPIM 2009. Un
successo che ha trovato riscontro anche nel numero dei visitatori del
sito web, dedicato al patrimonio immobiliare della Difesa, e nelle
numerose richieste di informazioni già giunte all’ufficio informazioni
del Demanio Militare".
Lo Staff presente a Cannes mi ha confermato di "ritornare a Roma con una
valanga di biglietti da visita". Ora, BUON FOLLW UP!
Ancora una cosa, per chiudere il Preambolo: il Generale di Corpo
d'Armata Ivan Felice Resce, Direttore Generale Geniodifesa, è stato
applaudito Relatore alla Conferenza che, tradizionalmente da diversi
anni, lo Studio Legale Chiomenti organizza nell'ambito del MIPIM, e che
ha visto una platea numerosa e con molti "numeri uno" dibattere il tema,
appunto, delle valorizzazioni.
Honey honey, Gimme
gimme gimme Money money money
In un Salone caratterizzato dall'assenza o quasi delle Banche (a parte
Aareal, Dekabank, Eurohypo, qualche Landesbank e qualche Sparkassen, non
me ne vengono in mente molte altre...) e delle tradizionali istituzioni
finanziarie, marcato dalla presenza di innumerevoli Enti/Agenzie di
Sviluppo dei "soliti" 80 Paesi circa che partecipano al MIPIM, ma anche
affollato dai "soliti" grandi nomi della consulenza e del development
internazionale (più qualche presenza nuova, tipo ampia rappresentanza
del Montenegro) l'atmosfera era quella del "noi i progetti li abbiamo,
sono i soldi che mancano perchè non ce li date".
The King has lost its crown. La finanza, la grande accusata, non ha
dunque ritenuto di occupare, se non in minima parte, la platea del
Palais. (Forse ha fatto bene, perchè altrimenti sarebbe finita non a
tarallucci e vino, ma forse a botte. Come quelle che hanno preso le
squadre di calcio italiane impegnate in quei giorni in partite
internazionali con gli inglesi: veri Super Trouper che hanno gettato
molti dei nostri connazionali - la delegazione italiana a Cannes
comprendeva oltre 340 enti/ società, con quasi un migliaio di persone -
nella più autentica disperazione).
No money, no party? Nemmeno per idea! Di party ve ne sono stati eccome,
anche se non di dimensione oceanica come in passato. A parte quelli
organizzati all'interno della Fiera e negli alberghi, i ristoranti sulla
spiaggia erano un continuo cambiare di cartelli con il nome della
società ospitante, e un controllo più o meno rigoroso all' ingresso .
Molte aziende, poi, hanno "preso la posizione" per tutto il tempo della
Fiera, con uno stream continuo di business breakfast, brunch, e
cocktail. Tra queste, una società tedesca (che volutamente non cito),
che aveva inalberato l'insegna " Yes, We Cannes"...
Personalmente, avendo una bella collezione di inviti, ho fatto del mio
meglio per intervenire a quanti più party possibile (anche se non a
tutti, e chiedo scusa per averne mancati diversi organizzati anche da
cari amici, ad esempio REAG). Ho apprezzato molto quello di Aberdeen
Property Investors, quello di Eurohypo, quello delle Generali (dove,
però, Madame de Chalambert - che è a capo della struttura europea - non
c'era, peccato), e quello di TMF.
C'erano anche, attraccati in porto, molti yacht, anche se non così
numerosi come in passato: ma anche lì, vi assicuro, si stava benino.
Molto bello il party di apertura del Salone, organizzato anche
quest'anno all'Hotel Carlton: luci, colori, suoni, canti e danze,
champagne a fiumi e ottimi e abbondanti manicaretti, per la gioia delle
molte migliaia di intervenuti.
A rientro verso il mio albergo, sulla Croisette tutta fiorita e a
quell'ora quasi deserta, una coppia di eleganti pensionati porta a
passeggio un vezzoso cagnetto che volentieri si lascia accarezzare. E un
mutilato chiede l'elemosina suonando - benissimo - la fisarmonica.
Cannes è anche questo.
Thank you for the music
Infinite, e di grande interesse, sono state le conferenze e le
presentazioni organizzate sulla Croisette. Impossibile seguirle tutte, o
anche solo citarle (il programma completo tiene pagine e pagine). Mi
limito perciò a segnalare che al Seminario di INREV (l'associazione che
raduna in Europa i veicoli non quotati), spiritosamente organizzato in
un padiglione sulla spiggia per meglio consentire anche la buona
riuscita del cocktail finale, ho contato non meno di 250 persone. Oltre
500 persone sono state viste alla Conferenza in cui, tra gli altri,
interveniva l'archistar Zaha Hadid. Più scarna la presenza all'unica
Conferenza italiana del programma ufficiale: i Relatori, però (Mario
Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, l'avvocato Riccardo Delli
Santi, Matteo Cabassi, a capo del Gruppo omonimo, e Uberto Visconti di
Massino, di ING Real Estate) hanno dato il meglio di sè per cercare di
illustrare l'appeal del Bel Paese... Ben affollati anche molti eventi
"privati" italiani, tra cui le presentazioni di Milano e Bologna.
In ogni caso, il programma convegnistico di Cannes - che ha coperto
tutto lo scibile d'attualità possibile - è stato unanimamente
apprezzato: i Relatori sono infatti quasi sempre di grande o grandissimo
nome. Parlare al MIPIM è un privilegio, oltre che un trampolino di
lancio. In momenti in cui i deal sono da contare sulle dita di una mano,
sentire come la pensano gli altri, cercando di capire, è un ottimo
sistema per passare bene la giornata. Spesso ciò che si ascolta è musica
per le orecchie, anche per quelle molto allenate.
Negli anni recentissimi del boom, Reed Midem - sulle conferenze - aveva
molto "risparmiato", e a ragione: tutti stavano in giro a fare business,
e le Sale convegni erano sempre più vuote. Ma è proprio lì, nei
dibattiti, che, di solito, si formano le idee, quelle che poi troveranno
concretezza nei tempi futuri. Augurandomi che in futuro sia ancora così
- perchè non si sa mai...- ascoltare gente che dice cose intelligenti è
anche una questione di gioia.
Gadget&C
Pochi gadget, quest'anno, almeno rispetto al passato: penne,
portachiavi, chiavette, blocchini d'appunti, biscottini, cioccolatini,
et similia. In compenso, moltissime bottigliette d'acqua minerale
variamente sponsorizzate. L'oro blu è di moda, e non solo indispensabile
a una platea assetata. Bellissimo tempo a parte (che fa sete di per sè)
si sa che all'interno del Salone fa un gran caldo, e non ci si può
dissetare solo con birra o champagne.
Ottima, comunque, nella sua leggerezza, la "Birra Milano" offerta allo
stand di Milano. Bellissimi i vini disponibili (insieme a squisiti
manicaretti) allo stand di Immobilsarda, presente al Salone per la prima
volta in qualità di espositore, e gli spumanti di Redilco, che del MIPIM
è exhibitor quasi storico.
Tornando all'oggettistica, molto carina la T- shirt di Qualitalia, e
graziosissimo il piccolo mappamondo di World Capital che - oltre a
codesto gadget - ha distribuito anche il volumetto sulla Logistica
italiana. E' andato a ruba il pacco di riso (di Barraggia, per ora unico
riso DOP italiano, proviene dal biellese/vercellese), omaggio dello
stand del Piemonte (bello, elegante e colorato. Lo stand, intendo, non
il Piemonte).
Sono spariti subito anche i modellini di moto (sfortunatamente, non sono
riuscita ad acchiapparne nemmeno uno in tempo) che venivano dati allo
stand di Bologna: dove troneggiava, appunto, una moto Ducati (vera).
Il gadget, a Cannes, è importante! (e non solo a Cannes). Se dovete
esporre a una Fiera, ricordatevelo: un gadget indovinato è il miglior
passaparola. Tocca poi a voi "fermare" il visitatore che apparentemente
viene solo per quello.
Fondamentale: al MIPIM si possono prendere, e sono tutte free of charge,
una quantità incredibile di pubblicazioni di tutti i tipi e Paesi.
Scusate se è poco!
Un "tocco di classe"
E' chiaro che in una Fiera il primo obiettivo è il business. Che si
tratti di prodotti o servizi, è lo stesso, occorre - al di là degli
appuntamenti prefissati - saper attirare l'attenzione del "passante".
Sperando che il contatto sia utile, e poi magari produttivo. Ma uno
stand esprime anche la cultura di chi lo fa.
Se si "attira" con una vera opera d'arte, beh, si fa anche cultura. E'
il caso di Nova Marghera: che ha posto al centro dello stand (arricchito
da una gigantografia di Venezia, già tantum sufficit), alcuni bellissimi
esempi dell'arte vetraria di Murano (sede di uno dei progetti in corso
della Società guidata da Adriana Manaresi Marinese, il "Murano Art
Village", appunto).
Non è, quello di Adriana, un caso isolato. Anche altri exhibitor hanno -
a Cannes - fatto la stessa riflessione. Ma mi piacerebbe vederne di più,
di tali esempi: soprattutto ora che l'omologazione parallela rende tutto
così prevedibile.
Hasta mañana
Del mercato, è ovvio, qui non parlo. Se no, dovrei dire solo Mammia Mia!
Se volete sapere chi erano gli italiani a Cannes la scorsa settimana,
consiglio la lettura dell'inserto pubblicato in data 7 marzo del Sole-24
Ore che ha - come fa da qualche anno - l'elenco degli exhibitor (non
proprio tutti, si intende: è una questione di tempi tecnici di
lavorazione e di spazi). Tra i visitatori, folta è stata la presenza
associativa: i soci AICI, ASPESI, FIABCI, FIMAA etc, erano una grande
quantità. Numerose, anche, le Ladies di AREL, tra cui la Vicepresidente
Benedetta Amisano, partner della Legal Firm Carnelutti.
Ho individuato - nel bailamme della Croisette - molti personaggi molto
noti, troppi per citarli tutti. Data la annunciata "grande assenza"
degli operatori romani, va però almeno sottolineata la presenza di
Leonardo Caltagirone e di Sergio Scarpellini.
C'è stata però questa volta una cosa curiosa, che va nella direzione
opposta allo spirito del Salone: che è quello di favorire gli
interscambi. Almeno, così è stato pensato negli anni.
Mi spiego. Ogni nazione, o quasi, stava con se stessa, facilitata in
questo anche dalla distribuzione localizzativa degli stand. Andavate
nell'area dove si trovavano quasi tutti gli stand delle Nordic, e
trovavate solo scandinavi e finlandesi. Andavate al quarto piano,
dominato dalla città di Berlino, e trovavate solo tedeschi. Andavate al
padiglione di Londra e Parigi, e trovavate solo inglesi e francesi. Per
non parlar degli italiani che, per definizione, stanno molto volentieri
insieme...
Abbastanza pazzesco, questo " ognuno per sè " . Spero si tratti solo del
particolare momento che stiamo attraversando perchè, se continua così...
Hasta Mañana …
Ricchi premi e cotillons
Per la prima volta nella storia del Salone un italiano , Mario Cucinella,
ha fatto incetta di premi . L' ormai famoso architetto bolognese ( che
al MIPIM aveva presentato presso lo stand di Milano l' edificio "
Santander " , in cui Inpartner è general manager ) si è aggiudicato tre
premi della MIPIM Architectural Review, oltre all' ambitissimo MIPIM
Award nella categoria " Green Buildings" , con il suo "Centre for
sustainable energy technologies " di Ninbo, in Cina.
Sono contenta di aver assistito alla Cerimonia di consegna degli Award (
che si è svolta come di consueto nel grande Auditorium del Palais ,
seguita da cocktail ) , perchè così ho avuto modo di complimentarmi
subito con Cucinella, che a me sta molto simpatico. Come , del resto, mi
sono molto simpatici anche tutti gli altri architetti italiani presenti
al MIPIM, tra cui Paolo Caputo, Jacopo Della Fontana e Massimo Roj.....
Mi stanno simpatici anche gli avvocati : non mi è possibile , però,
citali : erano troppi......
Erano, secondo me, troppi anche i premi distribuiti ( manibus date lilia
plenis ...., Virgilio, ndr) dal Gruppo DailyRE, diretto ora dal caro
collega Marco Luraschi : una dozzina, mi pare. Cito allora solo il "
Premio Speciale" dell' online, cioè la famosa " Pentola d'Oro" : che l'
ex Direttore Guglielmo Pelliccioli ha quest' anno consegnato ,
meritatissima, a Nadine Castagna.
Tutto l' elenco dei premiati del MIPIM è qui sul mio sito, alla Pagina
Awards
A piece of peace su una nave da guerra: ovvero, il " Pioneers Gala
Dinner "
Quando ricevetti l' invito pensai che, per premiare la loyalty di coloro
che frequentano il MIPIM da vent' anni ( denominati " Pioneers " ), la
Reed Midem aveva davvero superato se stessa : aveva organizzato infatti
un Gala Dinner a bordo di una nave della Marina Militare francese, la
"Fregate Guepratte".
Io, come tutti sanno, ho appunto al mio attivo venti anni di MIPIM , e
sono l' unica tra gli italiani a vantare questo record . Attendevo
perciò con autentica impazienza la serata dell' 11 marzo, quando si
sarebbe svolto l' evento !
Dopo un caloroso cocktail party alla Stazione Marittima , presenti tutti
i top manager di Reed Midem, e arricchito dalla partecipazione di Xavier
Roy, il mitico fondatore del MIPIM , retired ormai da anni, e che ho
ritrovato in perfetta forma , i circa ottanta ospiti ( c' erano anche
diverse signore, mogli di Pioneers : nel 1990, di donne, nel real estate
, ve ne erano pochissime ! ) sono stati prelevati da un battello "
normale ". Direzione, la Fregata : che era all' ancora a circa un miglio
dalla costa , e che già da un paio di giorni aveva sollevato non poca
curiosità tra i " Mipimers" ( a Cannes, infatti, gli yacht pullulano ma
le navi militari non proprio ) .
Un' informativa del " protocollo" aveva raccomandato, per le signore,
tacchi bassi : ci credo, una nave militare non ha percorsi propriamente
agevoli!
Sulla tolda , dove decolla e atterra l' elicottero Panther di cui la
Guepratte è dotata, era stato allestito un secondo - e sontuoso -
cocktail. Di fronte a noi, il lunghissimo skyline di Cannes illuminata.
Sopra, nel cielo tersissimo, Reed Midem aveva organizzato anche la luna
piena. Fantastico!
Poi, la cena, placée, nell' Hangar dove normalmente " alloggia" l'
elicottero ( che avevo visto allontanarsi in mattinata ) , trasformato
con addobbi e arredi in un vero " Salone delle Feste ". Dal soffitto
pendevano persino lampadari rosati, a bracci, di foggia veneziana !
Maxischermo con filmati celebrativi, saluti, ringraziamenti, cibi e
brindisi con vini squisiti . A ogni tavolo, sedeva un Ufficiale della
nave : che , in servizio dal 2001, vanta un equipaggio di 153 persone (
tra cui una trentina di donne ), 125 metri di lunghezza, velocità 25
nodi , autonomia di 7 mila miglia ( a 15 nodi) , ed è dotata di missili
e cannoni. Al rientro, a terra, una forte stretta di mano a tutti i
Pioneers da parte del Vice Ammiraglio che ci aveva ospitato a bordo.
Insomma, una serata davvero indimenticabile e perfetta, come la Reed
Midem si era augurata fosse.
Il giorno successivo, l' elicottero tornava al suo Hangar, e la
Guepratte ripartiva per il Porto di Tolone , dove solitamente sta quando
non è in missione.
Per noi, aveva fatto un' eccezione: a piece of peace su una nave da
guerra . Un' esperienza indimenticabile.
Un MIPIM, nonostante la crisi, indimenticabile. (Paola G. Lunghini)
Adriana Marinese, con la
scultura di vetro che arricchiva lo Stand di Nova Marghera