di Paola G. 
		Lunghini 
		
		  
		 
		 
		
		Nell'immagine qui sopra lo 
		stemma dello Stato Maggiore della Difesa. Bello, vero? 
		Premessa
		Si è svolta a Cannes , dal 10 al 13 marzo, la ventesima edizione del 
		MIPIM, il Salone immobiliare più importante e noto del mondo. 
		I primi dati sulle presenze, diffusi al termine della Fiera dall'Ufficio 
		Stampa di Reed Midem (la società organizzatrice), parlano forte e 
		chiaro. Nonostante la indiscutibile flessione nel numero di partecipanti 
		(circa 18 mila, a fronte dei 30 mila dell' edizione passata, un 
		risultato certo più debole delle previsioni) il MIPIM ha "tenuto".
		Giocando in difesa. 
		Ho sentito parlare di prezzi last minute , di inviti "speciali", e di 
		altre azioni mirate all' attrazione: non so se ciò sia davvero vero , ma 
		in momenti difficili come l'attuale tutto è lecito, anche se non 
		propriamente nello "stile inflessibile" che eravamo abituati a 
		conoscere. La regola, per tanti anni era stata infatti solo una: 
		Voulez-vous (ah ah) venire a Cannes? Oui? Paghi tutto, anche l'aria che 
		respiri, vedrai che ti conviene (vero, ndr). 
		We are the place to be (vero, ndr). 
		E' così, sul successo che genera successo, è nata la leggenda. Perchè, 
		per il MIPIM, di leggenda si tratta.
		Anche se sfortunatamente il ventennale è caduto in questo periodo di 
		grave crisi, e non ha avuto i fuochi d' artificio che un compleanno così 
		meriterebbe, I have a dream: quello di tornare ancora, dal 16 al 19 
		marzo 2010, al Palais des Festivals per la ventunesima edizione, e 
		vederli, i fuochi d'artificio. 
		Non credo più alle previsioni (un notissimo economista ha appena 
		dichiarato che "anche se prendiamo tutte le misure giuste, le cose non 
		potranno che peggiorare").
		Piuttosto, I belive in Angels: che in questo caso, assumono la bella 
		forma di Nadine Castagna, Director del MIPIM e del MAPIC (cara amica da 
		infiniti anni, nonchè da sempre "Guardian Angel" della delegazione 
		italiana) e di tutti i componenti di un Team che merita ammirazione e 
		rispetto per quanto ha contribuito a fare e innovare per il mondo del 
		real estate nel mondo.
		Non è solo il "loro" business: senza il MIPIM, il real estate 
		internazionale non sarebbe oggi - in termini di "industry" - ciò che è.
		
		
		Preambolo: Geniale, il Geniodife!
		La "cosa" era stata preceduta da una comunicazione dell'ultimo minuto 
		(un invito a Roma per la Conferenza Stampa in cui il Ministro della 
		Difesa Ignazio La Russa avrebbe annunciato la partecipazione della 
		Difesa al MIPIM 2009, con un proprio stand istituzionale: da non 
		credere!), e un biglietto d'invito coloratissimo, inviato via mail solo 
		il 9 marzo, che confermava la presenza a Cannes del Sottosegretario di 
		Stato alla Difesa, Guido Crosetto, per le ore 12 del giorno 11 marzo, 
		presso lo stand: "A Heritage of Value". E poco d'altro. 
		Con questo preambolo, la curiosità - unita a una bella dose di 
		scetticismo - mi spingeva, appena arrivata e registrata, a fiondarmi 
		immediatamente al Padiglione ove lo stand si trovava.
		Al termine della scala mobile, ancora abbacinata dal sole fortissimo 
		della Costa Azzurra (abbiamo avuto giorni di tempo semplicemente 
		splendido) credevo di aver preso un abbaglio: un gruppo di persone in 
		uno "strano costume" popolava uno stand di quelli definibili come 
		"niente di speciale" sotto il profilo del design e/o dell'originalità.
		
		Qualche decimo di secondo, e poi...
		Signori, altro che originalità! 
		Non erano costumi, quelli: erano VERE UNIFORMI! 
		Lo stand, infatti, era popolato da una ventina di Ufficiali VERI: 
		dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, e dei Carabinieri, tutti 
		con le loro uniformi cachi e azzurre e blu e nere, con tanto di 
		stellette, greche, losanghe, giri di bitta, binari, e doppi binari, sia 
		sulle controspalline che sul paramano, per non parlar delle mostrine.
		
		Generali, Colonnelli, Maggiori, e Capitani VERI: era questo lo Staff 
		allo stand del nostro Ministero della Difesa a Cannes!
		
		GENIALE, il GENIODIFE!
		
		Giuro, una cosa così non si era mai vista, e nel giro di pochissime ore 
		lo stand delle Forze Armate italiane diveniva la "vera attrazione" del 
		MIPIM 2009, offuscando allegramente gli altri exhibitors. Persino la 
		Ferrari da corsa esposta al vicino stand di "Motorcity" (nuovo progetto 
		veronese di entertainment, ndr), o i plastici dei mega-progetti degli 
		Emirati, delle Regioni Russe, e di Singapore, etc (che pure quest'anno 
		c'erano, eccome se c'erano) non hanno ricevuto tanta attenzione!
		Diciamoci la verità: i nostri "ufficiali -standisti" non avevano solo 
		stiratissime uniformi e molteplici stellette, greche, giri di bitta etc, 
		ut supra. 
		Erano anche di piacevole aspetto, simpatici, sorridenti, perfettamente a 
		loro agio nell'insolito e difficile ruolo (oltretutto, la conferma della 
		partecipazione risaliva a pochissime settimane prima, quindi tutto è 
		stato preparato di gran carriera), e in possesso di ottimo inglese. Ah, 
		sì, avevano anche un bellissimo prodotto da proporre, se non ancora da 
		"vendere" (per questo, cfr infra): si va dall'Arsenale di Venezia 
		all'isola di Sant'Andrea, sempre a Venezia, al Castello Aragonese a 
		Brindisi, al palazzo Brasini a Taranto, all'arsenale di Taranto, al 
		comprensorio San Gallo a Firenze, alla caserma Cavalli sempre a Firenze, 
		alla caserma Tagliavento a Bologna, al forte Cavour che si trova 
		sull'isola di Palmaria davanti a Portovenere a La Spezia, ai depositi di 
		Punta Cugno ad Augusta, alla caserma La Marmora a Torino, alla caserma 
		Montebello a Milano e allo Stabilimento del Genio a Pavia...
		Un po' di conversazione con molti di loro (c'erano anche due belle 
		signore: il Capitano Valeria, Esercito, e il Capitano Fausta, 
		Areonautica), e il mio abbondante scetticismo era sciolto come neve al 
		sole. 
		Totalmente conquistata, mi arruolavo anch'io alla causa: distribuendo 
		decine di inviti per la presentazione del giorno successivo (rammentate, 
		ci sarebbe stato un Viceministro!), e sollecitando tutti coloro che 
		incontravo a visitare lo stand della "nostra" Difesa. Loro ci difendono, 
		e io li diffondo, dicevo.
		Credo che nessuno dei visitatori del MIPIM non si sia affacciato anche 
		solo per poco allo stand del Geniodife. Lo Staff era perennemente 
		occupato a rispondere alle richieste di informazioni, e iI colloqui sono 
		stati innumerevoli.
		Un grandissimo successo.
		The winner takes it all, si sa. 
		La preparazione dell'evento è avvenuta, come ho detto, in poche 
		settimane. Il nome della Difesa non si trova (per i tempi tecnici 
		richiesti dalla tipografia) sull'Annuario del MIPIM, e nemmeno negli 
		altri documenti distribuiti ai partecipanti. Si trova solo sul data base 
		del Salone.
		In compenso, la notizia (che ha avuto ampia eco sulla Stampa) compare - 
		e con grande risalto - in Homepage del sito del Ministero. Sintetizzo:
		
		"Cannes, 11 marzo. Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Guido 
		Crosetto ha presentato oggi al MIPIM, presso lo stand italiano, le 
		iniziative che il Ministero della Difesa sta realizzando per valorizzare 
		il vasto e variegato patrimonio immobiliare della Difesa. Nel corso 
		della presentazione, avvenuta alla presenza di un folto pubblico di 
		investitori nazionali, internazionali e dei rappresentanti della stampa, 
		l'On. Crosetto ha illustrato che è stato avviato un programma di 
		riduzione di quei beni immobiliari che non sono più in linea con le 
		attuali esigenze della Difesa e che stanno per essere introdotte 
		importanti novità procedurali, con un approccio prettamente 
		imprenditoriale, inerenti alla compravendita, permuta e usufrutto degli 
		immobili che saranno alienati. Un'apertura al mercato immobiliare che 
		consentirà in futuro opportunità di riconversione di siti e 
		infrastrutture a usi civili in termini di edilizia residenziale, 
		professionale, industriale e turistico alberghiera.
		Nel corso della giornata il Sottosegretario Crosetto ha incontrato 
		numerose autorità tra cui il Ministro giapponese per il Territorio 
		Michiko Matsuda, il Ministro francese per il Rilancio Economico 
		Devedjian, il Capo del Dipartimento investimento per lo sviluppo 
		economico della Federazione Russa Mikhail Ann, oltre ai rappresentanti 
		di varie compagnie immobiliari nazionali e internazionali.
		Cannes, 13 marzo. Si è conclusa oggi, con un grande interesse per 
		l’iniziativa immobiliare “un’eredità di valore” presentata dalla Difesa 
		italiana, la Fiera internazionale e mercato mondiale dell’immobiliare 
		MIPIM 2009, che ha visto concentrarsi a Cannes, per quattro giorni, 
		migliaia di investitori e addetti del settore provenienti da tutto il 
		mondo.
		La proposta del Ministero della Difesa italiano di razionalizzare e 
		valorizzare il proprio patrimonio immobiliare ha destato l’interesse di 
		moltissimi investitori e addetti del settore, che hanno visitato lo 
		stand istituzionale per chiedere informazioni e chiarimenti sulle 
		possibilità che gli immobili della Difesa possono e potranno offrire.
		L’iniziativa della Difesa italiana, che offre i propri beni immobiliari 
		inutilizzati in concessione o permuta in cambio di servizi, 
		ammodernamenti, manutenzioni o nuove realizzazioni che possano 
		soddisfare le esigenze immobiliari delle Forze Armate e del suo 
		personale, è stata definita come la “vera novità” del MIPIM 2009. Un 
		successo che ha trovato riscontro anche nel numero dei visitatori del 
		sito web, dedicato al patrimonio immobiliare della Difesa, e nelle 
		numerose richieste di informazioni già giunte all’ufficio informazioni 
		del Demanio Militare".
		Lo Staff presente a Cannes mi ha confermato di "ritornare a Roma con una 
		valanga di biglietti da visita". Ora, BUON FOLLW UP!
		Ancora una cosa, per chiudere il Preambolo: il Generale di Corpo 
		d'Armata Ivan Felice Resce, Direttore Generale Geniodifesa, è stato 
		applaudito Relatore alla Conferenza che, tradizionalmente da diversi 
		anni, lo Studio Legale Chiomenti organizza nell'ambito del MIPIM, e che 
		ha visto una platea numerosa e con molti "numeri uno" dibattere il tema, 
		appunto, delle valorizzazioni. 
		 
		Honey honey, Gimme 
		gimme gimme Money money money
		In un Salone caratterizzato dall'assenza o quasi delle Banche (a parte 
		Aareal, Dekabank, Eurohypo, qualche Landesbank e qualche Sparkassen, non 
		me ne vengono in mente molte altre...) e delle tradizionali istituzioni 
		finanziarie, marcato dalla presenza di innumerevoli Enti/Agenzie di 
		Sviluppo dei "soliti" 80 Paesi circa che partecipano al MIPIM, ma anche 
		affollato dai "soliti" grandi nomi della consulenza e del development 
		internazionale (più qualche presenza nuova, tipo ampia rappresentanza 
		del Montenegro) l'atmosfera era quella del "noi i progetti li abbiamo, 
		sono i soldi che mancano perchè non ce li date". 
		The King has lost its crown. La finanza, la grande accusata, non ha 
		dunque ritenuto di occupare, se non in minima parte, la platea del 
		Palais. (Forse ha fatto bene, perchè altrimenti sarebbe finita non a 
		tarallucci e vino, ma forse a botte. Come quelle che hanno preso le 
		squadre di calcio italiane impegnate in quei giorni in partite 
		internazionali con gli inglesi: veri Super Trouper che hanno gettato 
		molti dei nostri connazionali - la delegazione italiana a Cannes 
		comprendeva oltre 340 enti/ società, con quasi un migliaio di persone - 
		nella più autentica disperazione). 
		No money, no party? Nemmeno per idea! Di party ve ne sono stati eccome, 
		anche se non di dimensione oceanica come in passato. A parte quelli 
		organizzati all'interno della Fiera e negli alberghi, i ristoranti sulla 
		spiaggia erano un continuo cambiare di cartelli con il nome della 
		società ospitante, e un controllo più o meno rigoroso all' ingresso . 
		Molte aziende, poi, hanno "preso la posizione" per tutto il tempo della 
		Fiera, con uno stream continuo di business breakfast, brunch, e 
		cocktail. Tra queste, una società tedesca (che volutamente non cito), 
		che aveva inalberato l'insegna " Yes, We Cannes"...
		Personalmente, avendo una bella collezione di inviti, ho fatto del mio 
		meglio per intervenire a quanti più party possibile (anche se non a 
		tutti, e chiedo scusa per averne mancati diversi organizzati anche da 
		cari amici, ad esempio REAG). Ho apprezzato molto quello di Aberdeen 
		Property Investors, quello di Eurohypo, quello delle Generali (dove, 
		però, Madame de Chalambert - che è a capo della struttura europea - non 
		c'era, peccato), e quello di TMF. 
		C'erano anche, attraccati in porto, molti yacht, anche se non così 
		numerosi come in passato: ma anche lì, vi assicuro, si stava benino. 
		Molto bello il party di apertura del Salone, organizzato anche 
		quest'anno all'Hotel Carlton: luci, colori, suoni, canti e danze, 
		champagne a fiumi e ottimi e abbondanti manicaretti, per la gioia delle 
		molte migliaia di intervenuti. 
		A rientro verso il mio albergo, sulla Croisette tutta fiorita e a 
		quell'ora quasi deserta, una coppia di eleganti pensionati porta a 
		passeggio un vezzoso cagnetto che volentieri si lascia accarezzare. E un 
		mutilato chiede l'elemosina suonando - benissimo - la fisarmonica. 
		Cannes è anche questo. 
		
		Thank you for the music
		Infinite, e di grande interesse, sono state le conferenze e le 
		presentazioni organizzate sulla Croisette. Impossibile seguirle tutte, o 
		anche solo citarle (il programma completo tiene pagine e pagine). Mi 
		limito perciò a segnalare che al Seminario di INREV (l'associazione che 
		raduna in Europa i veicoli non quotati), spiritosamente organizzato in 
		un padiglione sulla spiggia per meglio consentire anche la buona 
		riuscita del cocktail finale, ho contato non meno di 250 persone. Oltre 
		500 persone sono state viste alla Conferenza in cui, tra gli altri, 
		interveniva l'archistar Zaha Hadid. Più scarna la presenza all'unica 
		Conferenza italiana del programma ufficiale: i Relatori, però (Mario 
		Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, l'avvocato Riccardo Delli 
		Santi, Matteo Cabassi, a capo del Gruppo omonimo, e Uberto Visconti di 
		Massino, di ING Real Estate) hanno dato il meglio di sè per cercare di 
		illustrare l'appeal del Bel Paese... Ben affollati anche molti eventi 
		"privati" italiani, tra cui le presentazioni di Milano e Bologna.
		In ogni caso, il programma convegnistico di Cannes - che ha coperto 
		tutto lo scibile d'attualità possibile - è stato unanimamente 
		apprezzato: i Relatori sono infatti quasi sempre di grande o grandissimo 
		nome. Parlare al MIPIM è un privilegio, oltre che un trampolino di 
		lancio. In momenti in cui i deal sono da contare sulle dita di una mano, 
		sentire come la pensano gli altri, cercando di capire, è un ottimo 
		sistema per passare bene la giornata. Spesso ciò che si ascolta è musica 
		per le orecchie, anche per quelle molto allenate. 
		Negli anni recentissimi del boom, Reed Midem - sulle conferenze - aveva 
		molto "risparmiato", e a ragione: tutti stavano in giro a fare business, 
		e le Sale convegni erano sempre più vuote. Ma è proprio lì, nei 
		dibattiti, che, di solito, si formano le idee, quelle che poi troveranno 
		concretezza nei tempi futuri. Augurandomi che in futuro sia ancora così 
		- perchè non si sa mai...- ascoltare gente che dice cose intelligenti è 
		anche una questione di gioia. 
		
		Gadget&C 
		Pochi gadget, quest'anno, almeno rispetto al passato: penne, 
		portachiavi, chiavette, blocchini d'appunti, biscottini, cioccolatini, 
		et similia. In compenso, moltissime bottigliette d'acqua minerale 
		variamente sponsorizzate. L'oro blu è di moda, e non solo indispensabile 
		a una platea assetata. Bellissimo tempo a parte (che fa sete di per sè) 
		si sa che all'interno del Salone fa un gran caldo, e non ci si può 
		dissetare solo con birra o champagne. 
		Ottima, comunque, nella sua leggerezza, la "Birra Milano" offerta allo 
		stand di Milano. Bellissimi i vini disponibili (insieme a squisiti 
		manicaretti) allo stand di Immobilsarda, presente al Salone per la prima 
		volta in qualità di espositore, e gli spumanti di Redilco, che del MIPIM 
		è exhibitor quasi storico. 
		Tornando all'oggettistica, molto carina la T- shirt di Qualitalia, e 
		graziosissimo il piccolo mappamondo di World Capital che - oltre a 
		codesto gadget - ha distribuito anche il volumetto sulla Logistica 
		italiana. E' andato a ruba il pacco di riso (di Barraggia, per ora unico 
		riso DOP italiano, proviene dal biellese/vercellese), omaggio dello 
		stand del Piemonte (bello, elegante e colorato. Lo stand, intendo, non 
		il Piemonte). 
		Sono spariti subito anche i modellini di moto (sfortunatamente, non sono 
		riuscita ad acchiapparne nemmeno uno in tempo) che venivano dati allo 
		stand di Bologna: dove troneggiava, appunto, una moto Ducati (vera). 
		Il gadget, a Cannes, è importante! (e non solo a Cannes). Se dovete 
		esporre a una Fiera, ricordatevelo: un gadget indovinato è il miglior 
		passaparola. Tocca poi a voi "fermare" il visitatore che apparentemente 
		viene solo per quello. 
		Fondamentale: al MIPIM si possono prendere, e sono tutte free of charge, 
		una quantità incredibile di pubblicazioni di tutti i tipi e Paesi. 
		Scusate se è poco! 
		
		Un "tocco di classe"
		E' chiaro che in una Fiera il primo obiettivo è il business. Che si 
		tratti di prodotti o servizi, è lo stesso, occorre - al di là degli 
		appuntamenti prefissati - saper attirare l'attenzione del "passante". 
		Sperando che il contatto sia utile, e poi magari produttivo. Ma uno 
		stand esprime anche la cultura di chi lo fa.
		Se si "attira" con una vera opera d'arte, beh, si fa anche cultura. E' 
		il caso di Nova Marghera: che ha posto al centro dello stand (arricchito 
		da una gigantografia di Venezia, già tantum sufficit), alcuni bellissimi 
		esempi dell'arte vetraria di Murano (sede di uno dei progetti in corso 
		della Società guidata da Adriana Manaresi Marinese, il "Murano Art 
		Village", appunto). 
		Non è, quello di Adriana, un caso isolato. Anche altri exhibitor hanno - 
		a Cannes - fatto la stessa riflessione. Ma mi piacerebbe vederne di più, 
		di tali esempi: soprattutto ora che l'omologazione parallela rende tutto 
		così prevedibile. 
		
		Hasta mañana 
		Del mercato, è ovvio, qui non parlo. Se no, dovrei dire solo Mammia Mia!
		
		Se volete sapere chi erano gli italiani a Cannes la scorsa settimana, 
		consiglio la lettura dell'inserto pubblicato in data 7 marzo del Sole-24 
		Ore che ha - come fa da qualche anno - l'elenco degli exhibitor (non 
		proprio tutti, si intende: è una questione di tempi tecnici di 
		lavorazione e di spazi). Tra i visitatori, folta è stata la presenza 
		associativa: i soci AICI, ASPESI, FIABCI, FIMAA etc, erano una grande 
		quantità. Numerose, anche, le Ladies di AREL, tra cui la Vicepresidente 
		Benedetta Amisano, partner della Legal Firm Carnelutti.
		Ho individuato - nel bailamme della Croisette - molti personaggi molto 
		noti, troppi per citarli tutti. Data la annunciata "grande assenza" 
		degli operatori romani, va però almeno sottolineata la presenza di 
		Leonardo Caltagirone e di Sergio Scarpellini. 
		C'è stata però questa volta una cosa curiosa, che va nella direzione 
		opposta allo spirito del Salone: che è quello di favorire gli 
		interscambi. Almeno, così è stato pensato negli anni. 
		Mi spiego. Ogni nazione, o quasi, stava con se stessa, facilitata in 
		questo anche dalla distribuzione localizzativa degli stand. Andavate 
		nell'area dove si trovavano quasi tutti gli stand delle Nordic, e 
		trovavate solo scandinavi e finlandesi. Andavate al quarto piano, 
		dominato dalla città di Berlino, e trovavate solo tedeschi. Andavate al 
		padiglione di Londra e Parigi, e trovavate solo inglesi e francesi. Per 
		non parlar degli italiani che, per definizione, stanno molto volentieri 
		insieme... 
		Abbastanza pazzesco, questo " ognuno per sè " . Spero si tratti solo del 
		particolare momento che stiamo attraversando perchè, se continua così... 
		Hasta Mañana …
		
		Ricchi premi e cotillons
		Per la prima volta nella storia del Salone un italiano , Mario Cucinella, 
		ha fatto incetta di premi . L' ormai famoso architetto bolognese ( che 
		al MIPIM aveva presentato presso lo stand di Milano l' edificio " 
		Santander " , in cui Inpartner è general manager ) si è aggiudicato tre 
		premi della MIPIM Architectural Review, oltre all' ambitissimo MIPIM 
		Award nella categoria " Green Buildings" , con il suo "Centre for 
		sustainable energy technologies " di Ninbo, in Cina. 
		Sono contenta di aver assistito alla Cerimonia di consegna degli Award ( 
		che si è svolta come di consueto nel grande Auditorium del Palais , 
		seguita da cocktail ) , perchè così ho avuto modo di complimentarmi 
		subito con Cucinella, che a me sta molto simpatico. Come , del resto, mi 
		sono molto simpatici anche tutti gli altri architetti italiani presenti 
		al MIPIM, tra cui Paolo Caputo, Jacopo Della Fontana e Massimo Roj.....
		
		Mi stanno simpatici anche gli avvocati : non mi è possibile , però, 
		citali : erano troppi......
		Erano, secondo me, troppi anche i premi distribuiti ( manibus date lilia 
		plenis ...., Virgilio, ndr) dal Gruppo DailyRE, diretto ora dal caro 
		collega Marco Luraschi : una dozzina, mi pare. Cito allora solo il " 
		Premio Speciale" dell' online, cioè la famosa " Pentola d'Oro" : che l' 
		ex Direttore Guglielmo Pelliccioli ha quest' anno consegnato , 
		meritatissima, a Nadine Castagna. 
		Tutto l' elenco dei premiati del MIPIM è qui sul mio sito, alla Pagina 
		Awards 
		
		A piece of peace su una nave da guerra: ovvero, il " Pioneers Gala 
		Dinner "
		Quando ricevetti l' invito pensai che, per premiare la loyalty di coloro 
		che frequentano il MIPIM da vent' anni ( denominati " Pioneers " ), la 
		Reed Midem aveva davvero superato se stessa : aveva organizzato infatti 
		un Gala Dinner a bordo di una nave della Marina Militare francese, la 
		"Fregate Guepratte".
		Io, come tutti sanno, ho appunto al mio attivo venti anni di MIPIM , e 
		sono l' unica tra gli italiani a vantare questo record . Attendevo 
		perciò con autentica impazienza la serata dell' 11 marzo, quando si 
		sarebbe svolto l' evento ! 
		Dopo un caloroso cocktail party alla Stazione Marittima , presenti tutti 
		i top manager di Reed Midem, e arricchito dalla partecipazione di Xavier 
		Roy, il mitico fondatore del MIPIM , retired ormai da anni, e che ho 
		ritrovato in perfetta forma , i circa ottanta ospiti ( c' erano anche 
		diverse signore, mogli di Pioneers : nel 1990, di donne, nel real estate 
		, ve ne erano pochissime ! ) sono stati prelevati da un battello " 
		normale ". Direzione, la Fregata : che era all' ancora a circa un miglio 
		dalla costa , e che già da un paio di giorni aveva sollevato non poca 
		curiosità tra i " Mipimers" ( a Cannes, infatti, gli yacht pullulano ma 
		le navi militari non proprio ) .
		Un' informativa del " protocollo" aveva raccomandato, per le signore, 
		tacchi bassi : ci credo, una nave militare non ha percorsi propriamente 
		agevoli! 
		Sulla tolda , dove decolla e atterra l' elicottero Panther di cui la 
		Guepratte è dotata, era stato allestito un secondo - e sontuoso - 
		cocktail. Di fronte a noi, il lunghissimo skyline di Cannes illuminata. 
		Sopra, nel cielo tersissimo, Reed Midem aveva organizzato anche la luna 
		piena. Fantastico!
		Poi, la cena, placée, nell' Hangar dove normalmente " alloggia" l' 
		elicottero ( che avevo visto allontanarsi in mattinata ) , trasformato 
		con addobbi e arredi in un vero " Salone delle Feste ". Dal soffitto 
		pendevano persino lampadari rosati, a bracci, di foggia veneziana ! 
		Maxischermo con filmati celebrativi, saluti, ringraziamenti, cibi e 
		brindisi con vini squisiti . A ogni tavolo, sedeva un Ufficiale della 
		nave : che , in servizio dal 2001, vanta un equipaggio di 153 persone ( 
		tra cui una trentina di donne ), 125 metri di lunghezza, velocità 25 
		nodi , autonomia di 7 mila miglia ( a 15 nodi) , ed è dotata di missili 
		e cannoni. Al rientro, a terra, una forte stretta di mano a tutti i 
		Pioneers da parte del Vice Ammiraglio che ci aveva ospitato a bordo.
		Insomma, una serata davvero indimenticabile e perfetta, come la Reed 
		Midem si era augurata fosse. 
		Il giorno successivo, l' elicottero tornava al suo Hangar, e la 
		Guepratte ripartiva per il Porto di Tolone , dove solitamente sta quando 
		non è in missione. 
		Per noi, aveva fatto un' eccezione: a piece of peace su una nave da 
		guerra . Un' esperienza indimenticabile. 
		Un MIPIM, nonostante la crisi, indimenticabile. (Paola G. Lunghini)
		Adriana Marinese, con la 
		scultura di vetro che arricchiva lo Stand di Nova Marghera
		