16 ottobre 2012
		
		di Paola G. Lunghini
		
		Caro Luca,
		
		stamane a Milano, nella tua qualità di Managing Director di Real Estate 
		WAM ( Real Estate Wealth Advisory & Management ), nuova Divisione di 
		Europrogetti & Finanza ( Società del Gruppo Arcotecnica , presieduta da 
		Davide Viganò) , hai presentato a una folta platea di operatori - tra 
		cui una spruzzata di esponenti della real estate community milanese- la 
		tua reinvenzione del “Private Banking Immobiliare”. Così come la stavi 
		pensando da anni. Ispirandoti a ciò che da tempo le Banche fanno, ma con 
		tutta una serie di aggiustaggi.
		
		Con oggi è dunque partita l’operatività di WAM, che tu dici essere in 
		grado ( l’ orizzonte per cominciare e vedere risultati in linea con il 
		business plan è di circa 18 mesi ) di garantire l”’ottimizzazione 
		gestionale e la valorizzazione sia di singoli immobili sia di portafogli 
		immobiliari complessi e diversificati di proprietà di Famiglie e 
		Imprese”: per capirci, 5-10 milioni di euro/ cad.
		Giuseppe Roma, Censis, e altri importanti relatori - tra cui lo 
		scintillante Gaddo della Gherardesca ( Consigliere ADSI-Associazione 
		dimore soriche italiane : un nome, una storia millenaria ) e l’ avv. 
		Riccardo Delli Santi ( in qualità di Presidente AGIDI) - ti hanno fatto 
		da illustre contorno.
		
		Caro Luca,
		stanco ( lavorare fianco a fianco con il patron del gruppo Arcotecnica 
		richiede pazienza e nervi saldi), e anche un po’ emozionato, oggi hai 
		preso il podio, splendidamente raccontando come tu vedi questo tuo nuovo 
		servizio, e qual è il “ valore aggiunto “ che esso potrebbe dare a quei 
		20-50 mila super-ricchi di un tempo, ma oggi alle prese con il “ 
		de-flusso” dei redditi. Poverini, hanno ereditato – e sottolineo 
		ereditato - patrimoni giganteschi, ma quasi mai sono capaci di gestirli 
		, alla luce di quel nuovo imperativo categorico che si chiama 
		“efficientamento “. E per giunta le imposte li massacrano.
		
		Hai oggi illustrato , e molto bene, tutti i servizi finanziari e tecnici 
		- in house, e come società totalmente “ indipendente”- che WAM è in 
		grado di offrire a costoro, ma non a costoro soltanto.
		
		Dopo di te, Carlo Romagnoli ( Managing Director di Arcotecnica RE) ha 
		affrontato, con il pragmatismo che gli è proprio e che io ben gli 
		riconosco e apprezzo , i punti nodali dell’ attività che distingue il “ 
		buon gestore” . In primis la problematica del “ contratto di locazione “ 
		: che tutti sappiamo essere un aborto giuridico datato 1978, i cui danni 
		– secondo me , e nell’ ottica della auspicata internazionalizzazione del 
		real estate italiano – potrebbero essere calcolabili in miliardi di 
		euro. La Legge di riferimento, N° 392 / 78 , nessun Governo degli ultimi 
		decenni - nemmeno l’ attuale - ha mai pensato di adeguarla , in modo 
		significativo, ai tempi nostri. Che tristezza.
		
		E mentre Beppe Roma- stamane in forma particolarmente strepitosa 
		ancorchè in questa “ triste congiuntura” - sciorinava il suo discorso in 
		“R” ( curioso, vero, che io solo pochi giorni fa postavo sul mio sito il 
		discorso in “C”) : riqualificazione, riuso, restauro, rendimenti, 
		redditività, ridimensionamento e rottamazione…
		
		E mentre il simpaticissimo Sebastiano Barisoni, Capo redattore a Radio 
		24 , in economia documentatissimo , brillantemente moderava…
		E mentre Umberto Quadrino, Assolombarda, “attaccava” i Fondi immobiliari 
		che non sono appetibili, e diceva che i “ cluster “, a livello 
		immobiliare – e qui ahimè potrei anche essere d’ accordo - non esistono, 
		mentre ce ne sarebbe di bisogno ; e al contempo affermava che il settore 
		immobiliare è quello in cui c’è più spazio per il risparmio energetico…
		
		E mentre tu parlavi, …etc etc etc , qualcuno in Sala si domandava se e 
		come e quando voi incomincerete a “gestire” anche immobili all’ estero.