| 11 febbraio 2009 
 
		di Paola G. 
		Lunghini 
 Si è svolta 
		stamane , nell' Auditorium dell' HQ di Pirelli RE a Milano-Bicocca , la 
		presentazione del Piano Industriale 2009-2011 del Gruppo Pirelli : un 
		combinato disposto Pirelli Tyre, Pirelli RE, Pirelli Eco Technology, 
		Pirelli Ambiente, e Pirelli Broadband Solutions,
 
 Noi della Stampa siamo stati rigidamente confinati nel recinto - per 
		carità, bellissimo - della Sala Consiglio al decimo piano . Per carità, 
		tutto attorno , in una giornata serena come quella di oggi , vedi le 
		montagne. Ma la Sala sotto - dove si svolgono i lavori - la vedi 
		attraverso uno schermo ( nemmeno maxi ), e attraverso i computer di cui 
		ogni postazione è dotata . Non vedi quanta gente c'è sotto, e chi; non 
		vedi i volti, i colori; non senti gli umori, e i rumori. Hai, insomma, 
		una sensazione irreale, surreale , e anche un po' irritante.
 
 Peccato.
 
 Si comincia, finalmente .
 
 Parla, in inglese, Marco Tronchetti Provera.
 
 Detesto l' accento italiano su un inglese ancorchè fluente e 
		correttissimo , e mi collego con la simultanea in italiano : spesso, tra 
		l' inglese di Tronchetti e la simultanea c'è uno iato. Le slides non 
		aiutano molto : o forse sono io che oggi non capisco , e sì che di 
		assemblee di tale tipo nella mia vita ne ho seguite tante tante.
 
 Parla, in inglese, Carlo De Conto, COO di Pirelli e CEO Finance di 
		Pirelli RE. Ut supra.
 
 Lo schermo è fisso sui protagonisti : della Sala ( analisti e ospiti ) 
		non si vede quasi nulla. Compare, per un attimo soltanto, il viso di 
		Massimo Capuano, AD di Borsa Italiana.
 
 Parla, in inglese, Carlo A. Puri Negri . Ut supra.
 
 Arrivano, a spizzichi e bocconi, le fotocopie delle slides ( quelle di 
		Puri Negri hanno il suggestivo titolo " Quality and Simplicity" ) , ma 
		fortunatamente il Comunicato ufficiale del CdA di ieri era già stato 
		inviato ieri , in tarda serata . Eccolo allora, per la parte che 
		riguarda il real estate:
 
 "Nell’immobiliare il mercato sconta il secondo anno consecutivo di crisi 
		internazionale. La riduzione dei prezzi, il rallentamento delle 
		transazioni e le difficoltà di accesso al credito hanno penalizzato 
		tutte le società del settore. Per contrastare il mutato scenario, 
		Pirelli RE ha annunciato alla fine dello scorso anno un processo di 
		riduzione costi e riorganizzazione focalizzato sulle due macro-aree 
		territoriali di Italia e Germania/Polonia e finalizzato al rilancio 
		delle attività e alla valorizzazione della qualità degli asset in 
		portafoglio.
 
 I ricavi aggregati pro-quota di Pirelli RE nel 2008 ammontano a circa 
		776 milioni di euro, in riduzione del 18% rispetto al 2007 (erano 949 
		milioni al netto della componente relativa al deconsolidamento di DGAG). 
		I ricavi consolidati sono pari a circa 365 milioni di euro (nel 2007 
		erano 334,1 milioni al netto di DGAG). Il risultato operativo (EBIT) 
		comprensivo del risultato da partecipazioni, ante ristrutturazioni e 
		rivalutazioni/svalutazioni, è negativo per circa 60 milioni di euro a 
		fronte di un dato positivo per 83,6 milioni di euro del 2007 (al netto 
		di DGAG).
 
 Il risultato operativo (EBIT) comprensivo del risultato da 
		partecipazioni, delle ristrutturazioni e di rivalutazioni/svalutazioni, 
		è negativo per circa 240 milioni di euro (a fronte di un dato positivo 
		per 151,1 milioni di euro del 2007 al netto di DGAG) di cui circa 136 
		milioni sono rappresentati da svalutazioni e circa 44 milioni da 
		ristrutturazioni: nel 2007 vi erano state rivalutazioni per 67,5 
		milioni.
 
 La posizione finanziaria netta a fine 2008 è passiva per circa 289 
		milioni di euro, in linea con i 289,7 milioni di euro a fine 2007 (al 30 
		settembre 2008 era passiva per circa 324 milioni). La posizione 
		finanziaria netta, al lordo del finanziamento soci, è passiva per circa 
		862 milioni al 31 dicembre 2008, in miglioramento di circa 73 milioni 
		rispetto al 30 settembre 2008 e in peggioramento di circa 46 milioni di 
		euro rispetto al 31 dicembre 2007. Il debito verso la controllante 
		Pirelli & C. si è ridotto a circa 490 milioni di euro, rispetto ai circa 
		700 milioni di euro al 30 settembre 2008 e circa 526 milioni di euro al 
		31 dicembre 2007.
 
 (Si ricorda che le attività di Integrated Facility Management di Pirelli 
		RE, cedute nel corso dell’anno, sono considerate "discontinued 
		operations" e quindi concorrono solo al risultato netto. Per omogeneità 
		di rappresentazione, il confrontocon i dati del 2007 è a perimetro 
		omogeneo).
 
 .......Nel settore immobiliare è previsto il proseguimento del piano di 
		riorganizzazione già avviato alla fine del 2008, con l’adozione di una 
		struttura più snella e concentrata sulle aree geografiche di Italia e 
		Germania/Polonia, capace di far emergere il valore degli asset in 
		portafoglio. La riorganizzazione di Pirelli RE prevede inoltre di 
		concentrare tutti i servizi immobiliari e la gestione del portafoglio 
		italiano nella SGR di gruppo. Le misure e la strategia adottate, 
		unitamente al know-how maturato nel settore, potranno consentire 
		partnership strategiche per la gestione dei patrimoni immobiliari 
		italiani. L’aumento di capitale proposto consentirà di rafforzare la 
		struttura patrimoniale e sostenere il nuovo modello di business, 
		proteggendo il valore degli asset, attualmente inespresso, in attesa 
		della ripresa di un mercato oggi pesantemente colpito dalla crisi.
 
 ......L’obiettivo di Pirelli RE è rendere più efficiente la gestione 
		degli asset in portafoglio, ridurre i costi e adeguare l’organizzazione 
		interna per far fronte al mutato scenario del settore immobiliare, 
		accelerando il turnaround aziendale già avviato. Penalizzata da una fase 
		di mercato che oggi rende inespresso il reale valore dei suoi asset, la 
		società affronterà il triennio rafforzata dal punto di vista 
		patrimoniale grazie al proposto aumento di capitale.
 
 Pirelli RE proseguirà le azioni di ristrutturazione e razionalizzazione 
		avviate con la nuova struttura organizzativa basata su 2 aree 
		territoriali, Italia e Germania/Polonia, meno esposte alla volatilità 
		del mercato immobiliare. L’obiettivo della ristrutturazione, i cui 
		benefici si manifesteranno già a partire dal 2009, è razionalizzare i 
		livelli organizzativi intermedi e ridurre i costi operativi grazie al 
		ridimensionamento del personale e una netta semplificazione delle 
		strutture societarie.
 
 Le Business unit, organizzate per specializzazione di prodotto 
		(Residenziale e Commercial), consentono di combinare conoscenza del 
		mercato locale e know-how di prodotto specialistico. In Italia, in 
		particolare, è previsto che tutti i servizi immobiliari e la gestione 
		del portafoglio vengano concentrati nella SGR di gruppo, che diverrà 
		così il principale gestore immobiliare in Italia, aperta a eventuali 
		partnership strategiche.
 
 Le azioni intraprese mirano a una più chiara evidenziazione dell’elevata 
		qualità degli asset in portafoglio.
 
 Nell’ambito della razionalizzazione delle attività rientra anche la 
		cessione di asset non strategici quali le attività nei ‘Non Performing 
		Loans’ (NPL) .
 
 Il nuovo modello di business punta inoltre a:
 
			• una progressiva 
			riduzione dell’indebitamento; 
 • il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario nella 
			gestione immobiliare attraverso un più adeguato bilanciamento tra 
			ricavi ricorrenti e costi strutturali;
 
 • un progressivo riorientamento da un approccio caratterizzato dalla 
			rapida rotazione del portafoglio a uno più focalizzato sulla qualità 
			e il rendimento;
 
 • una gestione selettiva dei progetti di sviluppo immobiliare, in 
			funzione dell’andamento della domanda.
 La strategia prevista per 
		il raggiungimento degli obiettivi si articola in: 
 Azioni sui costi
 
			• razionalizzazione 
			del numero degli addetti nel real estate, con l’obiettivo di un 
			organico a fine 2009 di circa 800 persone, al netto della 
			esternalizzazione di attività già prevista; • riduzione dei 
			veicoli societari e abbattimento di altri costi fissi.  Tali azioni consentiranno 
		di conseguire risparmi per 50 milioni di euro già nel 2009. 
 Azioni sui ricavi
 
			• Area: ITALIA 
 • Presidiare in modo efficiente tutte le fasi della catena del 
			valore, rispondendo alla domanda di servizi sia nella Residenza sia 
			nel Commercial (negozi, uffici, logistica).
 
 • Focalizzare il business sulle seguenti attività:
 - cessione di immobili non strategici e dell’attuale portafoglio 
			Residenza;
 - sviluppo selettivo delle iniziative immobiliari nella Residenza, 
			realizzando prodotti con caratteristiche distintive come quella 
			dell’ecocompatibilità, a prezzi sostenibili;
 - incremento della redditività nel Commercial portando i tassi di 
			occupazione degli immobili destinati a locazione oltre il 95% al 
			2011, e migliorando gli indicatori di redditività degli immobili 
			(quali il rapporto Yield/Cost sull’investimento ed il Net Operating 
			Income – N.O.I., saldo tra incassi lordi provenienti da immobili e 
			costi di gestione degli stessi);
 - partnership con settore pubblico e settore privato per gestire i 
			grandi portafogli immobiliari, come già sperimentato a Milano e 
			Torino.
 
 • Area: GERMANIA/POLONIA
 
 • Focalizzare il business sulle seguenti attività:
 - nella Residenza: miglioramento della gestione immobiliare, con 
			l’obiettivo di incrementare la redditività degli asset, e 
			amministrativa dei portafogli (asset e property management); 
			concentrazione dei servizi di Agency sulla vendita di singole unità;
 - nel Commercial: miglioramento della gestione immobiliare, con 
			l’obiettivo di incrementare la redditività degli asset, e focus 
			sulla riconversione di immobili (asset e development management); 
			riallocazione di parte degli immobili del portafoglio Karstadt 
			(Gruppo Arcandor); ulteriore sviluppo delle attività nella gestione 
			di Shopping Centers.
 Struttura finanziaria 
 A conclusione dell’esercizio 2008, la posizione finanziaria netta di 
		Pirelli RE è passiva per circa 289 milioni, in linea con l’esercizio 
		precedente. La posizione finanziaria netta al lordo dei finanziamenti 
		soci è, a fine 2008, negativa per circa 862 milioni. Un dato che – 
		grazie alle azioni previste dal piano e in particolare alla vendita di 
		asset e attività non strategici – è previsto in riduzione nel corso del 
		triennio: circa 350 milioni di euro a fine 2009 e circa 200 milioni di 
		euro a fine 2011 (dati a seguito del proposto aumento di capitale).
 
 La società, il cui debito verso la controllante Pirelli & C. si è 
		ridotto a circa 490 milioni di euro dai circa 714 milioni di euro al 30 
		settembre 2008, può contare su linee bancarie per circa 400 milioni.
 
 La quota di competenza di Pirelli RE nell’indebitamento complessivo dei 
		fondi e dei veicoli immobiliari partecipati ammonta a circa 3 miliardi 
		di euro (3,6 miliardi di euro inclusi 0,4 miliardi di euro di 
		finanziamenti soci riferiti alle attività immobiliari e 0,2 miliardi di 
		euro di finanziamenti soci riferiti agli NPL), suddivisi tra 2,6 
		miliardi impegnati nel real estate e 0,4 miliardi nelle attività NPL. 
		Tale debito, che ha una vita media residua di circa 3,6 anni, è 
		garantito dagli immobili e dai crediti NPL sottostanti i finanziamenti.
 
 Il NAV degli asset immobiliari di competenza di Pirelli RE, dopo le 
		svalutazioni, ammonta a circa 800 milioni di euro, saldo tra il valore 
		di mercato pro-quota degli asset gestiti da Pirelli RE (circa 3,8 
		miliardi) e l’indebitamento pro-quota dei fondi e veicoli di 
		investimento verso le banche e di Pirelli RE verso Pirelli & C..
 
 I bisogni di rifinanziamento dei veicoli - in cui il pro-quota di 
		Pirelli RE è mediamente del 24% - ammontano a circa 154 milioni di euro 
		per il 2009 e a circa 176 milioni di euro per il 2010. Le necessità di 
		rifinanziamento per il 2011 sono pari a circa 778 milioni di euro, di 
		cui circa 425 legati ad Highstreet, la società di investimento che ha in 
		portafoglio gli immobili locati ai grandi magazzini tedeschi Karstadt 
		(Gruppo Arcandor) e in cui Pirelli RE detiene il 12% a fianco di soci 
		come Deutsche Bank, Assicurazioni Generali e Goldman Sachs.
 
 Target
 
 Nel 2009 la Società punta ad un turnaround, da una perdita di 60 milioni 
		nel 2008 (EBIT incluso il risultato da partecipazioni e ante 
		rivalutazioni/svalutazioni e ristrutturazioni) ad un profitto di 20/30 
		milioni grazie alle azioni sui costi ed alla valorizzazione della SGR. 
		Nell’anno in corso è previsto 1 miliardo di vendite, di cui Pirelli RE 
		beneficerà per la quota di competenza, e nessuna acquisizione.
 
 Come trend al 2011 vi è un obiettivo di stabilità degli asset gestiti 
		rispetto al 2008, grazie anche alla gestione di nuovi portafogli di 
		terzi, e un EBIT vicino ai 100 milioni di euro (incluso il risultato da 
		partecipazioni e ante rivalutazioni/svalutazioni e ristrutturazioni).
 
 Proposta di aumento di capitale
 
 Nell’ambito del piano triennale, il consiglio di amministrazione di 
		Pirelli RE ha esaminato un’operazione tesa a rafforzarne la struttura 
		patrimoniale e a sostenere il nuovo modello di business, approvando una 
		proposta di aumento del capitale sociale a pagamento, scindibile, da 
		offrire in opzione agli azionisti, per un ammontare massimo di 400 
		milioni di euro.
 
 Quanto alle condizioni dell’aumento, è previsto che l’assemblea dia 
		mandato al consiglio di fissare, tra l’altro, il prezzo di emissione 
		prendendo a riferimento il prezzo teorico "ex diritto" (c.d. TERP) 
		dell’azione ordinaria Pirelli RE con uno sconto determinato in linea con 
		le condizioni e le best practices attuate sul mercato per operazioni 
		similari.
 
 L’operazione di aumento ha ricevuto il pieno supporto della controllante 
		Pirelli & C. che si è impegnata a sottoscrivere la quota di propria 
		spettanza, dichiarandosi altresì disponibile a sottoscrivere le azioni 
		che, al termine della procedura di offerta, dovessero risultare non 
		sottoscritte. Pirelli & C. adempirà al proprio impegno convertendo in 
		equity parte del proprio credito finanziario verso Pirelli RE.
 
 La documentazione prevista dalla normativa per la formulazione della 
		proposta di aumento di capitale all’assemblea straordinaria verrà 
		esaminata dal consiglio di amministrazione di Pirelli RE fissato per il 
		5 marzo p.v.. Tale consiglio provvederà anche alla convocazione 
		dell’assemblea straordinaria che, presumibilmente, si terrà in 
		concomitanza con l’assemblea ordinaria chiamata a approvare il bilancio 
		di esercizio al 31 dicembre 2008.
 
 E’ prevedibile che l’operazione possa completarsi entro il primo 
		semestre del corrente esercizio, nel presupposto dell’approvazione da 
		parte dell’assemblea straordinaria e del rilascio delle necessarie 
		autorizzazioni da parte delle autorità competenti".
 
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 Arriva la Sessione Q&A ( Questions & Answers = domande e risposte ) . 
		Nessuno degli analisti domanda che significhi " concentrazione della 
		gestione e dei servizi nella SGR del Gruppo ". Ma va beh, non importa. 
		Ora c'è il coffee-break , scendiamo dal decimo piano al piano terreno, e 
		glielo andiamo a chiedere.
 
 Mission impossible : gli analisi e gli ospiti sono protetti da una linea 
		invalicabile e noi della Stampa a quell' area non possiamo 
		proprioaccedere . Ci sarà una Conferenza Stampa a conclusione di lavori 
		( sono previsti nella seconda mattinata , ancora, gli interventi di 
		Pirelli Tyre, Eco Technology e Ambiente ), e tantum sufficit.
 
 Appunto, tantum sufficit.
 
 Mi chiamano - con estrema gentilezza - un taxi, e me ne torno in ufficio 
		.
 
 Durante il tragitto rifletto su alcuni virgolettati che ho preso : 
		"Pirelli RE è stata una delle forze del mercato immobiliare italiano ", 
		" abbiamo considerato ogni centesimo ", " crediamo nel business 
		immobiliare " e " sono stato felice anche in passato con il mio team . 
		Vogliamo ridiventare leader come prima", " siamo già vicini alle 800 
		persone " , " il 90 % della ristrutturazione è compiuto "; e " il real 
		estate è first mover ".
 
 Lo spero anch' io, sinceramente.
 
 Alla chiusura di Piazza Affari, purtroppo, Pirelli RE ha lasciato giù ( 
		o meglio, come si dice in gergo " ha preso " ) oltre il 9%. Ma, si sa, 
		tra i numeri e le reazioni del mercato non c'è correlazione alcuna.
 
 Ma, scusate, la correlazione è davvero qualcosa di reale e tangibile?
 
 
 
 Nella foto: la famosa " Torre " al centro dell' HQ di Pirelli RE (la 
		Sala Consiglio si trova al Top della Torre, l' Auditorium è contenuto al 
		piano terreno)
  
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