Editoriali
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Casa, vale e protegge: sia protetta! |
06 febbraio 2009
di Paola G.
Lunghini Lo sapevamo già, e questa è solo l' ultima conferma: la casa è ancora l'asset principale del portafoglio delle famiglie italiane. La notizia (se così vogliamo chiamarla) si deve all'OCSE che, nella pubblicazione "Financial Market Trends" (N° 95, secondo semestre 2008), diffusa ai primi di gennaio 2009, analizza anche le componenti della ricchezza delle famiglie nei principali Paesi industrializzati. In Italia gli asset non-finanziari ( e i dati si riferiscono al 2005, possibile che all' OCSE non ne abbiano di più recenti ???) costituivano il 64,6% della ricchezza totale ; nel 78% dei casi si trattava di abitazioni, percentuale piu' elevata tra i Paesi mappati. Rispetto al 1995, quando era pari al 65,9%, la quota di ricchezza non-finanziaria delle famiglie italiane non ha dunque subìto variazioni di grande rilievo , ma si era consistentemente ridotta attorno al 2000 ( anni del boom di Borsa) : nel 1999 era stata pari a 58,3% e nel 2000 a 58,4%. Quanto agli asset finanziari, il Giornale dell' OCSE registra che nel 1995 , in Italia , depositi e valute costituivano il 42% del patrimonio finanziario delle famiglie. Nel 2006 la percentuale era scesa al 27,9%. Insomma, la casa è sempre la casa e " vale " sempre, anche se in questi periodi di buio forse non ce ne rendiamo conto a sufficienza. Vero archetipo del genere femminile, la casa vale e protegge, e non solo in termini di shelter (rifugio " fisico"). Andrebbe - per mille motivi, non ultimo quello che la proprietà della casa assicura stabilità e benessere sociale - protetta . Mentre la sensazione è invece che , particolarmente in questi periodi di buio, la casa - e le professioni che intorno vi girano - sia " isolata" e trascurata : persino i media pare esprimano grande soddisfazione nel constatare e riportare che i volumi di compravendita si contraggono e i prezzi scendono..... Ma dai, è ora di finirla. D'accordo, c'è ancora molto bisogno, nel real estate, di maggior trasparenza, e di maggior chiarezza, certezza e tempestività dei dati. D'accordo, il panorama delle professioni è frammentato (pensiamo alla " Galassia" dell' associazionismo immobiliare). D'accordo, quando poi si passa al "pubblico", la sensazione è che più che l' aiuto prevalga ancora l' ostacolo....ma, diciamolo chiaramente, cosa sarebbe il nostro Paese se le famiglie, anzicchè case, possedessero solo attività finanziarie, e debiti ? Meglio non pensarci, vero? Altro che conti pubblici in disordine! Con volo pindarico, chiudo con la seguente considerazione . Come era previsto, il mercato dei veicoli commerciali ha fatto registrare in dicembre 2008 una pesante flessione, con consegne diminuite del 22,97%. «Con questo dato si chiude un’annata che era iniziata positivamente» osserva il Centro Studi Promotor , cioè la struttura di ricerca specializzata sul mercato dell'automobile «ma che aveva accusato difficoltà già da maggio per precipitare poi in una situazione molto difficile nell’ultima parte dell’anno con l’esplodere della crisi economica globale». Il consuntivo , sull' intera annata, si chiude con un calo complessivo dell’8,7% . «Le prospettive per i prossimi mesi e per l’intero 2009 appaiono al momento decisamente preoccupanti. Gli acquisti di tipici beni di investimento, come i veicoli commerciali , sono infatti fortemente influenzati dalle attese degli operatori che sono ben sintetizzate dagli indicatori del clima di fiducia che hanno fatto registrare cali mozzafiato», continua il rapporto di Promotor . I dati di sintesi , da settembre a dicembre 2008 , parlano da soli : -14,4 punti per l’industria, -21,6 punti per il commercio e -10,8 punti per l’edilizia ( qui, da settembre a novembre 2008) . «Da tempo si sostiene la necessità di una nuova Tremonti per rilanciare il mercato dei veicoli commerciali, oltre che, in generale, quello dei beni di investimento. Una nuova Tremonti potrebbe essere un provvedimento utile per i commerciali, ma la misura più efficace e più opportuna sarebbe il varo di nuovi e robusti incentivi alla rottamazione, tenendo conto che i commerciali sono strategici per le consegne nei centri urbani, cioè nelle aree più a rischio inquinamento. Rinnovare la gamma dei commerciali è quindi un’esigenza non soltanto economica, ma anche ecologica», dice Promoter. Peccato che una " Tremonti per la casa " non sia nell' Agenda. Peccato che nessuno , nella real estate community, la invochi . E che la rottamazione immobiliare sia, culturalmente parlando, un concetto ancora molto, molto impopolare. Nota 1 : Il Commento è stato scritto in data 9 gennaio 2009 per il volume " Osservatorio 2009 del mercato immobiliare del Friuli Venezia Giulia " Nota 2 : Lo scorso 6 febbraio Promotor diffondeva un Comunicato che così iniziava : "AFFONDA IN GENNAIO IL MERCATO DEI VEICOLI COMMERCIALI . In gennaio sono stati venduti 12.069 veicoli commerciali. Rispetto allo stesso mese del 2008 il calo è del 39,56%." |