12 marzo 2012
di Antonio Intiglietta, Presidente di EIRE - Expo Italia Real Estate
ANALISI GENERALE DELLA SITUAZIONE
E’ un momento delicato per il destino del nostro Paese, sfiorato dal
rischio di un tracollo economico e sociale, come mai era capitato
dal Dopoguerra ad oggi. Davanti allo sviluppo di Paesi asiatici e
latinoamericani, l’Europa si trova dentro una grave crisi. Una crisi
politica, per la mancanza reale di unità e operatività. Una crisi
economica, perché punto più fragile nel contesto dello sviluppo
internazionale. Una crisi antropologica e culturale, perché
debole nel suo desiderio di compimento e dimentica di quei valori comuni
dai quali recuperare la forza e la capacità di ripresa e sviluppo.
LA RIPRESA DEL REAL ESTATE
Questa dinamica pone una domanda: che cosa deve fare un imprenditore
del settore real estate per valorizzare la propria attività e
contribuire allo sviluppo dell’Italia? Il real estate è un fattore
decisivo per lo sviluppo del Paese perché rappresenta l’infrastruttura
di tutto il sistema sociale ed economico. Dai complessi scolastici agli
ospedali, dalle strutture residenziali a quelle commerciali e sociali,
dai business park alla logistica, fino al turismo: nulla può prescindere
dal contributo determinante di questo comparto.
In un contesto del genere siamo chiamati ad un profondo cambiamento. Si
sbaglia chi crede che la crisi sia passeggera e che si possa tornare
alla situazione precedente. Molti sono smarriti e rinchiusi in sé
stessi, come rintanati sotto coperta durante un temporale. Pochi si
rendono conto come questo momento richieda uno sforzo senza precedenti.
Si, perché occorre ripescare le ragioni per cui vale la pena continuare
e predisporsi adeguatamente dopo un lungo periodo di stasi e di
recessione. Per ripartire bisogna assumere un approccio positivo nei
confronti della realtà e costruire un’ipotesi propositiva su cui
lavorare.
Per questo motivo abbiamo deciso di rendere EIRE (Expo Italia Real
Estate, 5-7 giugno 2012 a Fieramilano) più essenziale e più sobria,
puntando molto di più sulla sostanza e meno sull’apparenza. Negli
anni scorsi si è in parte vissuti sull’autoaffermazione piuttosto che
sull’operatività, sulla capacità di ascolto, sull’apertura al confronto.
Negli anni della ricchezza e del benessere si è troppo puntato sull’autoreferenzialità
(alcune note manifestazioni fieristiche hanno fatto di quest’aspetto il
loro blasone) piuttosto che sulla costruzione del bene comune.
L’essenzialità ci viene richiesta dalla realtà in cui viviamo, dalla
riduzione della capacità di spesa delle società e dalla necessità di
saper cogliere i contributi utili a venire fuori dalla secca della stasi
e del regresso. E’ un percorso difficile, in un mare turbolento e
agitato da venti imprevedibili, che durerà parecchi anni.
LA RISPOSTA DI EIRE
EIRE si riorganizza dentro questa logica: spazi essenziali, attività
utili, operatività conseguente agli obiettivi indicati durante la scorsa
edizione a cui abbiamo lavorato in questi mesi sottotraccia, senza
enfasi e senza clamore
- LA SFIDA DEGLI INVESTIMENTI.
Vogliamo attrarre investimenti internazionali in Italia. Molti guardano
con simpatia a questo sforzo, altri con scetticismo. Noi siamo convinti
che il nostro Paese abbia dei plus unici e assoluti: la bellezza
geografica, storica e culturale, un “humus umano” carico di creatività
come pochi altri al mondo. Allo stesso tempo, siamo consapevoli dei
limiti: o una farraginosa e inaccettabile burocrazia, o un sistema
bancario passato da un’acritica disponibilità a finanziare il settore
real estate ad un’acritica indisponibilità a valutare progetti reali, o
una mancanza generale di trasparenza.
Stiamo lavorando per predisporre le condizioni affinchè le positività
italiane siano poste in risalto. Attraverso il “THE BEST OF ITALY:
BOOK OF INVESTMENT OPPORTUNITIES, PROJECTS AND QUALIFIED PROFESSIONALS”
presenteremo agli investitori le opportunità di sviluppo sul territorio,
le professionalità e i partner con i quali operare per ridurre al minimo
le criticità del Sistema Paese. Ad oggi abbiamo la conferma della
partecipazione diretta di almeno cinquanta operatori internazionali.
Attraverso azioni di comarketing con società specializzate ne avremo
altrettanti per confermare quindi l’obiettivo di cento operatori che
verranno a Milano per valutare le opportunità di investimento in Italia.
C’è chi sostiene (ed è in parte vero) che la tendenza dei fondi sia
esattamente l’opposto. C’è chi dice (ed è in parte altrettanto vero) che
l’Italia non sia ancora pronta al repricing che il mercato aspetta per
cogliere le opportunità. Siamo consapevoli che ci siano ancora molti
nodi da sciogliere, ma, nonostante tutto ciò, tiriamo dritti per la
nostra strada, convinti che coloro che decideranno di lavorare insieme
per costruire la ripresa sono e saranno i protagonisti del presente e
del futuro sviluppo del Paese. EIRE sarà un grande avvenimento
unitario, per dar vita ad un vero marketing territoriale del Real
Estate.
- PROPOSTE PER LA RIPRESA.
Presenteremo delle proposte al sistema istituzionale ed economico perché
si inneschino quei fattori necessari alla ripresa e allo sviluppo. In
collaborazione con le principali compagini del settore, in primis
Assoimmobiliare, Aspesi e Federimmobiliare con le associazioni in essa
rappresentate, al convegno di apertura di EIRE 2012 porteremo o una
proposta di legge quadro sull’urbanistica, o una proposta per nuove
regole di valutazione sui progetti di sviluppo da parte del sistema
bancario, o una proposta di autoregolamentazione sulla qualità dei
progetti real estate a favore della comunità.
- VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO.
Svilupperemo un programma di incontri, su tutti e tre i giorni di fiera,
dedicato al tema su cui verte lo sviluppo del Paese: la
valorizzazione dei beni patrimoniali e la trasformazione delle aree
degli enti locali e dello Stato. Ci rivolgeremo ai dirigenti
della Pubblica Amministrazione, ai manager delle imprese e ai
professionisti del settore perché a partire dallo studio
dell’articolo 27 del “Decreto Salva Italia” siano messi in
condizione di cogliere questa straordinaria occasione di ripresa per il
real estate italiano.
- SOCIAL HOUSING.
Parleremo di Social Housing, una grande promessa che ancora deve
diventare realtà. E’ un tema che rappresenta un’occasione concreta per
gli operatori, profit e non-profit, per dare una risposta ad un bisogno
della società. Confronteremo innovazioni tecnologiche e sistemi di
costruzione per la realizzazione di progetti di alta qualità e faremo il
punto sulle politiche regionali della casa.
- ITALIAN LIFESTYLE.
Punteremo sulla necessità di esportare la qualità italiana nei Paesi in
via di sviluppo, spronando i nostri imprenditori ad allargare gli
orizzonti e a compiere un scatto da quella dimensione “provincialista”
ancora presente in molti ambienti.
- LE DIMENSIONI DEL REAL ESTATE.
Lavoreremo sulle varie dimensioni del real estate:
-Retail, contributo decisivo per la riqualificazione dei centri
storici italiani,
-Logistica, grande occasione di investimento,
-Turismo, asset strategico per il presente e per il futuro dell’Italia.
CONCLUSIONI
Ge.Fi. ha deciso di investire perché crede convintamente nella bontà di
questo progetto. Ringraziamo i leader della community real estate,
che stanno sostenendo la costruzione di EIRE 2012, così come i tanti
altri soggetti che hanno già dato la loro adesione. La nostra
manifestazione avrà come protagonisti solo coloro che hanno deciso di
condividere, attraverso un lavoro comune, un grande rinnovamento del
settore e di offrire un contributo concreto alla ripresa.
Facciamo nostro il
giudizio di Cesare Balbo: “Solo i codardi chiedono al mattina della
battaglia il calcolo delle probabilità; i forti e i costanti non
sogliono chiedere quanto fortemente né quanto a lungo, abbiano da
combattere, ma come e dove, e non hanno bisogno se non di sapere per
quale via e per quale scopo, e sperano dopo, e si adoperano, e
combattono, e soffrono così, fino alla fine della giornata, lasciando a
Dio gli adempimenti”. (cit. Le Speranze d’Italia).