8 febbraio 2012
		
		di Nicola Borzi, giornalista
		
		Cari colleghi,
		
		permettetemi di presentare i miei pių sentiti "complimenti" al 
		presidente dell'Inpgi, Andrea Camporese, e a tutti coloro che nel 
		Consiglio hanno approvato l'operazione immobiliare da 100 milioni 
		insieme a Hines sull'investimento in corso Como a Milano che č stato 
		annunciato ieri.
		
		Si tratta con tutta evidenza di un intervento di edilizia sociale, 
		destinato alle fasce meno abbienti dei giornalisti italiani, stremati da 
		anni di difficolta' del settore, da 39 stati di crisi dal 2009 a oggi, 
		dalla riduzione dei loro stipendi con i contratti di solidarieta', dai 
		prepensionamenti e dalla cassa integrazione. D'altronde cosa volete che 
		siano, per noi lavoratori, dei costi da 7mila a 10mila euro al metro 
		quadrato per comprare casa?
		
		Un investimento del quale Camporese vanta il prezzo di presunta, 
		ipotetica vendita ("Cercheremo di restare nella parte alta della 
		forchetta", cioe' tra i 7mila e i 10mila euro al metro quadrato). 
		Presunta e ipotetica perche', coll'attuale congiuntura del mercato 
		residenziale, stretto tra eccesso di offerta e drastico calo della 
		domanda, realizzare "almeno" 180 milioni di euro a fine operazione su 
		100 milioni investiti e' solo un'ipotesi lontana. Di certo per ora c'e' 
		solo quanto l'Inpgi investe: il tasso di rendimento interno 
		dell'operazione resta ancora tutto solo sulla carta.
		
		Reale, realissimo invece e' il rischio che tale operazione possa 
		generare problemi e ritorni sotto le attese. D'altronde, caro Camporese, 
		la prima legge della finanza e' arcinota: il rendimento di un 
		investimento e' tanto pių elevato quanto maggiore e' il rischio 
		incorporato. Se le attese di rendimento con il fondo Hines sono alte e' 
		perche' l'operazione e' molto rischiosa.
		
		Cari colleghi, voi ai quali l'Inpgi concede i suoi mutui agevolati sino 
		a un tetto massimo di 300mila euro, con quella somma in corso Como 
		potreste comprarci (ma non č previsto ne venga realizzato nemmeno uno) 
		solo un piccolo monolocale, pagando rate di mutuo per 20 o 30 anni. 
		Siete felici di sapere che cosi' contribuirete ai profitti di Hines e 
		alle pensioni della categoria?
		
		Ricordatevene il giorno delle elezioni per l'Inpgi.
		
		Occorre votare in massa per mandare a casa questa casta di mandarini, di 
		burocrati sganciati dalla realta' concreta dei nostri stipendi, delle 
		nostre case, dei nostri mutui.
		
		Soprattutto delle nostre aspettative di sicurezza per le nostre 
		pensioni.