1 dicembre 2011
		
		di Paola G. Lunghini
		
		
		Casablanca, 1 dicembre 2011, ore otto di sera circa. Percorro, insieme 
		all’architetto Davide Padoa e alla sua famiglia, il red carpet che 
		conduce all’ ingresso principale del “Morocco Mall”. Ma il cammino è 
		lento: ai lati del cordone sono infatti assiepati cronisti, fotografi, 
		radio e televisioni locali, e in molti riconoscono il giovane archistar, 
		il quale si deve quindi volentieri assoggettare a interviste volanti e a 
		sorridenti commenti davanti ai microfoni accesi.
		
		E’ mortalmente stanco, Davide (le ultime settimane sono state 
		massacranti), ma l’adrenalina gli scorre dentro a fiumi e gli occhi 
		nerissimi luccicano di felicità: questa è la “sua” serata, il 
		coronamento di un impegno professionale che gli ha “preso” un lustro di 
		vita e che, in questi anni, lo ha visto fare le valige destinazione 
		Marocco una ventina di volte all’anno. Ecco dunque che stasera Davide è 
		qui anche con la sua deliziosa consorte (indonesiana, è scultrice) e le 
		sue adorabili bambine, che finalmente vedranno di persona il gigantesco 
		lavoro che papà era venuto qui a fare…
		
		Ma andiamo con ordine, come si dice nel linguaggio giornalistico più 
		bieco.
		
		L’ antefatto. 
		Avevo ricevuto a fine ottobre una garbatissima email nella quale Madame 
		Salwa Idrissi Akhannouch, Presidente di Groupe Aksal , mi annunciava – 
		per il 1 dicembre - l’inaugurazione del “Morocco Mall” e si diceva lieta 
		( we are graced with your presence ) di avermi quale ospite al grande 
		Party che si stava organizzando a Casablanca.
		
		Seguivo da un paio d’ anni buoni l’ evoluzione del progetto: il più 
		grande “ destination Shopping Centre” della regione africana, firmato da 
		Design International, società di architettura basata a Londra ma con 
		uffici worldwide, di cui l’ amico Davide Padoa ( oggi 41enne, laurea in 
		Architettura al Politecnico di Milano ) è CEO dal 2006. Impossibile 
		dunque non accettare un invito così ! Qualche giorno dopo perveniva 
		dunque un elegantissimo cartoncino blu e argento, in cui Madame Salwa 
		unitamente al signor ( in realtà è uno sceicco, ndr ) Ali Al Jedaie, 
		Chairman di Al Jedaie Group , cioè i due proprietari del Morocco Mall, 
		richiedeva “ the honour of your presence” , etc etc. Spiccava discreto, 
		in fondo al cartoncino, il “ dress code” : Black-Tie.
		
		Signori, pensai, qui siamo in pieno clima da Mille e una Notte. 
		Organizziamoci.
		
		Ed eccomi allora, il 30 novembre, a Casablanca : dove non ero mai stata. 
		La capitale economica del Marocco – sei milioni di abitanti, ma alcuni 
		ipotizzano in oltre dieci milioni l’ area metropolitana, cioè quasi un 
		terzo dell’ intera popolazione del Paese - mi accoglie con un traffico 
		allucinante e un inquinamento spaventoso, ma anche con una temperatura 
		deliziosamente mite : cui si va subito ad aggiungere il calore degli 
		amici di Design International ( oltre a Davide, cito per tutti Paul 
		Mollè, Founding Partner e Gianluca Gerosa, Director Public Relations& 
		Business Development ) . Rammento che DI è ben nota anche nella nostra 
		retail real estate industry, avendo al suo attivo la progettazione di 
		diversi grandi Centri Commerciali italiani, tra cui il “ Centro Sicilia” 
		a Catania, promosso dal Gruppo Cualbu.
		
		C’è con noi anche Jane ( publisher di una delle più importanti 
		pubblicazioni europee del retail real estate) , che rivedo con 
		grandissimo piacere : ci siamo conosciute – of course – al MAPIC, ma un 
		po’ fuggevolmente . Casablanca cementerà dunque la nostra amicizia.
		
		Casablanca, 1 dicembre. 
		La società che cura le relazioni stampa del Morocco Mall ha convocato la 
		Stampa internazionale in uno dei grandi alberghi della città , ad un’ 
		ora “molto adatta” : le otto del mattino. Fantastico. 
		
		Jane ed io - siamo entrambe nello stesso Hotel, ma piuttosto lontano da 
		quella venue - ci svegliamo perciò alle 6.30 ( e poi dicono che quello 
		del giornalista è un mestiere di tutto riposo…) e raggiungiamo 
		faticosamente la venue ut supra. Il traffico è già semplicemente 
		terribile, una fila ininterrotta di macchine che non si schioda. 
		Comincio a pensare che Casablanca abbia qualche problema, nonostante la 
		grande attività di infrastrutturazione che il Paese sta portando avanti 
		sotto l’ illuminata supervisione di Sua Maestà Mohammed VI, un Re “ 
		imprenditore”.
		
		Là veniamo caricati su tre pullmann (il che significa che i giornalisti 
		internazionali invitati sono circa 150) e, con la lentezza che ormai 
		abbiamo imparato a conoscere raggiungiamo il Morocco Mall, distante 
		dalla città solo pochi chilometri, per una visita tecnica “ speciale” , 
		mentre ancora fervono i lavori di completamento per il Party inaugurale 
		della sera .
		
		Ahia, che botta di vita! Passeggiamo nell’ immenso complesso, tenuti 
		insieme a mo’ di gregge dai manager del Centro – per non parlar dei 
		vigilantes della sicurezza – tra cavi volanti, stuoli di camerieri che 
		stanno approntando i tavoli dei buffet , fonici, informatici, 
		giardinieri, fioristi , addetti alla pulizia. Intorno, una musica a 
		tutto volume che ti prende allo stomaco : si stanno facendo le prove per 
		lo spettacolo musicale della sera .
		
		Che però alla Stampa sarà assolutamente precluso.
		
		Causa – si dice – presenza dei “ reali”.
		
		Sono piuttosto stupita: a quanto pare Jane ed io siamo tra le poche 
		persone ad avere l’ invito per il Party, e dunque ce ne stiamo zitte 
		zitte . Jane ed io sappiamo che la guest star sarà Jennifer Lopez : si 
		dice che la famosa attrice-cantante si esibirà a fronte di un compenso 
		di un milione di dollari. Così va il mondo!…
		
		Veloci, veloci, veloci : alla vostra sinistra, FNAC; alla vostra destra, 
		al primo piano, i punti vendita di Dior, Gucci, Fendi, Luis Vuitton, 
		Prada, e così via, tutti già perfettamente apparecchiati e scintillanti 
		( l’area –la hanno chiamata VIP Mall - è davvero magnifica, si respira 
		il lusso allo stato puro) . Su per le scale mobili, giù dalle scale 
		mobili, guardate questo, guardate quello, lì c’è la piazza principale 
		con l’ Acquario ( un milione di litri d’ acqua, attraversato da un 
		ascensore interno, così ve ne solo solo altri due al mondo, uno è a 
		Washington e uno a Berlino. Quest’ ultimo io ho visto, e l’ ho pure 
		attraversato in ascensore, ndr ) , e proprio lì , nella Main Court, si 
		svolgerà lo spettacolo…
		
		Guardate questo, guardate quello, venite qui, non andate là : una roba 
		da sentirsi un po’ cretini. (O non è che l’ ufficio stampa non è in 
		grado di gestire grandi eventi ? Sono incerti su tutto e cambiano 
		programma ogni cinque minuti…E, colmo dei colmi, la Conferenza Stampa 
		ufficiale di presentazione si svolgerà domani, 2 dicembre . Ma dai ! )
		
		Per fortuna, mentre facciamo il giro, dopo un po’ incontro Davide il 
		quale – pur concedendosi con la consueta grande gentilezza alle domande 
		dei colleghi della Stampa, tra cui un gruppetto di giornalisti italiani 
		che non conosco affatto, il che da parte mia è piuttosto “ strano” – mi 
		guida a una visita “tutta per me “.
		
		Mi accompagna alla lussuosa “ medina” dove numerose elegantissime 
		boutiques offrono il meglio dell’ artigianato ( ma dovrei dire piuttosto 
		design ) locale , sino alla luccicante galleria degli argenti. Da 
		svenire. Mi accompagna a vedere meglio il “ VIP Mall”, la Galeries 
		Lafayette ( la contiene un immenso “ uovo” metallico che si erge al 
		centro del complesso), e soprattutto la VIP Lounge.
		
		Quest’ ultima è una vera sorpresa : il Morocco Mall è il primo Centro 
		Commerciale al mondo a offrire un’ iniziativa del genere. E’ una zona 
		tutta vetri affacciata sull’ Atlantico, lussuosamente arredata a 
		salottini dove i clienti più importanti e facoltosi potranno rilassarsi, 
		prendere un drink o pranzare (è dotata anche di uno speciale ristorante) 
		in una atmosfera ovattata e riservata, e con una serie di servizi 
		super-personalizzati.
		
		All’ esterno, un cinema IMAX ; e la già famosa fontana musicale ( che 
		sorge nell’ area landscape , 30 mila metri quadrati, dedicata anche alla 
		ristorazione ).
		
		Un po’ di dati. 
		Il Gruppo Aksal , Marocco, è specializzato nel retail , in prodotti di 
		lusso, Department Stores e in Malls. Il Gruppo Al Jedaie, Saudi Arabia, 
		molto diversificato ( 1600 dipendenti) , opera nei prodotti per uffici, 
		nell’ IT e nel commercial real estate. I due gruppi, in JV, formularono 
		l’ idea di costruire Morocco Mall nel febbraio 2007 , affidandone subito 
		il concept a Davide Padoa, allora archistar nascente . I lavori 
		iniziarono nel gennaio 2009. L’ impresa ha occupato 50 tra architetti e 
		designer di DI, tre mila addetti in cantiere e oltre un centinaio di 
		contractor companies.
		
		L’ investimento supera i 200 milioni di euro. I posti lavoro 
		direttamente creati sono cinque mila, che divengono oltre 21 mila con l’ 
		indotto. Il footfall si prevede a regime in 15 milioni all’ anno.
		
		Il Mall sorge su un’ area di circa 100 mila metri quadrati. La GLA è di 
		circa 75 mila metri quadrati . E’ affittato per oltre il 98% della 
		superficie complessiva. I negozi sono 300 , e oltre 600 sono i brand 
		presenti ( la metà dei quali sono nella Galeries Lafayette che , con 
		quattro piani, è il più grande Store del marchio fuori di Francia. Ha 
		inoltre la più vasta facciata “ in-door” al mondo , 3.381,92 metri 
		quadrati , cosa che è valsa a Davide Padoa l’ ingresso nel Guiness dei 
		Primati, con tanto di Certificato consegnato durante l’ ultimo MAPIC. 
		Per la straordinaria circostanza, DI ha fatto coniare una apposita 
		medaglia celebrativa).
		
		Circa 40 sono i punti di ristorazione.
		
		Il Mall è lungo la bellezza di 628 metri, ed ha un’ altezza , dal 
		livello strada , di 16,85 . Insomma, non costituisce una “ barriera” 
		verso l’ Atlantico su cui affaccia ( d’ accordo, l’ Oceano non è proprio 
		lì lì, è ad alcune centinaia di metri…, ma il perpetuo suono delle sue 
		onde è lì a ricordarlo continuamente) .
		
		Esternamente, ricorda un’ astronave mollemente adagiata in un giardino. 
		Suggerisce la forma di un 8 allungato, un qualcosa di avvolgente e che 
		non finisce. Internamente, è ricerca di bellezza e “sete di qualità” in 
		ogni dettaglio : due concetti che Davide Padoa ha da subito condiviso 
		con la proprietà ( molto visionaria) , e in tutto il processo creativo.
		
		Il taglio del nastro. 
		Durante la giornata, in un orario che non so ( la Stampa internazionale 
		non poteva assistere all’ evento), SAR la principessa Lalla Meryem, 
		sorella del Re del Marocco, tagliava ufficialmente il nastro, dando 
		inizio alle celebrazioni.
		
		Ecco come Le Matin, principale quotidiano di Casablanca, raccontava la 
		cerimonia il giorno successivo, in prima pagina e con tanto di foto : 
		“Dopo aver tagliato il nastro, SAR la Principessa Lalla Meryem si è 
		recata alla Galleries Lafayette, ha visitato la moschea del centro 
		commerciale e il souk berbero, quello di Fès, di Marrakech e il souk 
		d’oro, che compongono lo spazio L’Médina… Subito dopo la principessa ha 
		raggiunto la VIP Lounge dove ha assistito allo spettacolo della fontana 
		musicale, prima di visitare l’ area delle boutiques di lusso, e ha 
		ammirato l’Aquarium cilindrico… Posto sulla spettacolare Corniche di 
		Casablanca, ai bordi dell’ Oceano, il Morocco Mall è un mix di shopping, 
		leisure e ristorazione …comprende anche un cinema, una delle più grandi 
		piste di pattinaggio del Marocco, e numerose altre attrazioni per la 
		clientela di tutte le età. Gli investitori prevedono un flusso annuale 
		di 15 milioni di visitatori che dovrebbero generare un volume d’ affari 
		d’affari annuo intorno ai 5 miliardi di DH ( circa 500 milioni di euro, 
		ndr ) … Al suo arrivo, la Principessa Lalla Meryem ha passato in 
		rassegna un picchetto delle Forze Ausiliarie prima di essere accolta da 
		Ahmed Reda Chami, ministro dell’Industria, del Commercio e delle nuove 
		Tecnologie, Mohamed Halab, wali (governatore) della regione Grande 
		Casablanca, etc etc e dai proprietari del Centro.
		
		Chi si aspettava il Re è rimasto forse un po’ deluso. Ma io sono quasi 
		certa che Mohammed VI era al Morocco Mall in primissima mattinata, in 
		una riservatissima visita superprivata . 
		
		La Festa. 
		Sono circa tre mila gli invitati “locali” (la crema di Casablanca e del 
		Marocco) , e quasi un migliaio gli ospiti stranieri giunti da mezzo 
		mondo per lo storico evento. Quasi tutti i signori sono in smoking ; 
		quasi tutte le signore sono in lungo. Alcune indossano i caratteristici 
		abiti marocchini , in sete e ricami preziosi. La maggior parte delle 
		invitate esibisce però griffatissimi ( e scollatissimi) modelli 
		occidentali di tutti i possibili colori di una infinita palette. Quasi 
		tutte svettano, issate su tacchi vertiginosi. Molte, davvero bellissime, 
		sono accompagnate, oltre che dai rispettivi mariti/ fidanzati, da 
		diverse guardie del corpo: ci credo, hanno al collo, alle orecchie, ai 
		polsi e alle dita gioielli per milioni di euro.
		
		Uno spettacolo.
		
		Tutti gli ospiti si aggirano per gli immensi spazi del Centro con i 
		calici di champagne in mano; ovunque infinite hostess e infiniti 
		vigilantes vegliano su di loro. Dappertutto, maxi-arredi floreali.
		
		Centinaia di camerieri passano con vassoi argentati carichi di canapes e 
		pasticcini variopinti. Lungo i percorsi del Centro, innumerevoli tavoli 
		offrono ogni bendiddio gastronomico. Uno, in particolare, mi attrae: è 
		un letto ininterrotto di ostriche , sul quale sono adagiate aragoste 
		coralline, scamponi di proporzioni quali non ho mai visto di uguali, 
		gamberoni grossi il doppio che da noi, e soprattutto… granchi e 
		granceole. Ve lo confesso: io alla granceola (in triestino, granzievola, 
		ndr ) non so resistere …
		
		Il peccataccio di gola – che buona, quella granceola ! – mi fa perdere 
		le tracce di Davide , con il quale sin qui ci stavamo tutt’ attorno 
		promenando. Come farò a riprenderlo in mezzo a quattromila persone, Dio 
		solo lo sa (o, meglio, benedico i cellulari, anche se sarà difficile . 
		Nel frattempo, infatti, la sottile musica sin qui di sottofondo si sta 
		facendo via via più intensa - ergo, telefonare è quasi impossibile - 
		sino a culminare in un rumore assordante : lo show sta per iniziare). Le 
		migliaia di invitati si apprestano eccitate a seguirlo, da ogni ordine 
		di posti : i più VIP tra i VIP ( ci sono anche diversi “ royals “ ) 
		hanno uno spazio apposito, gli altri assistono - assiepati e satolli - 
		dalla Main Court e dalle balconate del primo e secondo piano. Per 
		ragioni di sicurezza le scale mobili sono state messe a riposo.
		
		In mezzo a un fracasso musicale infernale compare sul maxi-schermo ( 
		alto tre piani ! ) il bel viso di Davide Padoa , che spiega il “ concept” 
		del Centro. Seguono, in rapidissima progressione, immagini del cantiere 
		durante i lavori, le interviste ai proprietari del Mall , e ad altri 
		personaggi . Avanti con gli acrobati, la sfilata di moda , i canti e le 
		danze. Insomma , tutto il repertorio di una performance come Dio 
		comanda, al massimo dei livelli. Il pubblico è già in deliquio, quando 
		arriva la Diva da un milione di dollari , ut supra. La signora , 
		dapprima avvolta in scenografici veli e abbarbicata a una floreale 
		altalena , si concede poi alla platea in un luccicante succinto abitino 
		. Urla, sgambetta, si agita scompostamente , e stringe le mani che i più 
		fanatici le porgono ai bordi della pedana-palcoscenico , accompagnata da 
		un gruppo di danzatori acrobati. Scattano foto e filmati migliaia di 
		telefonini e, se volete, ci sono anche postati un paio di video su You 
		Tube ( ho controllato ieri) .
		
		Canta, credo, quattro o cinque canzonette , ma io nel frattempo mi sono 
		allontanata: codesta Jennifer Lopez non è esattamente al top delle mie 
		preferenze in fatto di musica . In compenso, nel mio giro infinito del 
		Centro incontro una quantità incredibile di persone che mi sollecitano 
		alla conversazione ( evidentemente il mio aspetto e il mio abito mi 
		fanno immediatamente identificare per straniera ) . Alla domanda “ di 
		dove sei” io ovviamente dico “Milano” . E tutti vanno in estasi. Oh, how 
		beautiful Milan , Milan che merveille.
		
		(Amici, questo mi succede ogni volta che vado all’ estero. Milano , per 
		coloro che non ci vivono, è fascination; ricordatevelo, e siatene 
		fierissimi come lo sono io).
		
		Vado avanti così , mentre lo champagne continua a scorrere a fiumi e le 
		acconciature delle signore si vanno via via scomponendo; e i volti 
		cominciano a presentare i segni di una evidente stanchezza.
		
		Alle 23.30 , come da programma, lo show finisce, e le migliaia di 
		invitati si avviano all’ uscita : c’ è ancora da vedere lo spettacolo 
		della “ fontana musicale “ , e i fuochi d’ artificio, che impazzeranno 
		maestosi per un tempo che mi sembra interminabile.
		
		Recuperare gli amici non è cosa semplice, ma ci riesco . Ben più 
		complicato è però recuperare le auto per rientrare in albergo. Davanti 
		al Centro , infatti, c’è un bailamme quale non ho mai veduto in vita mia 
		. L’ intera area è in tilt totale e il flusso dei veicoli è 
		completamente bloccato. Molte signore, negli abiti scollatissimi e 
		leggeri, rabbrividiscono ( la temperatura esterna è calata di parecchio, 
		e l’ Oceano – in notturna- fa la sua parte ).
		
		Finalmente ( giuro che cominciavo seriamente a preoccuparmi ) Gianluca 
		Gerosa riesce a raggiungere la prima auto e mi “ impone “ di salirvi, 
		insieme alla famiglia di Davide. Clara, la sua bambina più piccola, si 
		addormenta di colpo sul mio grembo. Facciamo tutta la strada così, lei 
		appoggiata “confident” a me , che conosce solo da oggi. Sono un po’ 
		commossa, e la accarezzo come fosse un gattino ( chi mi conosce, sa cosa 
		voglio dire).
		
		Non so di preciso che ore sono quando finalmente rientriamo all’ 
		albergo. So però che mi aspettano una furibonda levataccia, un traffico 
		demenziale per arrivare all’ Aeroporto, e una raffica di controlli di 
		sicurezza ( ore !) all’ Aeroporto stesso .
		
		Ma, ora e almeno, so cosa vuol dire una indimenticabile notte da Mille e 
		una Notte.
		
		E so che Casablanca poteva vantare sino a oggi due sole gemme : la 
		grandissima Moschea e la “ Cornice “ .
		
		Oggi, grazie a Davide Padoa , di gemme ne ha tre.
		
		Il Morocco Mall apre al pubblico il 5 dicembre.