12 novembre 2011
		
		Le continue richieste di introduzione di un’imposta patrimoniale (anche 
		dopo la sua bocciatura da parte dell’Europa) hanno già avuto effetti 
		fortemente negativi sul mercato immobiliare, determinando una sensibile 
		riduzione del valore degli immobili. Se poi la patrimoniale venisse 
		effettivamente varata, le conseguenze depressive sarebbero ben più gravi 
		e farebbero sprofondare il settore in una crisi senza precedenti, fino 
		al rischio di cadere nella spirale subprime.
		
		A lanciare l’allarme sono Confedilizia e Fiaip, che attraverso le 
		proprie strutture territoriali effettuano un continuo monitoraggio della 
		situazione del mercato immobiliare.
		
		La perdita media rilevata in Italia in questi mesi di ripetute voci 
		relative all’introduzione della patrimoniale può essere stimata, su 
		scala nazionale, fra il 3 e il 5%. In particolare, i maggiori ribassi 
		nel mercato residenziale si sono registrati in varie aree metropolitane 
		ed in particolare al Sud e nel Centro Italia (Palermo – 8%, Napoli – 6%, 
		Roma – 7%). Gli agenti immobiliari Fiaip sottolineano inoltre come 
		l’introduzione della patrimoniale nel dibattito politico, abbia fatto 
		registrare nel corso degli ultimi mesi un’immediata contrazione del 
		numero delle compravendite, pari al 3% circa su scala nazionale, con un 
		ribasso medio dei prezzi in Italia di circa il 4%. Anche gli immobili ad 
		uso ufficio mostrano un segno negativo medio dei prezzi (– 5%), così 
		come i negozi (– 6,5%) e i capannoni (– 8%).
		
		In particolare, nel terzo trimestre del 2011 - allorché si è 
		intensificato il dibattito sulla patrimoniale - si sono moltiplicati i 
		segnali di debolezza del mercato immobiliare, con diffuse indicazioni di 
		flessioni dei prezzi e di aumento degli incarichi a vendere inevasi. Per 
		la prima volta in Italia si può parlare di “panic selling” per i 
		proprietari immobiliari, a causa dell’incertezza relativa alla 
		tassazione del settore.
		
		Se alle voci e alle richieste facesse seguito l’effettiva introduzione 
		di un’imposta patrimoniale, Fiaip e Confedilizia prevedono un calo medio 
		dei prezzi che potrà attestarsi fra il 10 e il 12%. Calo che - a 
		giudizio delle due Organizzazioni - sarebbe destinato a protrarsi per un 
		lungo periodo, considerato che la sola messa a punto dei criteri per il 
		calcolo del sistema impositivo patrimoniale richiederebbe mesi (la legge 
		istitutiva dell’ultima patrimoniale italiana, quella del ‘47, si 
		componeva di 77 articoli) e che i pagamenti dell’imposta non potrebbero 
		avvenire - dati i tempi occorrenti per l’applicazione ai singoli 
		cespiti, immobiliari ma anche mobiliari, dei criteri stabiliti, quali 
		che essi siano - prima di un ragguardevole lasso di tempo (come fu anche 
		nel ’47, sempre) quantificabile in almeno più di un anno a far tempo 
		dall’istituzione dell’imposta stessa.
		
		Fonte: CS congiunto