10 novembre 2011
		
		di Paola G. Lunghini
		
		Sala piena stamane, e con molti nomi noti (uno per tutti, Carlo Puri 
		Negri, già AD e VP della già Pirelli RE, in ottima forma), al Principe 
		di Savoia a Milano, per la presentazione dello Studio “Global City 
		Report” di Scenari Immobiliari, condotto in collaborazione con Generali 
		Immobiliare Italia SGR e coordinato dalla famosa studiosa del tema 
		Saskia Sassen (che però oggi non c’era).
		
		Illustrato da Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari, e da 
		Paola Gianasso (che nella Società è responsabile per i mercati 
		internazionali), il Rapporto giunge a una serie di considerazioni che 
		potrebbero sembrare banali nella loro semplicità, ma che tali non sono 
		affatto: perché si raccontano, si spiegano, ma non sempre si mettono in 
		atto. Ovvero: la domanda abitativa è influenzata da elementi comuni 
		(estetica, domotica, sostenibilità, ed economicità).
		
		Il Rapporto si sviluppa su una serie di temi che, partendo da una 
		sintetica analisi “storica“ della casa, vede come significativo il 
		capitolo sui fenomeni che influenzano il “pianeta casa”: urbanizzazione, 
		demografia, progresso tecnologico, aumento del tempo libero e 
		sostenibilità. Secondo lo “stile Breglia”, molte sono le Tavole di 
		corredo, e molti i numeri.
		
		D’accordo, il focus del Rapporto era sulla casa e sulle trasformazioni 
		dell’abitare, ma - e non vuole essere una critica – in questo quarto 
		Rapporto (della serie) si vedono le case, ma non le città. Come esse, 
		cioè, si vanno evolvendo. E come forse si evolveranno.
		
		Ad affrontare questo concetto si sono allora alternati al Tavolo Carlo 
		Ratti, MIT, con una serie di esempi da fantascienza che hanno incantato 
		la platea; Massimo Lo Cicero, Università La Sapienza di Roma, il quale 
		si è soffermato (soffermato? Andava come un treno ad alta velocità, 
		saltando da un argomento all’altro a mo’ di flipper!) sull’“alchimia 
		della crescita”; Alessandro Maggioni, Federazione Lombardia / 
		Confcoopèerative (è necessario ritornare ai “bisogni” e a un “abitare 
		equo”); Francesco Dal Co, IUAV-Venezia (con una forte sottolineatura 
		alle “regole impossibili” con le quali ci troviamo a fare i conti); e 
		Claudio De Albertis. Il Presidente di Assimpredil ANCE - dopo una serie 
		di osservazioni tecniche che gli sono proprie, vista la categoria che 
		egli rappresenta - ha testualmente affermato: “L’esondazione normativa 
		richiede una moratoria. Siamo senza speranze. Con il Piano Casa 
		Lombardia non si va da nessuna parte. Ci siamo rotti le scatole. 
		Basta!!! Adesso partirà un confronto ben diverso dal passato” .
		
		WOW! Che mai avrà voluto dire? Guerra batteriologica? Attacchi nucleari? 
		Bombe? Beretta 25 automatica (in fondina di camoscio, of course, come 
		James Bond)? Kriss malese?
		
		Lo sapremo, temo (e nonostante la presenza in Sala di diverse altre 
		testate giornalistiche), leggendo nei prossimissimi giorni Il Sole 24 
		Ore.