4 -9 ottobre 2011
In Triennale a Milano la mostra dei progetti ammessi al “Repertorio”
di Lorenzo Taini
Non occorre essere professionisti del real estate per accorgersi di
quanto si parli e straparli ovunque di social housing. In principio
pareva solo un inglesismo inventato per sostituire il vetusto concetto
di “casa popolare”, colpevole d’innescare percorsi linguistici e
semiotici più o meno inconsci, poco graditi, poco moderni, troppo
politici, troppo irrisolti.
Poi è venuta la crisi economica e il social housing è diventato
improvvisamente una delle poche possibilità di dialogo tra i costruttori
privati e le amministrazioni pubbliche. Di colpo il neologismo si è
trasformato in una possibilità concreta di mercato e sono cominciati a
piovere convegni.
L’edilizia a basso costo ma di qualità e ad alta efficienza energetica è
la strada verso cui si stanno muovendo i Paesi di tutto il mondo. Nella
stessa direzione, vanno la ricerca dei Politecnici e dei costruttori e
gli interessi delle amministrazioni pubbliche più lungimiranti.
Il problema, sempre lo stesso nella nostra Italia, è che -rispetto al
resto d’Europa- da noi di social housing molto si parla e poco si
realizza.
Quando, giusto un anno fa, Assimpredil ANCE, Federlegno, la Sezione
Lombarda dell’Istituto Nazionale di Architettura, l’Ordine degli
Architetti della provincia di Milano e la Provincia di Milano hanno
indetto il Bando “Housing Contest”, hanno innescato un processo di
ricerca e di progetto che non lascia più scuse ai costruttori lombardi e
che potrebbe seriamente contribuire alla concreta realizzazione di
qualche buon palazzo.
Quella di ANCE è una proposta che segue all’unico precedente storico
risalente agli anni settanta, quando la Regione Lombardia promosse una
iniziativa analoga sull’edilizia sociale.
Housing Contest è un Repertorio di 122 progetti per edifici residenziali
a elevate prestazioni e basso costo. I progetti classificati e messi a
disposizione dei costruttori costituiscono una “banca dati” che dovrebbe
incoraggiare un nuovo modo di ragionare il costruito residenziale. “Si
sono poste basi per un sistema di relazioni progettuali e costruttive
più contemporanee; questo processo, se adeguatamente gestito, potrà
portare a un notevole innalzamento della qualità progettuale e
realizzativa delle case” ha affermato Claudio De Albertis, Presidente di
Assimpredil Ance., durante il Convegno di inaugurazione della Mostra. (I
122 progetti sono dal 4 ottobre in mostra alla Triennale di Milano, dove
resteranno fino al 9 ottobre). “Oggetto del Bando è la formazione di un
Repertorio, della durata di cinque anni, di progetti-tipo di edilizia
residenziale. Progetti significativi per caratteristiche tipologiche e
tecnologiche e realizzabili a basso costo”.
Hanno partecipato al Bando imprese e progettisti provenienti da tutta
Italia e anche dall’estero. Le 122 proposte ammesse al Repertorio sono
state presentate da 75 imprese e 104 progettisti e prevedono 71
soluzioni “in linea” e 51 “a torre”.
Di tutti i progetti raccolti nel Repertorio, sono stati calcolati in
antecipo i costi , i consumi e i tempi di realizazione.
Tutti sono stati sottoposti al giudizio di due Giurie: una tecnica,
chiamata a verificare le congruenze dei progetti con le linee guida
espresse dal Bando, e una qualitativa, presieduta da Pierluigi Nicolin,
che ha invece valutato gli edifici dal punto di vista estetico.
Per questo dicevamo che ai costruttori lombardi non restano scusanti,
perché la lista di progetti selezionata da questo Housing Contest ha già
risolto buona parte dei problemi che si presentano a chi voglia
costruire edilizia sociale oggi.
La Mostra allestita per questi pochi giorni alla Triennale di Milano -e
contemporaneamente a MADE Expo a Fieramilano Rho- è una bella mostra;
fatta per comunicare il concetto dell’archivio consultabile, e concepita
in modo nuovo. Al visitatore sono offerte in bel numero postazioni e di
schermi touch, in cui si possono consultare i progetti e sviscerarne il
contenuto: rendering, tavole tecniche e tutto quello che si potrebbe
chiedere.
In cima allo scalone della Triennale il pavimento è ricoperto da un
gigantesco pannello adesivo in cui tutti i progetti stanno schierati uno
in fila all’altro.
L’augurio è che questi non restino solo un qualcosa su cui si è
camminato bevendo uno spumantino.
La presenza degli assessori comunali all’Urbanistica e alla Casa e
Demanio ( Lucia De Cesaris e Lucia Castellano), e di molte altre
illustri figure del sistema del real estate alla serata inaugurale,
potrebbe lasciarci sperare in bene.
“Questi progetti rappresentano quanto di meglio è possibile realizzare
in termini di qualità a basso costo”, ha detto De Albertis chiudendo il
suo intervento.
E forse occorre credergli, visto che tra le oltre 70 imprese che hanno
concorso al Bando c’è anche la sua Borio Mangiarotti.