Editoriali

 

Confedilizia: mettere subito in affitto le abitazioni invendute!
11 dicembre 2008

"L’invenduto di immobili interesserebbe – secondo il Cresme – poco meno di 40.000 abitazioni. Bisogna trovare il modo – come ha fatto in Spagna il Governo Zapatero – che vengano date in affitto. Si raggiungerebbero due obiettivi in uno: di rendere subito disponibili unità abitative dove ve n’è bisogno, e di non sprecare ulteriori risorse e ulteriore terreno libero per costruire immobili che verranno pronti nel giro di anni, nel frattempo fornendo l’occasione per nuovi blocchi di sfratti".

Lo ha affermato il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, parlando stamane ai quadri dirigenti dell’Organizzazione della proprietà immobiliare riuniti a Roma per l’ottava Conferenza organizzativa nazionale.

"Questo Piano casa (già pronto, solo da attuare, non di là da venire) richiede l’intervento dello Stato per certe zone – continua Sforza Fogliani – e degli enti locali in altre. Nelle grandi aree metropolitane, dovrebbe essere lo Stato a garantire i proprietari dai rischi di morosità, mentre nei Comuni capoluoghi di provincia, o comunque minori, dovrebbero intervenire gli enti locali con adeguati abbattimenti dell’Ici, così da incentivare l’offerta di locazione, ora condizionata dall’alta fiscalità (locale ed erariale) oltre che, per questa ragione, dall’inesistenza di una redditività da affitto. I contratti di locazione di questo Piano casa (per il quale Confedilizia ha già studiato ogni aspetto tecnico nonché un’adeguata modulistica contrattuale) dovrebbero tutti essere stipulati secondo il modello contrattuale dei "contratti agevolati" (cosiddetti 3+2), il cui canone è come è noto stabilito dalla Confedilizia in accordo con i Sindacati inquilini. La Confedilizia è a disposizione anche degli enti locali interessati per fornire ogni delucidazione sulla propria proposta, rilevando che si potrebbe avere l’immediata disponibilità della gran parte delle 40.000 abitazioni, senza attendere la costruzione di nuovi alloggi, ciò che richiede tempo e che porterebbe comunque – per quanto affermato in sede parlamentare – ad avere a suo tempo la disponibilità di non più di 20.000 alloggi."