7
marzo 2011
di Lorenzo Taini
Era un Convegno fatto di concretezze quello indetto dall’assessore alla
Casa del Comune di Milano, Gianni Verga, lo scorso 7 marzo 2011 nella
Sala Alessi di Palazzo Marino, un Convegno che approfittava
dell’illustre presenza in città del Ministro dell’Istruzione, Maria
Stella Gelmini, per fare il punto sulla situazione cittadina degli
studentati e delle residenze per studenti.
Gli studenti che scelgono Milano per il proprio percorso formativo sono
oltre 180 mila l’anno (35 mila i residenti, 50 mila i pendolari tra
regionali e extra-regione, 85 mila i fuori sede e poco meno di 10 mila
gli stranieri).
Di questi, circa 40 mila ogni anno resta letteralmente senza tetto. La
stima parla di un 2% che vive in residenza universitaria e di un 25% che
vive in appartamenti privati.
Quel che manca in città è una rete strutturale di servizi che permetta
ai giovani non solo di trovare un posto in cui vivere a prezzi
decentemente contenuti, ma anche di far crescere l’indotto potenziale
(stimato attorno a 1,5 miliardi l’anno) che l’intero “sistema
universitario” muove e alimenta nell’economia locale.
Stimolare le già vivissime attitudini della città di Milano a essere uno
dei principali poli universitari nazionali sarebbe dunque cosa semplice.
Aprendo i lavori del convegno ”Vivere e studiare a Milano” a nome del
Sindaco Letizia Moratti, l’assessore alla Ricerca del Comune di Milano,
Luigi Rossi Bernardi, ha citato un dato illuminante: il 50% degli
studenti italiani si iscrive all’università, e una simile percentuale si
registra soltanto in Inghilterra e in USA. Se solo mettessimo gli
studenti nelle condizioni di fare agevolmente il loro mestiere, potremmo
automaticamente aspirare all’elite culturale mondiale. Quella milanese è
una vocazione universitaria che va alimentata di cose concrete, solide e
pratiche, utili e funzionali, come le residenze per studenti appunto.
Negli ultimi dieci anni il Comune di Milano ha riconosciuto questa
esigenza cruciale adoperandosi per incrementare la capacità di
ospitalità della popolazione universitaria.
Milano è stato il primo Comune in Italia a considerare l’edilizia
residenziale universitaria come un “servizio”, realizzabile quindi sulle
aree destinate a servizi così come individuate dagli strumenti
urbanistici. Tale posizione è stata confermata dalla Regione Lombardia
che nel 2004, ha spiegato Gianni Verga, ha indicato come nel concetto di
istituti universitari si possano far rientrare (oltre a tutto ciò che
afferisce direttamente all’esercizio delle funzioni universitarie, in
primis gli spazi per la didattica, la ricerca e lo studio), anche tutti
quei servizi di supporto alla vita universitaria, compresi quelli
finalizzati a soddisfare le esigenze di soggiorno e di alloggio degli
studenti e del personale docente a vario titolo.
Solo la sinergia tra il Comune, la Regione, gli istituti universitari
pubblici e privati e il Ministero permette di approntare soluzioni e
intraprendere iniziative di progetto.
Nel maggio 2005 il Comune ha individuato alcune aree (38 mila metri
quadrati di superficie complessiva) dove poter realizzare progetti di
edilizia residenziale universitaria per un totale di circa 1.300 posti
letto.
Sono nate così la Residenza Dubini di Via Ripamonti (326 posti letto),
le Residenze del Politecnico di Via Ovada e Via Baldinucci (oltre 600),
la Residenza ALER di Via Ferrara (219 ), la Residenza Spadolini di Via
Spadolini per l’Università Bocconi (333 ), e la Residenza Pompeo Leoni
di Viale Toscana .
Sono stati anche ristrutturati il Daniel’s Hotel di Via Corridoni,
trasformato in Residenza Galilei (400 posti) e il Collegio Milano di Via
San Vigilio (100).
A queste vanno aggiunte le Residenze realizzate su aree private cui la
legge impone il vincolo di destinazione per 20 anni rinnovabili, oltre
che il posizionamento in aree già urbanizzate, servite dai mezzi
pubblici e vicine ai poli universitari.
Con questa formula si sono realizzati il Campus Martinitt in Via Pitteri,
430 posti letto gestiti da ALER in convenzione con il Politecnico e
l’Università Statale di Milano, la Residenza Expocollege di Via Michele
Carcano (100 posti), la Residenza Vitruvio, il recupero dell’Istituto
Marchiondi in Via Noale e tanti altri.
Grazie alla messa a disposizione da parte del Comune di aree e immobili
di sua proprietà, le università e gli altri soggetti attuatori hanno
potuto accedere ai cospicui finanziamenti stanziati per la realizzazione
di residenze universitarie dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, con i bandi della legge 338/00.
“Le risorse statali complessivamente ottenute dagli atenei milanesi e
dagli altri soggetti, pubblici e privati, impegnati nella realizzazione
di residenze per studenti sono ammontate a circa 124 milioni di euro”,
ha spiegato il Ministro Gelmini durante il Convegno (notevole anche
l’investimento della Regione Lombardia, che ha assegnato finanziamenti
per oltre 22 milioni di euro).
“La riforma scolastica taglia gli sprechi ma non taglia investimenti ai
progetti necessari” ha detto il Ministro, difendendo la sua contestata
riforma.
Se 1.300 posti letto non sono pochi, poco però ci vuole per capire che
nemmeno sono sufficienti a soddisfare la richiesta. Simonpaolo
Buongiardino, Presidente dell’Associazione MeglioMilano, ha ben
fotografato la drammatica situazione milanese degli alloggi, dei troppi
studenti che alimentano il mercato nero degli affitti e dei subaffitti,
delle difficoltà che le nostre università hanno nel rendersi appetibili
a un pubblico estero, che troppo spesso rifiuta la città perché troppo
cara.
Il prezzo medio per un letto in una Residenza è di 300 euro, di una
stanza singola sale a 600, prezzi che ancora non fanno nessuna
concorrenza al mercato nero degli affitti, ma anzi, assurdamente,
finiscono per assecondarne la politica.
E’ anche per risolvere questo problema che il Comune e MeglioMilano
hanno avviato lo sportello “Agenzia Uni”, un progetto -co-finanziato dal
Governo, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano e dalla
Fondazione Cariplo- che si prefigge di offrire agli studenti non
milanesi un servizio di assistenza che li faciliti nel reperimento di un
alloggio con regolare contratto e a canone ragionevole.
L’Agenzia Uni è attiva dal luglio 2009, ha il suo sportello in Piazzale
Dateo e un portale internet (www.agenziauni.comune.milano.it).