26 gennaio 2011
		
		a cura di Confedilizia
		
		La riforma del condominio approvata, in prima lettura, dal Senato è una 
		riforma di basso profilo, per nulla ambiziosa, di fatto inutile, ma che 
		– foriera di nuovo contenzioso e sovraccarica di adempimenti cartacei – 
		provocherà maggiori costi per i condòmini senza alcun beneficio per gli 
		stessi (la fideiussione che potrà essere richiesta agli amministratori 
		non è una scoperta della riforma, che solo la “burocratizza”, tant’è che 
		già esiste in molti condominii).
		
		E’ quanto rileva la Confedilizia, aggiungendo che quella appena 
		approvata dal Senato è una riforma, soprattutto, non al passo coi tempi, 
		in particolare perché non recepisce la proposta (condivisa da diverse 
		organizzazioni della proprietà e degli amministratori condominiali, fra 
		cui la Confedilizia) per l’attribuzione al condominio della capacità 
		giuridica, proposta finalizzata a valorizzare l’amministratore di 
		condominio e a facilitare i rapporti in ambito condominiale e con i 
		terzi.
		
		Al proposito non pare – come risulta dai lavori parlamentari – che sia 
		stata colta la distinzione fra capacità giuridica e personalità 
		giuridica, che invece è ben chiara nella proposta di legge on. Duilio 
		(ed altri) presentata alla Camera dei Deputati, la quale contiene 
		appunto il riconoscimento al condominio della capacità giuridica, come 
		previsto nella maggior parte dei Paesi europei. La confusione fra 
		personalità giuridica e capacità giuridica ha indotto qualcuno a 
		sostenere che, con l’introduzione di quest’ultima, si vorrebbe fare del 
		condomino una società di capitali. Si tratta – precisa la Confedilizia – 
		di un errore evidente perché attribuire al condominio la capacità 
		giuridica per determinati atti vuol dire, semplicemente, riconoscere 
		allo stesso la possibilità, per specifiche materie, di essere titolare 
		di diritti ed obblighi.
		
		E' attorno alla capacità giuridica – conclude la Confedilizia – che il 
		legislatore dovrebbe saper costruire una coerente riforma, degna di 
		questo nome.