Stabile il mercato immobiliare nella città di Monza nei primi sei mesi del 2019: i prezzi medi delle case si attestano a 2.826 €/mq per gli appartamenti nuovi (classe energetica A-B), con una variazione di -0,1% rispetto alla fine del 2018. Quanto si spende per l’acquisto? Si va dai 4.700 €/mq in media del centro storico (con crescita del +1%) e 3.900 €/mq del Parco – Villa Reale (+1,2%), per arrivare ai prezzi più contenuti di San Rocco, Sant’Alessandro, Sant’Albino, Cederna-Cantalupo (2.100 €/mq) e del quartiere Taccona-Rondò dei Pini (2.150 €/mq). Si assiste a una tenuta per il nuovo (-0,1% nel semestre) e a una lieve crescita per i prezzi degli appartamenti recenti (+0,4%) e per quelli da sistemare e ristrutturare (+0,2%). Sono questi alcuni dati che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili” sul I semestre 2019, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, attraverso una Commissione di rilevazione composta dalle principali Associazioni di Categoria ed Ordini Professionali del settore.
Anche in Brianza il mercato immobiliare nel I semestre 2019 è stabile: i prezzi delle case nuove valgono mediamente 1.954 €/mq (variazione +0,1% nel semestre). Per l’acquisto di appartamenti nuovi si va da un massimo di 3.200 €/mq di Vimercate centro (+1,7%) a 2.500 €/mq di Arcore (+1,1%) e a 2.100 €/mq di Cesano Maderno (variazione nulla), mentre per il Caratese i prezzi medi si attestano a 2.050 €/mq (nessuna variazione). In Brianza i Comuni dove si registrano i prezzi più elevati per gli appartamenti nuovi (classe energetica A-B) sono Vimercate (massimo a 3.200 €/mq), Brugherio (2.900 €/mq) e Villasanta (€/2.800 mq). Comprare una casa nuova è invece più conveniente a Busnago e Ceriano Laghetto (quotazioni a partire da 1.450 €/mq) e Burago Molgora e Cogliate (1.500 €/mq).
Gli affitti. Crescono i prezzi degli affitti a Monza, dove si registra un canone medio annuo di 61 €/mq per appartamenti di oltre 70 metri quadri non arredati (+0,5%), mentre in Brianza si registra una variazione nulla in sei mesi, per un canone medio di 64 €/mq/anno. Per monolocali e bilocali affittati arredati, le locazioni crescono maggiormente a Monza città (+1% in sei mesi), con un canone medio di 445 €/mese, rispetto alla Brianza (+0,5%) dove il valore si attesta a 416 €/mese.
“A Monza stiamo investendo sulla qualità puntando sul valore progettuale ed edificatorio come cifra stilistica dello sviluppo urbano del nostro capoluogo, la terza città della Lombardia: un luogo che le persone scelgono per vivere anche apprezzandone i tanti aspetti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita – ha spiegato Martina Sassoli, Assessore alle Politiche del Territorio del Comune di Monza. La capacità di coniugare sviluppo edilizio e tutela dell’ambiente in chiave innovativa è la scommessa da vincere per le città più moderne, capaci di guardare al futuro, anche seguendo i più avanzati benchmark nazionali e internazionali. In questo senso constatiamo che anche il mercato, da questo punto di vista, sta premiando le nostre scelte”.
“Oltre alla bellezza oggettiva di un luogo ed alla sua storia – ha affermato Beatrice Zanolini, Consigliere Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi– l’attrattività di un territorio si misura attraverso molti fattori tra i quali i servizi facilmente fruibili, le infrastrutture efficienti, le attività commerciali capillari, i prodotti immobiliari adeguati: elementi determinanti per una migliore qualità della vita e per una maggiore produttività delle imprese. Anche grazie al progetto VISIT MONZA E BRIANZA, la Camera di commercio propone e promuove progetti a sostegno delle proprie imprese, ascoltando le esigenze del mercato. Perché l’identità di un territorio si misura anche dalle relazioni tra chi lo vive”.
Ha sostenuto Giulio Carpinelli, Vice Presidente F.I.M.A.A. Milano Lodi Monza Brianza: “Il mercato immobiliare rimane un osservato speciale in un quadro economico generale del Paese che fatica a farsi leggere in maniera univoca. Segnali di ripresa sono troppo spesso bilanciati o annullati da indici storici non sempre positivi. Ma per riuscire a leggere in modo globale l’andamento del mercato immobiliare (generalmente coincidente, per il numero di transazioni più significativo, con quello residenziale) è assolutamente necessario rivolgersi anche alle valutazioni di percezione del mercato che gli operatori hanno: in una parola il “sentiment”. E il clima di positività, lucida e non euforica, che gli operatori registrano per il futuro a breve termine influenza già le scelte di chi ha deciso di investire ed acquistare. Per questo, nonostante i prezzi che continuano a restare stabili e con oscillazioni quasi ininfluenti, si può parlare in termini positivi del mercato di Monza e Brianza, senza mai dimenticare che il buon esito di qualsiasi trattativa è il giusto compromesso tra una domanda correttamente esigente e un’offerta attenta e oculata”.
Dichiarazione Andrea Marietti, Vice Presidente Commissione Prezzi Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi
“La caratteristica dell’attuale momento di mercato immobiliare è paragonabile ad un treno in ritardo, tutti lo aspettano, tutti si lamentano e lui arriva in stazione. Le aspettative che porta non accontentano né gli operatori né gli utenti. Inesorabilmente il treno riparte, nella speranza che riduca il suo ritardo alla prossima stazione, badate bene, non che arrivi in orario – ha commentato Ivano Giovanni Brambilla del Collegio Geometri Monza Brianza. I segni rilevati sono chiari, i prezzi tengono le posizioni e qualche cosa tende a salire nel centro di Milano, Monza. Tradizionalmente in provincia si attende l’onda lunga della crescita del mercato milanese ma in questa situazione poco fluida l’onda fatica a crescere e ad arrivare in provincia. Si mantengono le posizioni acquisite nel precedente semestre”.
Ha dichiarato Ada Rosafio di Anama: “La tipologia più richiesta sul mercato è il trilocale, scelto come obiettivo della compravendita dal 56,2% dei potenziali acquirenti, la tipologia più offerta sul mercato è sempre il trilocale, che compone il 37,5 % dei portafogli delle agenzie. Dopo un biennio di stabilità cresce leggermente la richiesta immobiliare orientata all’investimento, portandosi in linea con la media nazionale che è del 18,4%.
La disponibilità di spesa nel 32,3% dei casi si concentra nella fascia tra 120 e 169 mila €, in lieve aumento rispetto ad un anno fa anche grazie ai buone tassi di mutuo”.
Fonte : CCIAA Mi-MB L