Questa ricetta, onore al merito, me la insegnò “ in nuce “ un carissimo amico mio triestino. Io la trasmisi a una carissima amica caprese , che la eleborò a suo modo. Io vi aggiunsi poi un po’ di mio… ed eccoci qui.
E’ apparentemente facile.
La difficoltà – non di poco conto – sta nella preparazione : per servirla , occorre infatti fare prima molta , molta pratica….perchè bisogna essere molto, molto veloci .
Ingredienti per 4 persone
– due chili abbondanti di fave fresche
-quattro/ sei patate ( dipende dalla grossezza ) già lessate e tagliate a tocchetti
-brodo vegetale
-due cucchiai ( da minestra) di crema di latte
-sale e pepe qb
-crostacei (scampi, gamberoni etc) e frutti di mare (cozze, vongole, fasolari, telline, cannolicchi, canestrelli, tartufi, ostriche, datteri ) , quelli che riuscite a trovare purchè in quantità abbondante.
-crostini di pane
Preparazione
Pulite, sgusciate, sbollentate, etc i crostacei e i frutti di mare. Vi ci vorrà un bel po’ di tempo , perché codesti ingredienti vogliono tempi di cottura tra loro diversi, e alcuni si possono anche adoperare crudi. Metteteli , una volta pronti, da parte. Non buttate via subito i gusci , anzi : mettete da parte quelli più “ belli” (e buttate nell’ umido gli altri…)
A questo punto preparate la vellutata leggera . Vi ci vorrà un po’ di tempo a sgusciare le fave , ma per favore non gettate nella spazzatura i baccelli ( cfr infra ).
Lessate adeguatamente le fave in acqua salata e ( lasciandone da parte un bel “ pugno” di intere ) quando saranno cotte frullatele “ alla perfezione “ insieme alle patate lesse : rovesciando poi il tutto , con il brodo, in una bella pentola ( se volete, ma non è indispensabile, aggiungete un po’ di pepe ) .
E adesso arriva il bello : quando la vellutata comincerà a sobbollire, versatela con un mestolo nelle fondine dei commensali e – velocissimissimamente , circondate il piatto di una specie di “corona circolare” fatta dei frutti di mare, alternandoli cromaticamente, quasi tutti “ nudi” ma alcuni anche con il loro guscio.
Credetemi, non è affatto semplice “ tenerli insieme”, perché mentre li componete tenderanno a scivolare verso il centro della fondina … e voi li maledirete . Ma con un po’ di pratica ci riuscirete …
A questo punto ( e sarete già stremati) , deponete con garbo i crostacei sgusciati ( e tutti gli altri frutti di mare “nudi” avanzati dalla corona circolare ) al centro del piatto , insieme con un po’ di fave intere ( ut supra ).
Cacciate tutto per un paio di minuti nel forno caldo che avrete nel frattempo acceso , e poi fate scivolare , con un cucchiaio, la crema di latte sulle fondine ( come se doveste prepare un Irish Coffee …). Potrete disegnare a vostro piacere sui piatti , che so, un punto interrogativo o una chiave di violino , o …
Illeggiadrite ponendo a fianco di ogni commensale un piattino con i crostini di pane .
Se la vostra pazienza vi consente di fare una cosa così una volta all’ anno, siete davvero bravi !!!
PS : I baccelli delle fave non buttaleli . Ben puliti , ben lessati e ben frullati ( con patate o meglio ancora con fagioli), diventeranno un’ ottima sana ed economica minestra .