Un grande successo in termini di numeri e partecipanti per l’8a edizione di MAPIC Italy, che si conferma la più importante piattaforma di business dedicata ai player del mercato immobiliare commerciale e retail in Italia.
Oltre 2000 delegati, in provenienza da 25 Paesi (+5% rispetto all’edizione precedente) di cui oltre 700 tra retailer, catene di ristorazione e operatori leisure si sono ritrovati a Superstudio Maxi il 22 e 23 Maggio, a conferma di un settore vivo e dinamico.
Numerosi i temi dibattuti al centro di questa edizione che si poneva l’obiettivo di rispondere alla profonda trasformazione che l’industria del mercato immobiliare commerciale e il retail stanno affrontando: dal cambiamento delle aspettative e dei comportamenti dei consumatori, alle preoccupazioni per le conseguenze del cambiamento climatico, oltre all’affermarsi sempre più crescente dell’intelligenza artificiale e la necessità di soluzioni tecnologicamente e finanziariamente sostenibili.
Overview del mercato immobiliare commerciale italiano nel 2024
Dopo un 2023 difficile per tutte le asset class, il 2024 è iniziato con aspettative più positive, legate principalmente all’atteso taglio nei tassi di interesse da parte della BCE nell’anno in corso. La percezione del mercato immobiliare commerciale italiano da parte degli investitori internazionali è comunque piuttosto positiva: un mercato con fondamentali solidi, bassa vacancy e dati sulla frequentazione dei centri piuttosto incoraggianti.
Gli investitori internazionali guardano quindi con interesse all’asset class retail sul mercato italiano principalmente sul segmento value-added.
La criticità del mercato rimane invece legata alle rigidità nell’erogazione del credito, che blocca oggi le potenzialità di crescita del mercato. È importante dunque educare le banche, soprattutto quelle più piccole, sull’affidabilità del Retail Real Estate.
Elemento sempre più cruciale nelle decisioni di investimento è la sostenibilità e la riduzione netta delle emissioni di carbonio. I criteri ESG divengono sempre più determinanti e richiedono importanti investimenti per mantenere o aumentare il valore dell’asset. “Questa transizione verso asset più sostenibili richiede strategie chiare e finanziamenti sostanziali. La collaborazione tra banche e autorità pubbliche è essenziale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.” Dice Joanna Fisher, CEO Ece Marketplaces, che sottolinea l’importanza della collaborazione tra player di mercato e istituzioni politiche per gestire la trasformazione del settore immobiliare retail ed accompagnarne la transizione verso un futuro più sostenibile, così come fondamentale è la presenza del settore immobiliare retail a Bruxelles per influenzare le politiche europee.
I nuovi progetti di sviluppo: rigenerazione urbana e uso-misto
E proprio in ottica di sostenibilità ed impatto ambientale e sociale positivo, sempre più, nel mercato immobiliare commerciale in Italia si stanno affermando nuovi progetti mixed use intesi e concepiti come vero e proprio strumento di recupero e di rigenerazione urbana.
Diversi ed estremamente innovativi i progetti di rigenerazione urbana presentati nel corso dell’evento.
Massimo Moretti, Direttore Generale di CDS Holding, presentando il progetto immobiliare e immobiliare commerciale Waterfront di Levante a Genova spiega come il “Recupero e riqualificazione siano una responsabilità per il settore del Retail Real Estate. Le aree dismesse sono tante in Italia ed aprono enormi opportunità. Il settore dei centri commerciali ha una opportunità e una responsabilità perché sa fare sviluppo. Creare centri commerciali è difficile, possiamo allora affrontare lo sviluppo con le nostre competenze, senza lasciarlo solo ai grandi investitori.”
Il progetto Waterfront di Levante, ideato da Renzo Piano, prevede la creazione di una nuova isola e un parco urbano, con diverse strutture: padiglione fieristico, residenze, hotel a 5 stelle, centro commerciale e palasport.
Un Investimento privato di 400 milioni di euro e pubblico di 150 milioni, sostenuto da partner e banche, che sottolinea l’importanza della collaborazione pubblico-privato e il ruolo innovativo del progetto nel contesto italiano.
Tra gli altri progetti di rigenerazione presentati a MAPIC Italy, il Waltherpark, una elegante High Street Gallery che sorge nel centro storico di Bolzano, presentata da Heinz Peter Hager. Una rigenerazione urbana polifunzionale frutto di un recupero nel centro di Bolzano, che conta: Centro commerciale di 31.000 mq, albergo, 110 appartamenti, uffici pubblici e privati, parcheggi, tunnel, piste ciclabili e parchi.
Sempre a Bolzano è in sviluppo il Quartiere Ponte Roma, un quartiere nuovo di sei ettari con 1000 appartamenti (proprietà e locazione), edilizia agevolata e convenzionata, case multigenerazionali e studentato per 500 posti, oltre a uffici, servizi di vicinato e silos per auto.
“Un progetto che mira a collegare e riqualificare aree con degrado sociale, – spiega Heinz Peter Hager, Presidente di Waltherpark – “I progetti presentati dimostrano un impegno nella rigenerazione urbana, con un focus su commercio, residenzialità e servizi integrati, oltre all’importanza della collaborazione tra pubblico e privato e l’adozione di soluzioni innovative per rispondere alle esigenze moderne di abitare, lavorare e vivere nelle città”
Stefano Pagliani, Director Living di Hines Italy RE ha presentato il progetto di riqualificazione dell’Ex Trotto, quartiere in zona San Siro a Milano, sottolineandone l’impatto sociale. Il progetto andrà a dare nuova vita a una zona degradata della città con recuperi polifunzionali.
Sonae Sierra ha invece presentato il progetto Chorus Life a Bergamo: un progetto di smart city, come spiega Josè Maria Robles, Director Property Manager Italy, Greece & Romania, che fa coesistere appartamenti Build to rent, un albergo, una arena, un’area retail intorno a 12.000 m quadri di GLA e la Urban SPA più importante d’Italia di oltre 8000mq.
Anche l’evoluzione dei concept retail e delle aspettative del consumatore è stata al centro del programma di conferenze. Stiamo assistendo oggi all’affermazione di una nuova generazione di retailer, che fondano i propri concept su valori di responsabilità e sostenibilità, con la leva dell’innovazione e della omnicanalità come driver per attrarre un consumatore sempre più informato, etico e consapevole.
Francesco Riganti, Chief Marketing Officier di Mondadori ha spiegato: “L’avvento e l’evoluzione digitale ha esposto il paradigma del retail a un grande cambiamento, in cui il ruolo del punto vendita non è più incentrato sul prodotto, ma sull’esperienza che si vive al suo interno. Oggi nella libreria non possiamo riconoscere soltanto il valore funzionale ed economico, ma anche altre forme di valore quali: Il valore sociale della libreria, ovvero di aggregatore di relazioni. Il valore del capitale intellettuale. Una libreria ha una responsabilità sociale nella misura in cui contribuisce a creare pensiero, a stimolare idee, a creare confronti. Ed infine il valore di benessere piscologico, come emerso dopo la pandemia”.
Estremamente ispirante dal punto di vista umano il racconto di Luciano Cimmino, Presidente di Pianoforte Group, che ha condiviso con il pubblico il suo lungo percorso e le sue continue sfide volte sempre ad innovare format e prodotto. Dall’inizio dell’attività come agente di commercio, fino alla fondazione di Original Marines e l’espansione del marchio fino a renderlo un brand leader in Italia. “La storia di Original Marines dimostra come il canale retail possa rafforzare significativamente la forza di un marchio presso i consumatori, rendendolo uno dei brand più familiari in Italia.”
Importante anche la presenza quest’anno di brand internazionali alla ricerca di partners per uno sviluppo su suolo italiano: da Lululemon e Ale-Hop che sono pronti ad aprire i loro primi store in Italia, a 11 Entertainment Group, Phenix Salon Suites, Würth, fino ad Anytime Fitness, la family gym, società di fitness numero 1 al mondo, che ha aperto negli ultimi 20 anni circa 5300 palestre, con una crescita di 1700 unità solo negli ultimi anni, incarnando il trend del forte sviluppo del settore del fitness a livello mondiale.
Brand, proprietà, sviluppatori e investitori sono oggi tutti concordi nel riconosce la sostenibilità come un valore imprescindibile ed un elemento cardine del nuovo modo di fare business. Il new retail mette al primo posto le persone e il pianeta servendosi di innovazione e tecnologie sempre più sofisticate per ridurre l’impatto ambientale dei brand e degli immobili, rendendoli così più appetibili, più facilmente finanziabili e infine attrattivi per il nuovo consumatore che si sta profilando.
Diversi i player tecnologici che hanno presentato le più recenti soluzioni adottate per ridurre gli impatti ambientali di brand e asset immobiliari: da Ionity a Fastway ed Electrip Global per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica fast e ultra fast per auto elettriche, fino alle proposte ESG compliant di A2A Energy solutions, R2M Solution e Senec Italia per l’implementazione del fotovoltaico e di energie rinnovabili.
Property companies e brand devono operare oggi in un contesto di nuove e rigorose normative con clienti e investitori sempre più attenti e informati in materia di impatto ambientale e sociale. In questo contesto sempre più aziende scelgono di diventare società benefit (o B-Corp), affiancando ai tradizionali obiettivi di profitto, finalità misurabili di un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Le società benefit offrono diversi vantaggi, tra cui il miglioramento della reputazione, essendo percepite come etiche e responsabili, e un vantaggio competitivo grazie alla differenziazione dalla concorrenza. Attraggono e fidelizzano talenti motivati da valori condivisi e suscitano l’interesse di investitori responsabili, facilitando l’accesso a capitali. Inoltre, costruiscono relazioni solide con i consumatori, grazie alla fidelizzazione dei clienti, e possono beneficiare di incentivi fiscali e riconoscimenti. Questi vantaggi complessivi dimostrano come l’adozione di un approccio responsabile abbia oggi un impatto concreto sul business e sulle performance delle società che adottano queste strategie rispetto a competitors che restano ancorati a modelli più tradizionali.
Muriel During, Direttrice Pianificazione Strategica e Trasformazione, Carrefour Italia spiega “Uno dei vantaggi che vediamo già adesso riguarda l’attrazione dei talenti. La GDO non è necessariamente il settore più attraente per i giovani. Tuttavia, avere valori forti cambia l’immagine che le persone hanno di aziende come la nostra, attirando talenti e fidelizzando quelli già assunti. Questo è fondamentale per noi, poiché la qualità del nostro lavoro dipende dalla qualità delle persone in azienda. I valori sono cruciali per le persone e ci portano un vantaggio significativo. Personalmente, sono molto felice di lavorare per un’azienda che condivide i miei valori, e penso di non essere l’unica.”
La sostenibilità del nuovo paradigma retail non potrà essere completa se non indirizzata sempre più verso un approccio aperto e collaborativo tra tenants e landlords.
Roberto Zoia, Presidente del CNCC ha affermato che “Da anni il CNCC è impegnato in un dialogo volto a favorire una relazione tra tenants e landlord sempre più fluida e capace di cogliere le istanze e le esigenze di entrambe le parti al fine di crescere assieme in termini economici e di business ma anche di trasparenza reciproca. Il format centro commerciale continua ad essere valido ed importante per lo sviluppo dei brand, a conferma del ruolo ancora primario del retail fisico negli acquisti dei consumatori, che viene supportato dalle potenzialità dell’online ma non certo sostituito. Vi è sempre maggiore consapevolezza della necessità di collaborazione tra landlords e tenants per rendere i mall delle destinazioni sempre più interessanti e utili per il cliente finale, oltre che piacevoli da frequentare. Sarà, quindi, fondamentale mettere sempre di più a fattor comune i dati e le informazioni raccolte sui comportamenti e le abitudini d’acquisto della clientela, per creare strategie che rendano i centri commerciali non solo punti di riferimento per lo shopping, ma anche per il tempo libero e per le altre esigenze in continuo mutamento del consumatore”.
Tra le grandi novità di questa edizione di MAPIC Italy, il focus sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel settore retail.
In un contesto di evoluzione continua e costante, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi operativi tradizionali del comparto, inizia oggi a giocare un ruolo fondamentale, influenzando ogni singolo elemento della catena di valore dei retailers: dalla creazione del prodotto, alla raccolta dei dati per restituire e costruire un’esperienza super customizzata al cliente. L’IA, basandosi su tutte le informazioni ed i dati che gli utenti lasciano online e negli spazi fisici ci permette di anticipare i loro bisogni personalizzare l’esperienza.
Grandi vantaggi anche sull’applicazione dell’IA iniziano a esser visibili anche nei processi operativi delle Property Companies. Letizia Cantini, General Manager di Svicom s.p.a. Società Benefit dice “Abbiamo implementato i nostri sistemi di gestione con l’intelligenza artificiale interrogandoci su come questa possa intervenire nel controllo delle operations nell’immobile, oltre che ad essere implementata per ridurre gli sprechi e ottimizzare i flussi”.
Fonte : MAPIC Italy