di Paola G. Lunghini (Seconda e ultima puntata del mio “ Racconto” del MAPIC : si veda qui, In Primo Piano , linkhttps://www.internews.biz/?p=
Nei tre giorni di MAPIC – per chi vuole – si fanno chilometri e si incontrano e si scambiano impressioni volanti con centinaia di persone.
Italiani a parte, da sempre cerco di sentire quanti più operatori internazionali possibile : scegliendo – prima di partire per Cannes – alcune iniziative che a mio giudizio presentano caratteristiche “ particolari” nello sconfinato panorama di progetti che la Fiera offre.
Occorre però forzatamente essere molto sintetici, a meno che…
Due gemelli nel Regno Unito. La mia intervista a Nick Davis, dirigente di Land Securities, inizia parlando di “ Downton Abbey” , la serie televisiva inglese vista da centinaia di milioni di persone nel mondo : di cui io sono semplicemente fanatica. Adoro il suo “ creatore”, Julian Fellowes ( Lord di West Stratford), di cui ho letto e pure riletto i due romanzi alcuni anni fa pubblicati anche in Italia. (Ricordo che Lord Fellowes vinse l’ Oscar 2002 per la miglior sceneggiatura con quel capolavoro di film che era “ Gosford Park”, regia di Robert Altman, tra gli interpreti la mitica Maggie Smith . “ Snob” e “ Un passato imperfetto” sono semplicemente splendidi, raffinatissima letteratura) . Ma perché Downton Abbey ?
Semplice.
Perché – scorrendo prima dell’ intervista l’elenco delle proprietà della storica Società ( fondata nel 1944 è oggi un REIT che fa parte del “FTSE 100”, con un portafoglio che nel solo retail real estate comprende 18 shopping centre, due outlet, 16 retail park , 19 leisure centre e otto tra nuovi development e ampliamenti . Poi ci sono uffici e residenze, per un totale di oltre 2,6 milioni di metri quadrati. Il valore del portafoglio retail è di oltre 3,5 miliardi di sterline ) – il primo in ordine alfabetico tra gli interventi di sviluppo , per circa 11 mila metri quadrati, si trova nel West Sussex, nella città di Crawley. E questo è il nome della nobile famiglia protagonista appunto di Downton Abbey.
Ma sono lì per intervistare Nick , e non Lord Fellowes, sul grande rafforzamento dello shopping district di Glasgow : che si chiama “ Buchanan Galleries ”. Al completamento offrirà oltre 120 mila metri quadrati ( già ne esiste la metà) adiacenti alla Stazione Centrale e dunque nel pieno centro della città che, mi spiega Nick, è la seconda in termini di potere d’ acquisto del Regno Unito dopo Londra. E’ difficile da credere…io ricordavo Glasgow come una città alquanto depressa, con una drammatica disoccupazione, e un’ immagine complessiva non particolarmente allettante. Bene, la “seconda capitale “ della Scozia ospiterà l’ anno prossimo i “ Commonwealth Games” , e sono milioni i visitatori attesi per questi Giochi : che sono quasi una Olimpiade.
Land Securities è stata al centro di questa trasformazione di Glasgow ed entro il 2017 consegnerà alla popolazione ( il 63% ha meno di 45 anni e sono oltre 70 mila gli studenti universitari ) la nuova area shopping all’ interno della quale sono stati previsti anche 49 appartamenti ( l’ 80% già collocati, che saranno consegnati nei prossimi mesi ), e saranno creati 1.700 parcheggi. Ancor prima della posa della prima pietra delle nuove “Galleries” è già stato firmato il pre-let da parte dell’ àncora principale ( John Lewis) e Nick è convinto che “Buchanan Quarter” (il valore dell’ investimento è complessivamente stimato in circa 300 milioni di sterline, in JV paritetica con Henderson Global Investors ) sarà capace di attrarre i retailer più noti, tra cui benvenute saranno le griffe italiane del fashion e del design. E, conclude, ci saranno anche numerosi spazi di ristorazione di altissimo profilo, spazi pubblici e un cinema da dieci schermi dotati della più avanzata tecnologia. Gli architetti, tutti inglesi, appartengono allo studio BDP. La commercializzazione è affidata a CBRE, DTZ e Culverwell.
Andiamo ora al “Westgate” di Oxford , city centre quasi gemello di Glasgow. E’ disegnato da architetti inglesi , aprirà nell’ autunno 2017, si estenderà su una superficie di circa 75 mila metri quadrati, con un centinaio di unità tra cui importante sarà la ristorazione ( vi sarà anche un ristorante al top floor di uno dei building che compongono il complesso) . Il flagship è ancora John Lewis ( il quale , sempre al MAPIC, ha annunciato la firma di un accordo per entrare come àncora anche nell’ extension dello shopping centre “ Westfield” a Londra, che aprirà nel 2017, ndr) . Avrà il più grande parcheggio al centro della città, con un migliaio di posti auto.
«Abbiamo depositato la “ planning application “ nel mese di settembre» mi racconta Bert Martin, Development Director di Land Securities « e prevediamo l’ apertura del cantiere per l’ inizio del 2015». Anche Westgate è frutto di un’ alleanza : con la Crown Estate, il maggior landowner del Regno ( valore degli asset circa 8,6 miliardi di sterline) . Il contesto in cui la nuova iniziativa ( stima , circa 375 , forse 400 milioni di sterline) si colloca è assolutamente unico : Oxford è una delle “ città d’ arte “ in UK, visitata ogni anno da decine di milioni di turisti, ed è “ molto ricca”. Si occupano della commercializzazione , ancora, CBRE e DTZ.
Bert è certo che Westgate sarà un enorme successo . Gli credo: nella retail real estate industry gli inglesi sono Masters& Commanders.
Dalla Spagna verso l’ Europa. NEINVER, secondo operatore di outlet in Europa ( Country Manager Italy è Laura Andreoletti), ha annunciato i progetti in pipeline in Spagna, Germania e Portogallo, che andranno ad aggiungere 86 mila metri quadrati di GLA agli oltre 310 mila già gestiti dal Gruppo in Europa. A Werl, nella Renania settentrionale-Vestfalia, e con l’ olandese MAB come partner, “Werl The Style Outlets” offrirà 17 mila metri quadrati di GLA, un centinaio di negozi e 1.300 posti auto. In Spagna, dove il Gruppo è già leader nel settore, NEINVER realizzerà” Viladecans The Style Outlets”, il suo primo outlet in Catalogna. Il Centro sarà caratterizzato da un design unico e totalmente integrato al contesto circostante e verrà realizzato secondo i noti e stringenti criteri architettonici di sostenibilità edilizia ed efficienza energetica propri di NEINVER. Nel progetto, 26.500 metri quadrati di GLA, troveranno spazio 135 unità commerciali e 1.400 posti auto. Il terzo Centro è “Algarve The Style Outlets” in Portogallo. Si tratta del più ambizioso progetto retail in tutta la regione dell’Algarve, con 120 negozi e parcheggi per 1.200 veicoli. Il complesso sarà facilmente raggiungibile dall’autostrada A22 e ben collegato con l’aeroporto internazionale di Faro, a 12 km di distanza.
E’ prevista anche l’ attività nei Paesi Bassi, dove NEINVER e MAB hanno pianificato lo sviluppo congiunto di “Amsterdam The Style Outlets”, in cui sono previste superfici commerciali pari a 18 mila metri quadrati di GLA con 100 negozi, oltre ad aree relax con ristoranti e servizi e 1.270 posti auto.
Toujour la France. Passiamo in Francia, con la Compagnie de Phalsbourg, ove da quasi due anni lavora ( nel development ) Nadine Castagna : signora che tutto il real estate mondiale ben conosce. E’ stata infatti per molti anni e sino ad alcuni anni orsono, Direttore del MIPIM e del MAPIC ( si veda sul mio “ vecchio sito” il suo ritratto, link https://www.internews.biz/old/
Torniamo alla Compagnie de Phalsbourg che, a Cannes , ha presentato i suoi nuovi progetti: sono retail park tutti situati in città minori, ma ad elevato potenziale commerciale. Contrassegnati da una cifra architettonica davvero “ speciale” ( la Società si avvale anche di un paio di architetti italiani, si veda – sempre sul mio “ vecchio sito” – il racconto sull’ apertura dell’ “Atoll”, linkhttps://www.internews.biz/old/
I nostri cugini d’ Oltralpe avranno anche le loro difficoltà, ma la crisi certo non aleggiava a Cannes tra i numerosissimi progetti francesi, tra cui spiccavano , per imponenza di comunicazione, “Vill’ up” ( a Parigi) e “ St. Paul Park” ( a Saint -Paul les Romans, nel sud est del Paese) , entrambi del developer Apsys e in apertura nel 2014. Le leisure facilities sono alla base di codesti schemi , che dunque oltre al retail propongono attività di ricreazione per famiglie e tutto ciò che la fantasia – in combinato disposto con i business plan – consente. La Società ha in portafoglio 20 shopping center in Francia e Polonia, e ben dieci in sviluppo, tra cui il maxi progetto da 100 mila metri quadrati “Lacina” a Poznań , la quinta città più grande del Paese. Aprirà a fine 2015.
Che bella la Turchia. Il Paese continua a essere, per la retail industry, una specie di paradiso. Vi sono presenti molti grandi gruppi internazionali e la quantità di progetti in pipeline è seconda ( nell’ Europa “ allargata” ) solo alla Russia : circa 1,5 milioni di metri quadrati di cui 500 mila nella sola Istanbul. La previsione, secondo gli esperti di C&W, sarebbe addirittura di ulteriori 10 milioni di metri quadrati di qui a dieci anni.
In questo mercato si è recentemente inserita anche l’ italiana Arcoretail ( Gruppo Arcotecnica ), che a Cannes ha presentato – in termini di marketing, design& management – il primo “ Fashion Outlet “ della Turchia, a Istanbul. La GLA totale è di circa 52 mila metri quadrati, con 182 store, oltre a un hotel da 350 camere e uno “ sport hub”.
Si affaccia l’ Ucraina. La maggior attenzione è stata per il mixed-use development “Respublika” , a Kiev, in cui vi saranno attività commerciali ( 450 negozi ) e di leisure ( multiplex a 12 schermi, bowling center, etc) , con numerose attrazioni sportive ( tra cui skating rink e roller-rink). Il completamento è per l’ anno prossimo. Il promotore, K.A.N. , prevede anche un’ area residenziale di oltre 1,2 milioni di metri quadrati , con servizi quali scuole, kindergarten, fitness centre, e parcheggi. Una vera e propria città nella città.
Sogna la Russia. In termini di visibilità , la palma va a Regions Group , per il concept “ DreamWorks”, un investimento da due miliardi di dollari per tre maxi centri commerciali con parchi a tema dotati di decine di attrazioni : che apriranno a San Pietroburgo , Ekaterinburg e Mosca tra il 2015 e il 2018. Per promuoverli il Gruppo si è fatto accompagnare , all’ interno e all’ esterno del Palais , dal “ Gatto con gli Stivali” e “ Shrek”. I pupazzi animati ( non so come altro definirli, ndr…) sono stati forse, insieme al “Re Leone”, i “ personaggi” più fotografati dai visitatori del MAPIC …
Arriva il Libano: Con “Centerfalls”, disegnato dagli architetti di Design International , il Middle East avrà sulle colline di Beirut il suo primo Design Outlet Resort. La superficie prevista è di circa 30 mila metri quadrati. Il promotore è Sidcom, gruppo attivo nel real estate da 25 anni. Intorno a una gigantesca cascata ( da qui il nome) troveranno posto 150 negozi (il concept delinea “fine and casual dining”, “ clothing”, “ culture, leisure and gift” e “ temporary shops”, ndr) , e persino un night club alla top terrace.
Centerfalls aprirà nella primavera del 2016. La commercializzazione è svolta da DI Leasing, società che fa parte di Design International Group, Londra.
Un salto in Qatar. Ho accuratamente visitato (virtualmente, si capisce ) l’ “Alhazm”, sconfinato development su sette blocchi che sta sorgendo nel centro di Doha, e che non si deve alla famiglia reale ma a un signore piccolino e dall’ aria molto gentile che di nome fa Mr Mohamed AL Emadi ed è CEO della AL Emadi Enterprises, fondata nel 1999 e ora leading real estate company nell’ Emirato.
Dopo decenni di frequentazioni con la retail real estate industry internazionale, posso assicurare che di cose ne ho viste tante, ma una così mi mancava. E’ “ unique e luxury” come potrebbero essere il Duomo di Milano, la Santa Sofia di Istanbul, il Palazzo reale di Jaipur e il Taj Mahal di Agra se – con un colpo di bacchetta- venissero trasformati in shopping center . Infatti, le centinaia di artigiani specializzati nell’ arte dell’ intaglio e che stanno interamente rivestendo di marmo di Carrara le facciate e gli interni di “ Alhazm” provengono dalla Turchia e dall’ India. Di italiani disposti a trasferirsi a Doha , Mr Mohamed AL Emadi non ne ha trovati a sufficienza.
Del complesso è impossibile, allo stato attuale, dare una stima anche solo approssimativa dell’ ammontare dell’ investimento . Credo però che il CEO della AL Emadi Enterprises di ciò poco importi: egli vuole dar corso alla sua visione di creare una “ astonishing social venue” dove i clienti possano godere di un “European feel in the Arabian land”. Innamorato del lifestyle italiano, il raffinato developer ha posto come “ culinary core “ del Centro una “ original Italian pole “, dedicata all’ educazione , all’ assaggio e alla promozione della “ sustinable food culture” ( leggi slow food, ndr ). Ci saranno ricchi giardini con fiori , piante di olivo ( in Qatar !!!), e giochi d’ acqua. Arriveranno al Centro – assicurano alla Società – non “ clienti” ma “ ospiti” : che avranno anche la possibilità di scendere in un “ boutique hotel” con spa, fitness centre e una piscina accessibile attraverso una spettacolare piramide vetrata.
Il signor Al Emadi è talmente amante del nostro Paese che ha chiamato a sé, come Mall Manager e come Retail Business Developer, due giovani ma già “ attrezzati” professionisti italiani: Alessandro Gaffuri e Luca Cappuccitti.
Voliamo in India. Uno dei quattro “ Paesi d’ Onore” ( insieme a Brasile, Cina e Russia) del MAPIC 2013, il sub-continente vantava a Cannes alcuni grandi developer , tra cui DLF HAS, che aprirà nel 2014 il “ Mall of India”, sud –est di Delhi, 180 mila metri quadrati di superficie già all’ 85% affittata a brand locali e anche internazionali ( pur se le normative sugli investimenti diretti dall’ estero –FDI- permangono complesse e confuse, ndr ), 475 unit oltre alla più vasta food court del Paese ; e Lotus. Tre progetti di questo Gruppo sono in cantiere a Mangalore, Bangalore e Hyderabad , cioè “ tier –two cities” nell’ India del Sud . Un quarto, che su circa 300 mila metri quadrati comprenderà anche residenze, hotel e convention centre, è allo stadio di “ planning in progress” a Vijayawada : che, con circa un milione di abitanti, è la terza città dell’ Andhra Pradesh.
Prima di andare in Cina, uno step a New York. Molti riflettori li ha catturati Thor Equities che, basata a New York, è un leader mondiale per l’ urban real estate development e management. Al MAPIC per promuovere la sua ultima creatura , “ 680 Madison Avenue” a NYC, la Società ha adottato una forte azione di comunicazione. In una ampia lounge a essa riservata, infatti, ha ospitato una quantità di retailer (ogni volta che ci sono passata davanti, c’ era sempre il “ pienone”, ndr) , offrendo pure “ happy hour ” in continua. Nel ricco portfolio di Thor Equities figurano già molti brand italiani.
In Cina con Arcoretail. Pur presente a Cannes il Gruppo Wanda ( che dal 2003 a oggi ha aperto in Cina la bellezza di 83 Centri, e ne ha 24 in completamento entro la fine 2014 – numeri da me verificati sui documenti della Società, ndr , con superficie complessiva che arriverà così a oltre 23 milioni di metri quadrati), la principale attrazione “ cinese “è stato il progetto guidato da Milano e che porta un nome che diventerà famoso : “ Jihua Park”. Regia a cura del Gruppo Arcotecnica, attraverso Arcoretail, che è guidata da Luca Bastagli Ferrari.
Ormai tutta la real estate community italiana sa che il Gruppo fondato e presieduto da Davide Viganò si è aggiudicato a luglio un fantastico contratto di consulenza da Jihua, quotata a Shanghai, che fa parte della conglomerata Xinxing Cathay International Ltd ( n° 406 nella lista “Fortune 500”, turnover 22 miliardi di dollari), dunque espressione della magnitudo del lontano Paese.
Un tempo strada della seta .
Altro che seta ! Questi signori ( i dipendenti sono circa 80 mila ) fanno di tutto nel manufacturing di technical equipment per il “ public safety service “ ( esercito, polizia, ospedali, etc ) . Significa vestire, calzare etc la bellezza di 25 milioni di persone. Da ciò a decidere – con logica post Mao ma con il pensiero al Celeste Impero – di voler diventare leader nel campo del “ Destination Centres” , beh, il passo non deve essere stato breve. E da parte del Gruppo Arcotecnica ciò ha significato infiniti viaggi in Cina, per “prendere il contatto e il contratto” prima, e per incominciare la azione di strategia poi. Con tutti gli annessi del caso.
Jihua vuole essere presente in circa 35 location, e le prime cinque le ha individuate, presentandole a Cannes.
(La foto in copertina si riferisce alla località Chongquing)
Il concept ( che comprende fashion, alta gastronomia, entertainment, sport hub, hospitality, etc) ma soprattutto l’ azione di marketing e comunicazione me la spiegano in dettaglio due signore che conosco da molto tempo : Donata Vescovi e Marielle Pesant, la quale in Arcoretail è Marketing Manager.
Il successo di Jihua al MAPIC si esprime in sintesi in quattro parole : fantasia, finezza, frenesia e “ sana follia”. Chi altro aveva mai prima – almeno nella real estate community – invitato a venirti a trovare in una Fiera mediante un elegantissimo cartoncino con tanto di RSVP, in un raffinato stand “ sigillato” dove si entrava appunto solo previo appuntamento ? Risultato : coda, per sentirsi dire « mi spiace, non possiamo riceverla, l’ Agenda è tutta presa ». Ho visto gente tentare “abusivamente “ l’ ingresso dalla terrazza adiacente al sigillato spazio , ma essa veniva subito bloccata da inflessibili custodi. Viva dunque la strategia di marketing del “de-marketing” !
Stop-over in Brasile. Di Sonae Sierra – che nel Paese è molto attiva – noi qui tutto sappiamo : la Società guidata dal CEO Fernando Oliveira ( e in Italia da Jerry Boschi) è protagonista anche a casa nostra, e molto e bene sa comunicare.
Secondo il Consiglio dei Centri Commerciali brasiliano ( che si chiama ABRASCE) ci sono in Brasile ben 468 shopping mall per un totale di otto milioni di metri quadrati e circa 85 mila store. Ma gli spazi di crescita sono enormi. Per chi vorrà andare a vedere con i propri occhi, l’ appuntamento è a San Paolo, dal 15 al 17 settembre 2014, per il 13 ° Congresso internazionale degli shopping centers e dell’Americas Exposhopping.
Nota : i quattro “Paesi d’ Onore” sono stati premiati al MAPIC con un Award speciale della Giuria . I vincitori sono stati Sonae Sierra per il Brasile, Wanda per la Cina , DLF per l’ India e Crocus per la Russia ( qui da me non citato perché io parlo solo delle cose che personalmente conosco , e non per relata refero).
Varie ed eventuali
–Ricerche e pubblicazioni. Come sempre durante il MAPIC le società di consulenza immobiliare internazionale – e non solo loro – presentano infiniti Studi e Ricerche . Esse non hanno fatto quest’ anno eccezione, e così – oltre alle tre occasioni di incontro organizzate da CBRE sui più vari temi – non posso non citare almeno gli appuntamenti di C&W , che ha presentato in anteprima “ Main Streets Across the World”, classifica delle 334 vie commerciali più costose, localizzate in 64 Paesi ( si veda sul mio sito al linkhttps://www.internews.biz/?p=
E non posso non nominare JLL , che questa volta si è anche soffermata – tra l’ altro – sulla “global E-commerce race”.
Le pubblicazioni liberamente prendibili sono una raffica: moltissime testate per molte decine di migliaia di copie, distribuite ovunque nel Palais e nei principali alberghi della Croisette. Ecco, qui ci starei un po’ attenta perché non in molti le riviste e i libri li raccolgono e – al termine della Fiera – sono tonnellate di carta che vanno al macero, dal Palais e dagli alberghi.
Una stretta al cuore, pensando al tempo speso a progettarle e scriverle, queste pubblicazioni, e ai relativi investimenti pubblicitari.
Per non riflettere sullo spreco in termini di ambiente.
–Gadget etc. A parte qualche mini- scatoletta di cioccolatini , qualche pallina antistress, penne e matite etc: a differenza del passato di gadget non se ne parla neanche .
Peccato, ma giustificato.
–Party &C “extrasalone” . Qualcuno c’è stato, ma molto, molto meno degli anni d’oro.
Del grande evento di Corio ho già detto nella prima puntata di questo mio Racconto.
Attendo ora di sapere se ci sarà un evento della Società anche in occasione dell’ apertura ( annunciata per il 2014) del “ Romea Shopping Center “a Marghera: se non erro sono 40 mila metri quadrati di GLA, con ipermercato, un centinaio di negozi , entertaiment facilities e concept di Design International.
Riflessione finale. Se non erro, però, questa di Corio è anche una delle poche aperture previste nel nostro Paese per l’ anno prossimo.
Il futuro a medio non si presenta affatto bene, per chi voglia dar vita a nuovi sviluppi. Al massimo si parla di azioni di refurbishment , di cui c’è molto bisogno perché gli asset esistenti sono già spesso obsoleti.
Sono smoky days, ma non possiamo e non dobbiamo cedere : “we must not give in”, nonostante le banche.
Riflettiamo dunque su ciò, speriamo in bene per qualche acquisizione prossima ventura magari dall’ estero, sia pure a sconto, e nel frattempo andiamo all’ estero con la nostra splendida tecnologia intellettuale. In pochi decenni , infatti, nel comparto dei centri commerciali, siamo diventati bravissimi a inventare, creare, disegnare, progettare, commercializzare, pilotare, gestire, etc. In più, siamo italiani, quindi emblema di eleganza , buon gusto e lifestyle.
Adesso abbiamo pure il nostro preziosissimo food, che tanto ci aiuta : ci stanno volendo in tanti Paesi che gli sviluppi li stanno facendo ( e i soldi li hanno, ma hanno anche molte pretese…).
Forse, an other day is dawning.
“Sotto sforzo”, chissà cosa potremmo essere capaci di fare ancora ! : i nostri consueti “miracoli”, è ovvio!
PS: ecco qui sotto la spiega al titolo ( i 15.500 passi) di questo mio Racconto :
«COMUNICATO STAMPA : I RISULTATI DELLA CAMPAGNA DI COGEST RETAIL AL MAPIC (Milano, 18 novembre 2013 )
10.000 passi per stare bene”, l’iniziativa promossa da Cogest Retail in 34 centri commerciali in tutta Italia, ha coinvolto anche i visitatori del Mapic. In occasione della principale fiera del retail real estate a livello europeo (svoltasi dal 13 al 15 novembre a Cannes), Cogest Retail ha infatti distribuito a tutti gli ospiti del suo stand un contapassi che è servito a misurare la distanza percorsa da ogni partecipante nei tre giorni di manifestazione. Comunicando il proprio risultato in chiusura della rassegna, ogni visitatore ha indirettamente contribuito a una raccolta fondi benefica. Cogest si è infatti impegnata a donare a Telethon, in prima fila con Avis nella ricerca sulle malattie rare del sangue, un centesimo per ogni passo. Sono stati registrati 254.223 passi, corrispondenti a una donazione di 2.542 €. I tre migliori risultati saranno inoltre premiati con un cardiofrequenzimetro».