Leo Civelli, Chairman REAG Europe (Gruppo Duff & Phelps), è intervenuto in qualità di co-chair nella discussion “Italy – Core Slow Down vs Alternative Shake Up” al 21° Annual Europe GRI 2019 tenutosi a Parigi, appuntamento internazionale del settore real estate in Europa, dove leader ed esperti si incontrano per approfondire le nuove tendenze del mercato.
Durante il confronto sull’andamento degli investimenti nel settore immobiliare in Italia nel primo semestre 2019, Leo Civelli ha dichiarato:
«Dopo un rallentamento registrato nel corso del 2018, principalmente legato alle incertezze politiche, al mancato concretizzarsi di alcune operazioni e al confronto con un 2017 contraddistinto da risultati eccezionali, per la prima metà del 2019 i dati sugli investimenti nel settore immobiliare in Italia sono incoraggianti, raggiungendo 5,1 miliardi di euro, risultato molto vicino a quello dello stesso periodo del 2017, grazie alla conclusione di alcuni importanti deal, soprattutto nel settore alberghiero. Si stima che alla fine del 2019 gli investimenti totali nel mercato real estate si attesteranno intorno ai 10 miliardi di euro, di poco inferiori a quelli del 2017 e ben superiori agli 8,5 miliardi del 2018.
Nel primo semestre del 2019 gli investimenti in Italia risultano più diversificati dal punto di vista geografico: l’attenzione degli investitori si è spostata anche su altre città italiane oltre a Milano, che rimane comunque la metropoli più attrattiva d’Italia, catalizzando il 33% degli investimenti immobiliari nel nostro Paese.
Analizzando le diverse asset class, emerge una predominanza degli investimenti nel comparto hotellerie (39% del totale del mercato), soprattutto in città come Milano e Roma, ma anche in località turistiche come Taormina, Portofino e Courmayeur. Inoltre, la prima metà del 2019 ha fatto registrare un recupero degli investimenti nel comparto degli uffici, dopo il calo del 2018, e un simile trend si riscontra anche nel comparto residenziale, nel quale le transazioni sono in aumento, così come l’interesse da parte degli investitori istituzionali. E’ interessante notare anche la crescita del 4% degli investimenti in asset class non tradizionali, quali residenze per studenti e anziani, che riflettono gli inevitabili cambiamenti sociodemografici caratterizzati dal progressivo invecchiamento della popolazione e dalla maggiore mobilità degli studenti.
E’ inoltre significativo sottolineare il crescente interesse degli investitori internazionali verso il mercato immobiliare italiano: nel primo semestre del 2019, infatti, gli statunitensi hanno rappresentato più del 33% sul totale del volume di investimenti, seguiti dagli europei (Lussemburgo, UK, Francia e Germania), mentre la quota degli italiani è scesa al 21%. Solo negli scorsi mesi di luglio e agosto, gli operatori internazionali hanno investito in Italia 1,5 miliardi di euro e si prevede la chiusura di altri importanti deal prima della fine dell’anno».
Fonte : Gruppo Duff & Phelps