Il documento programmatico di bilancio varato dal governo, che contiene l’impalcatura della manovra 2020, tra le varie misure prevede l’aumento da 50 a 150 euro ciascuna dell’imposta ipotecaria e catastale sui trasferimenti immobiliari (tra privati) soggetti all’imposta di registro (prima casa e altri immobili) e l’ipotesi di aumento della cedolare secca sulle locazioni a canone concordato, dal 10% al 12,5%.
“Dalla manovra – commenta Santino Taverna, presidente nazionale FIMAA – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia – arriva un ulteriore incremento di imposte sull’immobiliare: non solo triplicano le imposte di registro, ma emerge anche l’ipotesi di un aumento della cedolare secca sulle locazioni a canone concordato, con un’aliquota che potrebbe salire dall’attuale 10 al 12,5%. Dopo l’illusione di attenzioni e promesse disattese per il comparto – continua Taverna – anziché dare ossigeno ad un settore fondamentale per la crescita economica del Paese, lo si appesantisce ulteriormente utilizzandolo come bancomat per fronteggiare qualsiasi necessità, senza mai ricorrere alla riduzione dei costi della spesa pubblica improduttiva che sta affondando il Paese”.
Fonte : FIMAA