Si svolge oggi 29 maggio a Torino, nell’ambito del festival “Architettura in Città”, un incontro sulla Variante 200.
Saluti iniziali di Carlo Novarino, Presidente della Fondazione OAT
Interventi di:
Ilda Curti, assessore alle Politiche Urbanistiche e di Integrazione della Città di Torino
Paola Virano, direttore divisione centrale Ambiente, Sviluppo, Territorio e Lavoro della Città di Torino.
Emanuela Recchi, project manager ToMake!, Recchi Engineering
Matteo Robiglio, masterplanner ToMake!, TRA Architetti
Ezio Micelli, Esperto Analisi di Mercato e Real Estate ToMake!, Mesa
Federico Chiavazza, Esperto Analista Finanziario To Make!, Avalon
Diego Deponte, Esperto di Mobilità ToMake!, Systematica
Fabio Viero, Esperto Sostenibilità Ambientale ToMake!, Manens-Tifs
In questi ultimi anni la Città di Torino ha posto al centro delle sue progettualità l’area nord-est e in particolare lo Scalo Vanchiglia e la Spina 4, oltre 1 milione di metri quadri di aree industriali in via di dismissione, collegate dal trincerone ferroviario a corona del quartiere di Barriera di Milano.
Dopo un concorso internazionale di idee che nel 2010 ha coinvolto oltre cinquanta raggruppamenti di progettisti, la Città ha bandito una gara per la realizzazione del nuovo masterplan e per la definizione dello studio economico-finanziario dell’intervento.
Spiega Ilda Curti: “Il percorso avviato con la redazione del masterplan della Variante 200 rappresenta un approccio innovativo alla trasformazione urbana di grandi aree da riqualificare. Attraverso una modalità di progettazione condivisa con gli attori locali – sottolinea l’assessore – il masterplan offrirà alla città un nuovo modello di sviluppo coerente con i modelli economici e sociali che la città esprime e orientato alla sostenibilità. L’efficienza energetica, il trasporto pubblico, la qualità urbanistica e ambientale, l’interconnessione con gli altri territori sono i solidi pilastri di un progetto che cambierà il volto della città: l’intero quadrante Nord è oggi interessato da diversi progetti di rinnovamento, a partire da Urban Barriera di Milano al Piano Città per Falchera”. E conclude: “L’obiettivo è di trasformare un’area oggi priva di identità urbana in un motore del cambiamento, il cuore della città intelligente che è al centro della strategia di crescita di questa Amministrazione”.
Il raggruppamento vincitore ToMake!, guidato dalla torinese Recchi Engineering con gli olandesi De Architekten Cie e altri importanti professionisti, sta affiancando l’amministrazione, con un ruolo di co-regia, nella costruzione di uno strumento di governo del territorio innovativo e flessibile, capace di gestire allo stesso tempo la trasformazione e la riqualificazione fisica delle aree e gli aspetti di carattere economico-finanziario e di governance.
Un progetto integrato e condiviso,quale prodotto di un interscambio di idee, vivace e continuo, tra gruppo di lavoro e pubblica amministrazione. Un approccio progettuale innovativo, capace di declinare il tema della “smartness” nei suoi molteplici aspetti. L’ascolto del territorio quale elemento imprescindibile. Queste alcune delle chiavi adottate dal gruppo di lavoro per dare una risposta quanto più possibile efficace alle richieste del bando.
V200 si offre quale laboratorio di un nuovo modello di sviluppo urbano: la strada indicata dai progettisti è quella del bottom-up, un progetto che si costruisce dal basso, capace di accogliere e conciliare al proprio interno pratiche, identità, modi di abitare e lavorare propri di una città contemporanea.
“Gli utenti finali hanno per la prima volta un peso decisivo – racconta Emanuela Recchi -. La sostenibilità economica si costruisce a partire dall’ascolto del mercato e dei suoi stakeholders, a maggior ragione nel corso di un programma pluriennale come questo. L’investimento speculativo non funziona più. Le opportunità vanno costruite più che mai attraverso sinergie tra pubblico e privato, pianificazione integrata di urbanistica e mobilità, solidità nella pianificazione economica e nella governance con regole chiare e flessibili ma stabili nel tempo”.
Qualità del disegno urbano, sostenibilità e innovazione: queste le tre parole chiave che informano un progetto costruito secondo un approccio non abituale in Italia. All’interno del Masterplan V200 centrale è il ruolo dell’infrastruttura, strettamente connesso al progetto di trasformazione urbana. Sul sedime del precedente trincerone ferroviario sarà realizzato il primo tratto del percorso della nuova direttrice di trasporto pubblico, che potrà trovare parte dei propri finanziamenti proprio nelle risorse generate dalla trasformazione stessa.
Fonte : Comune di Torino