Il Think tank “La Grande Bellezza del Real Estate”, organizzato dalla membership Assoimmobiliare di Roma, ha visto il 28 settembre la partecipazione di molti tra i principali operatori ed esperti del settore, in un incontro” volto a mettere a fattor comune esperienza e buone pratiche per valorizzare e riqualificare il Paese e in particolare la città di Roma.
A margine dell’iniziativa sono state raccolte le principali dichiarazioni e messaggi.
In particolare sono pervenuti i saluti istituzionali del Sottosegretario PierPaolo Baretta – MEF, che ha precisato: «I temi del comparto immobiliare attraversano, per loro natura, i settori più diversi dell’economia. Importante soffermarsi su soluzioni sostenibili e innovative per il futuro dello stock immobiliare, pubblico e privato. I temi sono all’attenzione dell’Agenda governativa e vedono Assoimmobiliare parte attiva dei processi di ammodernamento delle città e delle periferie. Per tali motivazioni bisogna introdurre e applicare in Italia le buone pratiche internazionali e nazionali del settore Real Estate per attrarre gli investimenti e rendere più funzionali e sicuri gli immobili e i territori».
Ha rivolto anche un augurio di buon lavoro il Presidente dell’Assemblea Capitolina – Marcello De Vito – Roma Capitale: «Mi preme segnalare l’interesse da parte di Roma Capitale di potenziare l’attrattività nei confronti dei flussi internazionali e nazionali sia in termini di persone, sia di messa in sicurezza degli investimenti nel mobiliare e nell’immobiliare. Non si può certamente non riconoscere la rilevanza dei veicoli finanziari immobiliari rappresentati in Assoimmobiliare, aggregatori di investitori sia nazionali sia internazionali, nel reperimento delle risorse necessarie per sostenere gli ammodernamenti e la messa 1n sicurezza del territorio e delle città. E in questo senso è stato aperto un dialogo per portare la conoscenza all’interno dell’Amministrazione da un lato delle migliori buone pratiche globali e dall’altro di quanto fatto e in corso a Roma».
Giorgio de Rita, del Censis, ha illustrato la situazione socio economica della Città di Roma. «L’Italia e la città di Roma sembrano oggi avviate lungo una via d’uscita dopo un decennio di contrazione di tutti i principali indicatori economici: dai consumi ai redditi, dagli investimenti produttivi i valore delle nostre case. Tra i fattori propulsivi: la crescita continua di presenze turistiche, nel 2016 rispetto a dieci anni prima a Roma aumentata di oltre il 60%, alcuni settori industriali che esportano in tutto il mondo e garantiscono al nostro Paese di restare tra i primi dieci esportatori del mondo, alcune città traino capaci di attrarre funzioni alte delle grandi filiere globali.’ L’ industria immobiliare è chiamata a contribuire non solo investendo e partecipando alla ripresa, ma anche e soprattutto, elaborando e difendendo proposte di soluzione ad alcuni problemi urbani sia di piccola che di grande scala. Proposte di soluzione che possono diventare progetti ma che non possono limitarsi a riqualificare le città e devono affrontare temi fondenti lo sviluppo: la visione strategica della crescita sociale, la .definizione delle migliaia di progetti iniziati e mai conclusi, il ripensamento dei format immobiliari per tener conto del cambiamento nelle discussioni e nei comportamenti, sia produttivi che di consumo».
Paolo Crisafi, DG Assoimmobiliare , confrontandosi con gli operatori: «Guardo con interesse e favore all’iniziativa “La grande bellezza del Real Estate”, promossa dalla Membership romana di Assoimmobiliare, perché volta a favorire il dialogo e il confronto tra operatori e Istituzioni, sui temi più importanti del settore per lo sviluppo delle città e dei territori. Tra questi temi c’è sicuramente il bisogno di sempre maggiore bellezza e funzionalità delle nostre città e periferie, che si traduce in prodotti di qualità. Tale prodotto può essere ottenuto in larga misura attraverso operazioni di riqualificazione del costruito e di valorizzazione del territorio. Per assicurare che tale slancio proceda nella direzione giusta è importante che tutte queste operazioni siano condotte alla luce delle migliori pratiche internazionali e locali. Ciò è auspicabile anche nell’ottica di favorire l’attrazione dei necessari capitali, italiani ma anche esteri, fondamentali per far partire progetti di riqualificazione di dimensioni sensibili. Di particolare interesse il dibattito sviluppatosi nel corso dell’incontro che ha visto Esponenti del mondo immobiliare e delle Amministrazioni locali mettere a fattor comune le esperienze maturate individuando anche i principali aspetti normativi, burocratici e amministrativi da perfezionare e semplificare e che saranno oggetto di un continuo scambio di idee da realizzare sia in sede nazionale sia locale. Ringrazio, quindi, i partecipanti di oggi e delle future occasioni di questo Tavolo di lavoro»
Alessandro Cattaneo, Presidente di Federimmobiliare, ha evidenziato che «il comparto immobiliare ha una grande responsabilità oggi, quella di giocare il ruolo di traino per il rilancio del Paese Rilancio che certamente dovrà essere innanzi tutto economico, ma che coinvolge ancor di più aspetti culturali e di visione complessiva. Rigenerare le nostre città, aumentare la qualità della vita di noi cittadini, innovare. I segnali di ripresa ci sono, ma vogliamo fare di più. Pensiamo a quante occasioni potremmo cogliere semplicemente liberando le energie presenti: politiche fiscali più coraggiose e una partnership tra pubblico e privato che deve diventare buona prassi. Questa è la strada e che vede Assoimmobiliare impegnata a creare momenti di confronto per proseguire le interlocuzioni con le istituzioni e Federimmobiliare fare da ripetitore culturale delle tematiche di settore».
Andrea Ferrazzi, di Fpc/Anci , per le amministrazioni locali ha fatto presente che «va assolutamente incrociata la crescita del nostro paese inserendovi pienamente l’edilizia e l’ immobiliare settori penalizzati in modo drammatico dalla crisi dell’ultimo decennio. Certo, chi pensa che superate le difficoltà tutto tornerà come prima sbaglia: il mercato delle costruzioni e del Real Estate è strutturalmente cambiato. Servono interventi e norme innovative di rottamazione – ricostruzione secondo il trionomio costruzione-impianto-servizio che accompagnano i progetti di rigenerazione complessivi. Va posto uno stop definitivo alle speculazioni immobiliari che affossano lo stesso mercato e rovinano le nostre città e va continuata una politica che punti sulla qualità di prodotto-servizio e sull’efficientamento energetico. In Italia il 35% dell’energia è consumata nell’edilizia dove l’80% degli edifici è in classe energetica G, con uno sperpero annuo calcolato in 22 miliardi di euro. È questa la vera spending review. Vanno proseguite le politiche nazionali di rilancio di questo settore strategico per il paese anche attraverso politiche di incentivazione della spesa pubblica e privata. I progetti di riqualificazione urbana, da ultimo il “Bando Periferie”, dovranno essere inseriti in un progetto continuo di politiche per le città che si inserisca in una vera e propria Nuova Agenda Urbana. Per tutto questo è molto importante e apprezzabile il lavoro di Assoimmobiliare, oggi presente con il suo DG Paolo Crisafi, che, anche attraverso questa iniziativa, continua a essere attore centrale e propulsivo per tutto il settore».
Antonio Sancez Fraga , del Comitato Beni Ambientale e Culturali di Assoimmobiliare, ha fatto presente che« l’ Italia ha il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico più importante del mondo; di conseguenza lo sviluppo italiano del Real Estate passa necessariamente (e speriamo virtuosamente) dalla tutela, conservazione e valorizzazione di questo patrimonio.A livello pubblico le competenze sui beni culturali fanno capo al MiBACT e a livello territoriale alle relative Soprintendenze dei Beni Culturali che, secondo l’ultima riforma, sono accorpate in Soprintendenze Regionali.Il dialogo del Comitato sarà quindi con queste realtà.”
Emanuele Caniggia, Ad di IDeA FIMIT, ha focalizzato i ragionamenti sulla “densità abitativa” di Roma, che è sette volte più bassa di quella di Milano. «Il problema della città è la sua sostenibilità economica che non si regge con questa dimensione e questa densità abitativa. Non spetta al mondo degli operatori immobiliari dare un’idea di città. È la politica che deve decidere quale vocazione deve avere una città. E Roma oggi non ha la sua chiara vocazione. IDeA FIMIT continua ad investire risorse importanti sulla città: oltre 800 milioni di euro nell’ultimo anno. E molte altre risorse sono a disposizione; chiediamo strumenti adeguati e un’idea di città. Un’idea politica, non tecnica. In passato visioni tecniche astratte hanno creato danni profondi alla città come il Corviale o i Ponti della Laurentina e temo che alcune idee , come il co-working o lo smart-working , non contribuiscano molto a far stare meglio le persone».
Paolo Gencarelli ,di Poste Italiane . ha messo in evidenza che: «Roma è pronta a riavviare un percorso di crescita immobiliare dove sarà importante coinvolgere tutte le grandi aziende che hanno sede in questa città per sviluppare una domanda di nuovi spazi innovativi, sostenibili, efficenti».
Mirko Tironi ,di Varde , ha parlato di «Roma come un mercato immobiliare interessante, sia per il valore storico – architettonico sia per i buoni margini di crescita che presenta, sia nel residenziale sia nell’hotellerie. Roma è interessante per per le potenzialità ancora inespresse che ha ma per vincere la sua sfida deve imparare ad attrarre talenti e per farlo deve offrire servizi moderni e innovativi. Deve pensarsi specchiandosi nelle grandi realtà europee con cui deve essere in grado di competere.Solo così si attiveranno gli investimenti. Vi sono in sala operatori in cui crediamo e che appartengono alla storia della città».
Fonte : Assoimmobiliare