Ha avuto luogo negli scorsi giorni a Milano il think tank
“L’Immobiliare per il rilancio dell’economia”, per condividere con le
istituzioni temi per portare avanti le politiche industriali
immobiliari
In apertura della giornata il presidente di RE MIND, Paolo Crisafi, ha
dichiarato : <<Dopo l’appuntamento di Roma del 30.9 sulla
“sicurezza delle popolazioni, degli immobili e degli Investimenti “, RE
MIND organizza questo incontro a Milano focalizzato sul racconto delle
esperienze immobiliari nel capoluogo lombardo e quindi di respiro
nazionale ed estero per rilanciare l’economia di tutto il Paese. RE MIND
punta sulla ricerca di nuove strategie operative nel settore capaci di
offrire opportunità, liberare energie, creare sinergie, semplificare
processi. E vuole anche essere un moderno e attuale strumento di
confronto per puntare a raccordare non solo grandi soggetti economici e
finanziari dell’ immobiliare classico ma soprattutto quella piccola e
media filiera produttiva così vitale fatta di imprese, imprenditori,
professionisti, luoghi della cultura e del sapere, istituzioni, quel
magma sociale del settore tanto determinante quanto spesso scarsamente
rappresentato, almeno finora>>.
Ha poi proseguito Crisafi : <<Tante idee e tante proposte che RE
MIND sta già elaborando – questo secondo nostro meeting vuole dare
ulteriori contributi in tal senso – documenti e progetti per il rilancio
dell’economia attraverso la Filiera Industriale e Manifatturiera
dell’Immobiliare così trainante e prioritaria, a nostro avviso, per il
PIL italiano. È certo un percorso ambizioso e non facile, ma non
mancherà mai il nostro impegno costruttivo e il nostro contributo
positivo condividendo con le forze politiche di governo e opposizione i
temi per portare avanti le politiche industriali immobiliari del
Paese>>.
Ha poi dato il suo saluto alla Sala il Direttore sede di Banca d’Italia
di Milano ,Giuseppe Sopranzetti, introducendo il tema dell’importanza
del settore immobiliare con l’esempio virtuoso della Regione Lombardia
che, uscita dalla crisi nazionale del decennio scorso, ha registrato
significativi dati positivi di crescita (Milano + 7%) dovuti alla
capacità che la Lombardia ha dimostrato nel sapere “unire le forze”
delle proprie differenti industrie e competenze, di mostrare talenti e
al tempo stesso di sfruttarli (si prenda come esempio EXPO); capacità
che ha fatto di quello ambrosiano un modello unico di successo.
E’poi seguita la sessione con i principali assessori competenti per
materia nel corso della quale Pierfrancesco Maran (Assessore a
Urbanistica, Verde e Agricoltura)ha sottolineato che
Milano cresce costantemente da dieci anni.
Maran imputa il successo del fenomeno immobiliare di Milano
all’atteggiamento costante che nell’ultimo ventennio ha caratterizzato
l’Amministrazione dandone continuità, pur variando gli obiettivi nel
medio periodo: scommettere sul futuro. Allo stato gli obiettivi sono:
1. far fronte alla crescita degli abitanti di Milano (+15.000/anno) ampliando gli obblighi di edilizia convenzionata;
2. richiedere agli operatori dell’edilizia performance sempre più alte
per un aumento del verde, per contrastare il fenomeno dell’inquinamento,
dovuto anche al particolare periodo climatico e alle intrinseche
caratteristiche della zona geografica;
3. guidare il fenomeno di estensione del centro città accompagnando il
forte intervento pubblico ad altrettanti investimenti privati.
Importante il confronto con Regione e in particolare con Pietro Foroni
(Assessore Regione Lombardia al Territorio e Protezione Civile)
In risposta a quanto affermato da Maran sulla collaborazione tra i vari
soggetti della filiera immobiliare e, in particolare, tra Milano e la
Regione Lombardia, Foroni, con spirito più ottimistico ha rappresentato
come la Regione si trovi spesso a dover far fronte a diverse esigenze
dei vari Comuni: dal sud della Lombardia, che spesso viaggia verso
Milano, ai laghi passando per i Comuni di montagna. Questo fa sì
inevitabilmente che le scelte legislative debbano essere il più
elastiche possibile in modo da non svantaggiare nessuno.
Posto quindi che Milano e la Regione si possano trovare in posizioni
conflittuali, il principio ispiratore dovrebbe porsi aldilà degli
interessi configgenti, fondandosi sulla convinzione che Regione e
Comuni, in particolare quello di Milano, reciprocamente si
arricchiscano.
Vi è stato quindi un intervento Roberto Tasca (Assessore al Bilancio e Demanio)
Caratterizzato dal forte realismo che il suo passato, e il suo percorso
nel mondo della finanza, gli ha insegnato e che lo ha portato
all’assessorato del Demanio della sua città con lo sfidante obiettivo di
valorizzare il patrimonio del Comune di Milano, Tasca ha messo in luce
l’efficacia che ha avuto l’aver introdotto il metodo della procedura di
gara nel trasferimento di immobili di particolare rilievo pubblico,
sostituendo obsoleti schemi contrattuali, superati anche normativamente,
su cui ancora si fondavano i rapporti tra il Comune e i privati.
A volte critico nei confronti delle scelte legislative della Regione, Tasca ha evidenziato alcuni aspetti su cui lavorare:
1. la creazione di una banca dati che possa raccogliere i dati di quali e quanti immobili da dismettere vi siano a Milano;
2. il ruolo, spesso troppo ingombrante, della Sovraintendenza che
finisce per ostacolare opere di ristrutturazione di beni pubblici che
potrebbero rimanere in cattivo stato (es. palazzo Marchiondi);
3.l’ invito al legislatore a riflettere sull’imposta di registro nel trasferimento tra enti locali.
Si sono poste a seguire domande in merito e sport e turismo , e Roberta
Guaineri (Assessore a Turismo, Sport e Qualità della vita) con il suo
intervento ha mostrato come spesso turismo e sport possano non procedere
su due rette parallele ma possano invece reciprocamente intersecarsi,
generando ricchezza e miglioramento della qualità della vita.
È ciò che Guaineri si augura accada con le Olimpiadi 2026: il cosiddetto
“effetto EXPO”, che ha generato attrazione per Milano negli anni a
seguire, successivamente alla durata di EXPO stessa.
Per ottenere questo effetto, per nulla scontato, si deve ragionare sul
tipo di turismo e sulle problematiche che Milano affronta, una su tutte,
la parità degli operatori economici degli alloggi alternativi con
quelli tradizionali (Milano è infatti stata tra le prime città a tentare
di regolamentare il mondo degli alloggi Air Bnb tramite il Codice CIR).
Guaineri ha concluso con un forte appello agli operatori del settore
dell’edilizia ad investire nello sport, inteso come un progetto di
riqualificazione di centri sportivi in grado di ricreare
ancheintegrazione ( sono circa 130 centri da riqualificare).
Gli aspetti sociali sono stati trattati da Gabriele Rabaiotti (Assessore Politiche Sociali e Abitative)
Autodefinendosi quale “voce scomoda” del Comune, l’assessore ha rappresentato la trasversale importanza dell’edilizia popolare.
Una voce che ha la forza di molti anni di esperienza nel mondo politico
immobiliare e che riprendendo le fila del Piano Fanfani vorrebbe far
concepire l’edilizia popolare “moderna” non solo come risposta ad uno
scopo filantropico ma come occasione vera di ripresa economica: tramite
una “casa popolare del futuro” si potrebbe offrire un prodotto nuovo,
innovativo, in cui a guadagnarci sarebbero tutti: i cittadini, tramite
canoni calmierati; i privati, conquistandosi una fetta di mercato ferma a
50 anni fa; la città stessa, con la crescita delle infrastrutture.
In rappresentanza delle forze di Governo, Mattia Mor ( deputato di Italia Viva)
è apparso curioso e attento alle voci della sua città natale (Milano).
Mostrandosi vicino al programma del PD e in particolare all’invito di
Ferrazzi al “togliersi le casacche” delle vesti politiche per perseguire
un unico comune obiettivo, il bene del Paese, Mor ha sollecitato ad
aumentare gli investimenti, anche stranieri, attraverso il settore
immobiliare.
Raccogliendo i vari spunti sino a quel momento emersi, Mario Occhiuto
(Presidente Fondazione Patrimonio Comune – Anci, e sindaco di Cosenza)
ha sottolineato come l’argomento della crescita immobiliare comprenda
anche la rigenerazione delle città, che negli ultimi dieci anni sono
cresciute a dismisura con criteri non sempre ambientalmente corretti .
La rigenerazione può assumere varie forme, vuol dire soprattutto
trasformazione dei quartieri degradati; rottamazione delle periferie, di
edifici. Tuttavia, non bisogna nascondersi solamente dietro al criterio
dell’utilità funzionale o alle esigenze di efficientamento energetico
ma occorre sempre considerare anche la qualità e la bellezza, intese
come riconoscibilità degli spazi. La città è fondata anche sull’idea di
bellezza, criterio che deve far parte della rigenerazione urbana perché
la città contengono la vita delle persone che, lungi dall’essere
perfette puntano al miglioramento e al cambiamento continui.
Tale idea di rigenerazione urbana deve essere estesa non solo alla città
di Milano ma a tutte le città italiane. Occhiuto ha menzionato i
progetti avviati per la costruzione di scuole e stadi, realizzati spesso
in quartieri che erano popolari ed oggi sono aree di collegamento
importanti.
Emilio Faroldi (Prorettore Politecnico di Milano), ha citato “Milano
vicina all’Europa” : non è solo il titolo di una canzone di Lucio Dalla
,ha detto, ma sintetizza ciò che è Milano nel mondo del progresso,
dell’arte, della cultura. Il Politecnico ne è parte integrante perché
l’Università non è oggetto a parte ma essenza di tutto ciò. Dalle
riflessioni precedenti emerge come una città che è prima nella politica
del fare, propositiva, unica deve anche guardarsi dentro, ci deve essere
un bilanciamento e equilibrio tra le varie spinte della cultura post
moderna. Tale cultura ha spostato molto i temi del real estate: la
cultura del tempo libero delle utilità e il ripensamento degli spazi e
di nuove funzionalità non può prescindere dal concetto di casa, che deve
essere l’epicentro della progettualità.
Inoltre il Politecnico di Milano è un’istituzione ben presente nello
scenario immobiliare di Milano (e non solo), e lo è anche in veste di
attore principale (si vedano i progetti per lo Scalo Farini o a
Rogoredo).Infine, è un bellissimo spunto sulla presenza di “estero” a
Milano e di Milano stessa all’estero ( vi è ad esempio una sede dello
stesso Politecnico in Cina!).
Al think tank hanno inviato messaggi , tra gli altri :
– il Sottosegretario al Mit Roberto Traversi («Dalle grandi città ai
piccoli paesi, sul territorio crescono piani di rigenerazione sociale. È
necessario uscire dalle secche dell’immobilismo per accelerare sui
nuovi progetti, consapevoli del fatto che i piani di rigenerazione
richiedono tempo, pazienza e una costante mobilitazione della società
civile, parte attiva e non passiva di questo nuovo processo, nonché un
intervento incisivo da parte del Governo e del Parlamento»).
-l’On. Alessandro Cattaneo, Forza Italia («Il tema dell’immobiliare,
della rigenerazione, della green economy, degli investimenti sostenibili
sono oggetto di attenzione e sono quindi disponibile e interessato a
recepire proposte e a continuare confrontarmi con la Filiera presente in
RE MIND»)
-il Sen. Andrea Ferrazzi, PD («Il programma di governo PD/M5 Stelle è
molto innovativo per quanto attiene l’immobiliare e l’edilizia, e in
particolare relativamente alla rigenerazione urbana e alla residenza.
Bisogna portare in porto una rimodulazione della normativa in materia di
Real Estate e in particolare portare avanti gli interventi contro il
consumo di suolo e quelli in materia di rigenerazione urbana» ).
-l’On. Massimo Garavaglia, Lega («Abbiamo varato interventi incisivi
come Governo e ciò grazie anche al contributo tecnico di Crisafi e di
altri esperti come il Prof. Maurizio Leo e come l’avv. Mirko Annibali,
ad esempio per rendere la norma sugli “esperti indipendenti” in linea
con gli altri Paesi e per arginare un improprio recepimento della norma
sugli interessi passivi. Bisogna proseguire su questa scia anche in tema
di sicurezza degli immobili e della popolazione facendo rispettare le
regole e concentrandoci in special modo sulla cyber security»).
Hanno contribuito ad animare il dibattito i due giornalisti
invitati : Paola G. Lunghini, (Direttore di ECONOMIA IMMOBILIARE e
di www.internews.biz ), e Guglielmo Pelliccioli, Fondatore del Gruppo editoriale Daily RE.
( Nota : elaborazione su Fonte RE MIND )