Sono positive le previsioni sul mercato immobiliare commerciale italiano che dovrebbe confermare anche nel 2018 il trend di crescita. Sono queste le previsioni elaborate dal Research Department di JLL, primario player internazionale dell’advisory sul real estate.
Nel 2018 si dovrebbe confermare il ruolo primario degli uffici anche se la logistica rappresenta un trend emergente. Milano continuerà ad essere un polo attrattivo per gli investimenti real estate ma Roma vedrà progressivamente crescere il proprio peso percentuale grazie a nuove opportunità di riqualificazione e rilancio.
Il 2017 si è rivelato un nuovo anno record per il mercato immobiliare commerciale italiano con un volume degli investimenti che è stato pari a 11 miliardi di Euro, in crescita del 15% rispetto al 2016. Il ruolo dell’estero si conferma decisivo per la resilienza e la crescita del mercato nazionale. L’affluenza di capitali di origine internazionale ha rappresentato infatti nel 2017 il 74% del volume totale contro il 24% del 2012, anno di punto minimo assoluto per gli investimenti. In termini di provenienza il 49% degli investimenti proviene da paesi europei, il 26% ha il passaporto italiano e la restante quota è ripartita tra Asia e America.
Secondo il Research Department di JLL inoltre il mercato sta registrando una crescente polarizzazione del profilo degli investimenti e una forte pressione sui prezzi dei prodotti secondari in tutti i settori. La maggioranza dei deal ha avuto un profilo core o value add/opportunistico data la carenza di capitale core plus.
Per quanto riguarda la tipologia di immobili, gli uffici si confermano come l’asset class preferita dagli investitori, che crescono del 21% rispetto al 2016 registrando 4,5 miliardi di Euro di investimenti. Insieme agli uffici anche gli immobili con finalità retail e commerciali, in particolare in location strategiche, rappresentano degli asset fondamentali per preservare la stabilità dei rendimenti.
Particolarmente significativo anche il ruolo di segmenti meno ‘tradizionali’ quali le RSA, il settore sanitario, lo student housing, il residenziale classico e nelle sue forme più alternative, che, in ragione di livelli di rischio contenuti e rendimenti costanti, si sono ormai consolidati e costituiscono interessanti opportunità. Tali “alternative investments” hanno registrato nel 2017 una crescita del +27% per un volume di 1,9 miliardi di Euro.
Ma è la logistica a fare la parte del leone e ad aver mostrato una maggiore espansione: il volume degli investimenti, al netto della vendita della società pan-europea Logicor di Blackstone a China Investment Corporation, ha toccato la cifra record di 800 milioni di Euro (+28% rispetto al 2016) grazie ad un mercato delle locazioni più dinamico e al supporto della forte attività dell’e-commerce.
In controtendenza invece il retail. Da inizio 2017, tale comparto ha registrato volumi di investimento inferiori ai livelli raggiunti l’anno precedente (-23%). Ciò è dovuto anche al ciclo di profondo rinnovamento attraversato da tale asset class, in favore di strutture flessibili e del food & beverage, che sta progressivamente ricoprendo un ruolo sempre più significativo.
Commenta Pierre Marin, CEO di JLL Italia: “In un’ottica europea, la crescita degli investimenti nel segmento Commercial Real Estate in Italia riposiziona favorevolmente il nostro Paese nella mappa degli investimenti internazionali. Quello italiano è un mercato sempre più maturo e sofisticato dove la distinzione tra mercato primario e secondario è declinata in un numero sempre maggiore di sfumature in tutte le varie destinazioni d’uso. Nonostante si consolidi con ritmi di crescita inferiori rispetto al 2015 e al 2016, il trend positivo del mercato italiano prosegue stabilmente e a doppia cifra ormai dal 2012. Questo positivo andamento e il portafoglio di operazioni che confidiamo di sviluppare nei prossimi mesi ci proietta con fiducia nel nuovo anno.”
Fonte : Company