Nel suo ultimo European Property Clock, aggiornato al Q2 2013, Jones Lang
LaSalle segnala un generale recupero nelle locazioni di uffici prime in Europa.
Lo European Prime Office Rental Index è aumentato dello 0,2% nel trimestre ma resta in fase
negativa (-0,7%) rispetto a un anno fa. Jones Lang LaSalle prevede una crescita delle locazioni
moderata per il resto dell’anno. I dati aggregati tuttavia mascherano l’immagine variegata della
regione: i mercati in tutti i quattro quadranti dell’orologio degli uffici, infatti, rispecchiano le condizioni
economiche incerte in tutta la regione:
-Nel corso del trimestre, i canoni di uffici prime a Dublino hanno continuato a risalire dai minimi
storici, con una crescita di +9,4%.
-Cali dei canoni sono stati registrati a Lione (-5,3%), Budapest (-2,5%), Varsavia (-2,0%) e
Barcellona (-1,4%).
-I canoni prime nel West End di Londra e nella City sono rimasti invariati, rispettivamente a £
1049/€ 1225 e £ 614/€ 716 al mq annuo. Ciò nonostante, le previsioni di crescita rimangono forti.
-I canoni prime nel più grande mercato europeo, Parigi, sono rimasti altrettanto stabili, anche se le
attuali turbolenze economiche andranno molto probabilmente a ricadere sulle previsioni a breve
termine.
L’offerta resta limitata: i completamenti sono diminuiti ulteriormente nel trimestre (-11%) fino a
raggiungere il minimo degli ultimi 10 anni. Con appena 720.000 mq consegnati nel secondo trimestre
2013, i volumi sono stati del 50% al di sotto della media quinquennale. Con 1,5 milioni di metri
quadrati completati nel primo semestre in Europa, la situazione suggerisce un leggero rischio al
ribasso delle previsioni fatte all’inizio di quest’anno dei volumi sull’intero anno (previsioni che
superavano i 4 milioni di mq), anche se i livelli di completamento trimestrali sono previsti in crescita.
Dal lato della domanda, l’assorbimento di spazi ad uso ufficio nel Q2 in Europa è leggermente
aumentato rispetto al trimestre precedente (+5%), ma è sceso rispetto al Q2 2012 (-3%) ed è al di
sotto della media quinquennale (-5%). Miglioramenti nelle attività degli occupier sono stati registrati
nell’Europa Centrale e dell’Est (+5% e +7% rispettivamente).
L’attività in Germania si è mantenuta solida in tutti i mercati inseriti dell’indice, tranne ad Amburgo,
mostrando aumenti nel corso del trimestre. Il mercato degli uffici di Londra ha mantenuto il passo,
sospinto da un elevato take up nella City. Si è registrato del fermento anche nel mercato degli uffici di
Stoccolma. Tuttavia, i volumi in Europa occidentale sono stati fortemente influenzati dalla debolezza
del mercato parigino, dove i volumi nel Q2 sono scesi del 4% rispetto ad un primo trimestre già in
tono minore.
Nel complesso, l’attività degli occupier rimane ostaggio dell’incertezza sulle prospettive
economiche a breve termine, così come i deboli mercati del lavoro. Gli occupier rimangono attenti ai
costi e continuano a esaminare con molta cautela le loro opzioni di leasing.
Lee Elliott, Head of EMEA Research in Jones Lang LaSalle, ha dichiarato: “Abbiamo elementi
per affermare che gli occupier sono pronti a spostarsi in vista della possibilità di realizzare un chiaro
guadagno in termini di efficienza delle superfici, della produttività sul posto di lavoro e/o di location.
Tuttavia, l’attività dipende dalla volontà e dalla capacità dell’occupier di impegnarsi e investire di
fronte all’attuale clima di incertezza. Vi sono alcuni segnali iniziali di miglioramento del sentiment in
determinati mercati, ma dovranno essere sostenuti e ampliati, se vogliamo che l’espansione della
domanda si materializzi”.
Fonte : Company