Lo stato di salute della categoria degli agenti immobiliari è di frequente messo in crisi da analisi e sondaggi effettuati sui clienti, dal libero pensiero di opinionisti o da parte di persone influenti che recensiscono con un pollice alzato o verso il servizio ricevuto. La figura dell’intermediario è abituato a vedersi protagonista nelle parodie cinematografiche o ai critici accanimenti su mancanze etiche e professionali.
Il centro studi RE/MAX Italia ha coinvolto 490 agenti immobiliari distribuiti sull’intera penisola per misurare percezioni, luoghi comuni ed aspetti su cui lavorare per tracciare un futuro sostenibile. E lo ha fatto partendo da un punto di vista inedito, quello dell’agente immobiliare. Il quadro che emerge è omogeneo, infatti da nord a sud (isole comprese) il professionista ha saputo rappresentarsi in modo realistico, non risparmiandosi critiche, sempre più consapevole sulla direzione verso cui puntare per giocarsi un riscatto voluto e meritato.
L’agente immobiliare ha la percezione che il cliente lo ritenga una risorsa utile nel 27,6% dei casi, un ostacolo oneroso nel 39,2% dei casi (al sud si raggiunge il 52,3%), un professionista riconosciuto, ma che dovrebbe fare di più nel 33,3% dei casi.
Da cosa dipende la frequente percezione negativa delle persone verso l’agente immobiliare? Per l’11,8% del campione dal pessimo lavoro fatto dalle generazioni professionali precedenti, mentre il 62,9% è più contemporaneo individuando comportamenti superficiali ancora oggi praticati. Il 25,3% sostiene che la categoria non comunichi con efficacia il proprio valore al mercato.
Su cosa puntare per migliorare la percezione dell’operato dell’agente immobiliare? Il 54,9% degli agenti intervistati non ha dubbi: formazione e aggiornamento obbligatori. Cade inoltre ogni difesa protezionistica, infatti solo il 10% del campione ritiene utile rendere più severo l’accesso alla professione. Emerge la necessità, per il 35,1% dei partecipanti, di comunicare in modo continuativo il valore dell’agente immobiliare alle persone.
RE/MAX approda in Italia nel 1996 sotto la guida di Dario Castiglia, Presidente e Fondatore. Oggi, RE/MAX conta una rete di oltre 400 agenzie affiliate e più di 3.400 consulenti immobiliari che gestiscono un portfolio di 33.500 immobili residenziali, commerciali e ‘collection’ sul territorio nazionale.
Il Gruppo RE/MAX, punta sulla capillarità del suo Network a livello internazionale e sulla comprovata capacità di supportare intermediazioni in qualsiasi Paese e da qualsiasi Paese, grazie alla collaborazione proattiva tra agenzie e consulenti e all’utilizzo del sistema di Multiple Listing Service (MLS).
In Italia nel 2017 RE/MAX Italia ha erogato alla sua rete di affiliati oltre 300 giornate dI formazione a cui hanno partecipato più di 5.500 professionisti dell’immobiliare affiliati al Network in Italia. Oltre ai 20 corsi di formazione erogati da RE/MAX University, RE/MAX Italia offre ai suoi affiliati la possibilità di seguire Master e corsi di specializzazione organizzati in partnership con SDA Bocconi School of Management.
Fonte : Company