Tipologia degli immobili. Le 71 unità immobiliari cartolarizzate (ex Scip) messe all’asta sono tutte di tipo residenziale e hanno una superficie complessiva di 6.541 metri quadrati, pari a una media di circa 92 metri quadrati per unità immobiliare. Per 30 immobili si tratta della prima asta, 20 sono messi in vendita per la seconda volta e 21 sono al terzo turno d’asta. Le unità libere sono 48, mentre le altre 28 sono locate.
Valore di mercato e base d’asta. La stima del valore di mercato complessivo delle unità messe all’asta è pari a quasi 16 milioni di euro (15.463.292 euro per le unità principali e 316.069 per le pertinenze, come cantine, soffitte e box auto), pari a una media di circa 222mila euro per ogni immobile, mentre la base d’asta totale è di oltre 11,4 milioni di euro (11.462.709,9) per una media di circa 161mila euro per ciascuna unità immobiliare. In 28 casi la base d’asta corrisponde al 100% del valore di mercato stimato dell’immobile, mentre per 22 unità il prezzo di partenza è stato fissato al 70% del loro valore di mercato e nei restanti 21 casi al 50%.
Distribuzione territoriale. I 71 immobili sono distribuiti in sei regioni: 25 sono nel Lazio (14 a Roma, otto a Velletri e tre a Civitavecchia), 21 in Emilia Romagna (14 a Bologna, cinque a Ferrara e due a Rimini), 19 in Toscana (tutte a Livorno), tre in Piemonte (tutte a Torino), due in Molise (a Campobasso) e una in Sicilia (a Siracusa). La base d’asta più alta è pari a 630.709 euro e corrisponde a un appartamento di Roma di 107 metri quadrati, in via dei Monti Parioli, attualmente dato in locazione e composto da due locali più servizi semplici e box auto.
Il sistema Ran. Le aste degli immobili saranno gestite, senza oneri aggiuntivi per l’Istituto, dal Consiglio nazionale del notariato, nell’ambito della convenzione sottoscritta il 9 febbraio 2011. L’Istituto, a partire da questa asta, ha deciso di aderire al progetto delle aste telematiche, che punta a incentivare la partecipazione offrendo la possibilità di partecipare in remoto alle diverse fasi di aggiudicazione degli immobili: un notaio banditore, incaricato principale e arbitro della gestione delle procedure, è infatti collegato in rete con un gruppo di notai periferici. Il sistema Ran (Rete aste notarili) non sostituisce, comunque, la possibilità di partecipare con le modalità ordinarie.
Le fasi della procedura. Dal punto di vista operativo, gli immobili sono stati raggruppati per città e sono stati banditi 10 avvisi d’asta – uno per ogni città interessata – distribuendo le date delle aste nel periodo compreso tra il 25 novembre e il 12 dicembre 2013. Le aste telematiche ricalcano il sistema delle vendite online mediante offerta al rialzo e si articola in due fasi principali: la fase dell’offerta segreta, che deve essere pari o superiore all’importo indicato come base d’asta, e la fase del pubblico incanto, nel corso della quale è possibile presentare offerte palesi in aumento (l’importo minimo di rialzo è pari a duemila euro) rispetto alla cifra più elevata raggiunta con le offerte segrete. È stata inoltre introdotta la novità della cosiddetta “fase di offerta residuale”, che si svolgerà quando l’immobile non è stato aggiudicato nella fase precedente. In questo caso è prevista una riduzione del 10% del prezzo base, per incentivare una maggiore partecipazione ed evitare un ulteriore turno d’asta. A conclusione della procedura, il contratto definitivo di acquisto dovrà essere stipulato entro 60 giorni.
Fonte : Inail