Entro il 3 febbraio 2023 sarà necessario spedire al Notaio le offerte in busta chiusa per aggiudicarsi uno dei beni immobili in gara ubicati a Roma, Milano, Torino, Modena, Perugia Viterbo, Noto e in altre città del Lazio, Sicilia, Umbria, Emilia-Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, e Veneto. Si tratta di una procedura di vendita con la quale dal 2009 sono stati messi all’asta 1.405 lotti immobiliari di proprietà oltre 50 tra Enti morali e istituti religiosi. I partecipanti alle gare possono contare sulla massima trasparenza e correttezza della documentazione grazie alla garanzia del notaio preposto all’apertura delle offerte e alla redazione del verbale notarile. Tutti gli immobili possono essere visionati previo appuntamento con gli addetti, i quali forniranno tutta la documentazione completa compreso il modulo da compilare per l’offerta da inviare per raccomandata al Notaio indicato. Per partecipare alla gara non è infatti richiesto il versamento di alcuna cauzione in quanto il modulo di partecipazione ha un codice di sicurezza che lo rende utilizzabile esclusivamente dal soggetto al quale è stato consegnato durate il sopralluogo. Una volta accettata l’offerta più alta come risultante dal verbale del notaio l’ente invierà la richiesta formale ad effettuare un deposito cauzionale pari al cinque per cento del prezzo. Il deposito dovrà essere costituito entro 3 giorni dal ricevimento della lettera di richiesta. Si procederà poi alla stipula del compromesso con le normali procedure, e quindi al rogito. Chi si aggiudica l’immobile potrà anche richiedere un mutuo e quindi usufruire del consueto tempo necessario alla banca per consentire l’erogazione della somma per la compravendita. È importante sottolineare il valore etico di questo tipo di vendite immobiliari: grazie alla dismissione degli immobili messi in vendita con il prossimo bando di gara, gli Enti potranno finanziare i propri progetti umanitari e sociali di fondamentale importanza ed ancor più in questo particolare momento storico. Nella maggior parte dei casi gli immobili messi in vendita dagli Enti attraverso la gara di offerte provengono da lasciti testamentari o sono proprietà acquistate in passato non più necessarie. Fonte : Mediamover |