di Paola G. Lunghini
Premessa : nell’ estate 1996 ero stata, ancora una volta , a vedere la Carmen firmata da Franco Zeffirelli all’ Arena di Verona. Nel primo intervallo dell’ opera, scesa all’ Ufficio Stampa dell’ Arena, avevo incrociato il Maestro che lì si aggirava , tenendo al guinzaglio un vezzoso cagnetto bianco.
-Maestro, la Sua Carmen è sempre un’ emozione straordinaria.
Grattino al cagnetto.
Un cenno del capo, un sorriso di circostanza ma comunque di ringraziamento del Maestro . Fine.
Lo rividi , Zeffirelli, il 12 ottobre di quello stesso anno, ma alquanto lontano “ da casa” : precisamente a Washington DC. E poiché gli “ devo” una delle serate più divertenti della mia vita di allora, ecco come fu .
Ero in USA ( alcuni giorni a New York , e poi Washington appunto ) con una missione confindustriale che prevedeva la presenza anche al celebre Gala Dinner ogni anno organizzato nella Capitale USA dalla potente Fondazione degli italiani d’ America ( la NIAF- National Italian American Foundation) in occasione del “Columbus’ Day”.
Durante la serata – e la cosa era stata resa nota dall’ Ufficio Stampa NIAF – il Maestro Zeffirelli avrebbe ricevuto l’ “Achievement Award” che la Fondazione assegna agli italiani che per la loro attività si sono fatti conoscere , e ai massimi livelli , nel mondo. Un Award davvero prestigioso !!!
Mai Premio fu più meritato ! Il Maestro non era solo un sommo artista, ma una celebrità conosciuta a livello internazionale , dal Sud America al Far East .
Avevo ( che bellezza !!!) ricevuto l’ esclusivissimo invito – riservato ai vertici della National Italian American Foundation e alla Stampa in onore dei Premiati, ve ne erano alcuni altri ma i loro nomi/visi non li conoscevo … – al Cocktail Party che avrebbe preceduto il Gala Dinner ut supra. Prepariamoci !!!
Nel Salone siamo forse 200 persone in tutto, ma non è facile raccapezzarmi. A un certo punto, tutto solo in un angolo scorgo Franco Zeffirelli. Mi avvicino, con due calici di champagne in mano.
-Maestro, come sono contenta di rivederLa , e sono felice che Lei questa sera riceva l’ Award! Ricorda, ci eravamo conosciuti a Verona…
Finse con garbo di ricordarsene e, dopo un cin cin ( «grazie, questo Award fa molto piacere anche a me » ) iniziò una conversazione tutta di musica e teatro che proseguì per l’ intero tempo del cocktail party, cioè parecchio…
Era molto simpatico, direi “ festoso”. E soprattutto il “mostro sacro “ chiacchierava con me quasi fossimo vecchi amici.
E come vecchi amici ci avviamo poi sottobraccio all’ immenso Salone dove si sarebbe svolto il Gala Dinner. Oltre quattro mila persone placée , tutti gli uomini in smoking ( dato che eravamo in USA dovrei dire “tuxedo”) e le signore in lungo. Aragoste e orchidee.
Lo lascio al suo Tavolo d’ Onore.
Io vado al mio Tavolo.
Verso mezzanotte, dunque al termine del Gala – dove tra le altre cose c’ era stato il collegamento video con il Presidente degli Stati Uniti- un imprenditore fiorentino della Delegazione di Confindustria con cui in quei pochi giorni avevo stabilito quasi un’ amicizia, un signore molto raffinato e simpatico, eravamo davvero “ in tune” , mi fa :
-Senti Paola, vuoi venire su con me da Franco Zeffirelli, alla sua suite ? E’ mio parente, e gli ho promesso che sarei passato a trovarlo dopo la Festa.
-Molto volentieri, grazie ( non gli dissi che avevo conversato con il “ suo parente “ per tutto il tempo del Cocktail Party, solo poche ore prima…nda )
Bevendo champagne, conversammo – solo noi tre – per ore.
Partimmo dagli Award che Zeffirelli aveva ricevuto in vita, passammo attraverso Shakespeare , approfondimmo vicende di politica interna e internazionale ( come si sa, lui era “alquanto di destra”) , diatribammo sulla crisi della cultura in Italia, etc etc : il Maestro era davvero un fiume in piena !!!
L’ amico fiorentino e io ci congedammo che quasi albeggiava…
Ho letto, negli ultimi due giorni, una quantità infinita di articoli su Zeffirelli , moltissimi dei quali citano anche gli innumerevoli riconoscimenti che al Maestro erano stati attribuiti/ conferiti.
Ma, stranamente, del NIAF Award non ho trovato traccia alcuna .
Che sia perché quella sera, a Washington, io ero stata l’ unica giornalista italiana presente ?
PS : scritto questo pezzo, ho controllato sul web della NIAF . Stranamente, nell’ elenco degli Achievement Award 1996 di Zeffirelli non c’è traccia…depennato perché “ scomodo” ??? Mah…
Forse ora che è morto, lo re-inseriranno , spero. Perché questa che vi ho raccontato non è una “storia”, ma storia.