Si è tenuto il 28 settembre a Milano il Retailer Day, convegno annuale organizzato dal CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, pensato come importante occasione di confronto e approfondimento per gli operatori dei centri commerciali e i gruppi retailer.
I lavori si sono concentrati su tre tavole rotonde che hanno coinvolto i rappresentanti di diverse Commissioni del CNCC (Specialty Leasing, Food&Leisure e Retail) assieme ad alcuni dei protagonisti dell’Industria retail che hanno condiviso esperienze, prospettive e importanti spunti di riflessione per uno sviluppo del business che sappia cogliere al meglio le potenzialità delle dinamiche che caratterizzano i centri commerciali.
A partire dal trend in crescita dello Specialty Leasing e le opportunità di business che i centri commerciali possono offrire, analizzato sia dal punto di vista del brand che del gestore della struttura. Tra gli elementi che favoriranno la trasformazione del centro commerciale in un vero e proprio “retail media” si segnala, in particolare, la funzione fondamentale che avrà la raccolta dei dati, elemento ormai imprescindibile per poter mettere a punto un efficace planning di comunicazione.
Il secondo dibattito ha indagato il binomio Food & Leisure quali leve per l’innovazione dei centri commerciali, sempre più orientati al lifestyle, dove il commercio, nel senso classico del termine, pur mantenendo saldo il proprio ruolo, non rappresenta più l’attrattiva esclusiva dovendosi rivolgere a un cliente alla ricerca di esperienze di consumo sempre nuove e stimolanti. A tal proposito, uno dei trend più interessanti a cui si sta assistendo è la nascita di complessi sportivi molto innovativi, ma una particolare attenzione è stata anche dedicata al rafforzamento delle sale cinematografiche presenti in molte strutture e al tipo di evoluzione che esse potrebbero avere all’interno di “lifestyle center”. Per quanto riguarda il Food si è confermato il suo ruolo strategico per i centri commerciali in quanto vero e proprio attrattore e motivo di visita.
Nella sessione di chiusura si è affrontato il rapporto tra retailer e centri commerciali, una relazione imprescindibile che si sta evolvendo di pari passo con il cambiamento delle esigenze dei clienti, a cui è necessario rispondere con proposte sempre aggiornate e capaci di sorprendere, sia sotto il profilo della personalizzazione dell’esperienza d’acquisto, sia attraverso la disponibilità di spazi immobiliari che abbiano i requisiti per garantire una buona base di attrattività. È emerso, inoltre, che la Corporate Social Responsibility (CSR) continua a essere un tema centrale per i retailer quando valutano l’ingresso in un centro commerciale ed è necessario, quindi, un impegno comune per avviare rapporti più collaborativi tra il personale del centro e quello dei negozi. Un altro aspetto fondamentale riguarda la tecnologia, in particolare in ottica di Customer Relationship Management (CRM), come strumento per rendere sempre più sinergici i sistemi dei retailer con quelli dei centri commerciali.
Roberto Zoia, presidente del CNCC, ha commentato: “L’Industria dei centri commerciali cresce e migliora, sia nelle sue performance che nelle relazioni tra i suoi stakeholder, grazie al dialogo, allo scambio di dati e di esperienze, e all’ascolto. È per noi da sempre l’approccio giusto, che ci aiuta a cogliere i nuovi trend in tempi rapidi, a intercettare i nuovi stili di vita a cui adeguare la nostra offerta, ad impegnarci per diventare sempre più digitali, aspetto fondamentale per aumentare la nostra competitività rispetto ad altre forme di commercio e di intrattenimento. Inoltre, la collaborazione a cui puntiamo tra tutti i nostri soci è altrettanto strategica per continuare nel nostro percorso con le Istituzioni e promuovere le nostre istanze che non guardano a categorie specifiche ma abbracciano tutta la Industry”.
Fonte : CNCC