«Carissime e carissimi colleghi,
torno a scrivervi perché ritengo importante in questo periodo far sentire con costanza la presenza mia e dell’intero Ordine.
La nostra “casa comune” non ha mai smesso di operare; pur nelle difficoltà che tutti dobbiamo affrontare quotidianamente gestendo la professione in modalità “smart working”, gli uffici dell’Ordine hanno continuato a lavorare e a fornire i servizi. Con questa lettera intendo rivolgere un vivo ringraziamento alle persone che operano all’interno degli uffici dell’Ordine e, in particolare, al Direttore Anna Minotti.
Nel precedente messaggio vi annunciavo il coinvolgimento dell’Ordine per quanto riguarda il collaudo del nuovo Ospedale in Fiera, tra mercoledì e giovedì di questa settimana termineremo le verifiche per i primi 8 moduli che ospitano 54 letti di terapia intensiva.
Voglio sottolineare il forte spirito di abnegazione che ha animato e anima tutti quanti sono stati chiamati a questo compito (a titolo gratuito).
E’ forte la consapevolezza di servire il nostro Paese e in particolare le nostre comunità così duramente colpite. Si conclude questa settimana solo la prima fase di questo lavoro di collaudo, ci attende ancora la seconda parte con un cantiere che prosegue in un’altra zona dello stesso padiglione per approntare altri 132 letti di terapia intensiva e vi terremo aggiornati.
In occasione della benedizione del nuovo Ospedale, l’Arcivescovo Mario Delpini ha tra l’altro detto: “Dio benedice l’impresa quando è intraprendenza per migliorare. Facciamo l’elogio dell’impresa comune. Facciamo l’elogio di quel modo di essere insieme che è a servizio del bene di tutti, quel modo di collaborare che non esalta l’individuo, non cerca di primeggiare, non cerca il proprio interesse, ma si compiace del contributo di tutti, lo apprezza, lo incoraggia, coltiva una stima sincera per gli altri”. Penso che chiunque di noi, aldilà del proprio credo o non credo personale, si possa ritrovare in toto nelle parole dell’Arcivescovo.
Ogni giorno gli ingegneri si sentono chiamati a intraprendere e lavorare per migliorare il Paese. L’ingegnere si trova ad affrontare ogni giorno rischi; gli ingegneri sono colpiti- tanto quanto le altre attività – da questo blocco legato all’emergenza Coronavirus. E’ un peccato notare che al momento da parte del Governo non vi sia stata quella considerazione necessaria rispetto al nostro ambito di studi professionali e società di ingegneria che sono tra gli architravi di questo Paese. Mancano per il momento quegli aiuti orientati alle realtà sane come suggerito dall’ex Governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi. Un Paese che è tra i principali mercati globali deve assolutamente permettere che un’ossatura vitale come quella costituita dalle libere professioni riceva aiuti che diano quell’ossigeno necessario per mantenersi pronti a ripartire appena sarà possibile».
________________________________________
Fonte dell’ Infografica : Regione Lombardia