Fiducia, autonomia ed orientamento al risultato, preservando l’equilibrio tra impegno professionale e sfera personale: questi i principi alla base dell’avvio del lavoro agile in Agenzia del Demanio, che già in fase di sperimentazione ha coinvolto circa il 10% dei poco più di 1000 dipendenti in tutta Italia, che hanno la possibilità di lavorare per un giorno a settimana dalla propria abitazione, o comunque fuori dall’ufficio. La fase pilota, che durerà nove mesi, consentirà di testare la nuova modalità di lavoro introdotta, anche nell’ottica di una futura ulteriore estensione del modello tra la popolazione aziendale.
L’iniziativa è stata accolta positivamente dai dipendenti, come dimostrano il numero delle candidature alla sperimentazione, quasi il doppio dei posti messi a disposizione. L’interesse è stato riscontrato in maniera omogenea in tutte le sedi di lavoro, dal nord al centro-sud, tra tutte le fasce della popolazione aziendale, toccando diverse età e professionalità, in maniera proporzionale alla composizione dell’organico: un segnale chiaro di quanto la flessibilità data dal lavoro agile rappresenti un beneficio per l’intera organizzazione. In questa fase, caratterizzata dall’alto numero di richieste, la priorità di accesso è stata data ai pendolari e ai lavoratori con maggiori carichi familiari, tipicamente i genitori dipendenti che, in misura paritaria tra uomini e donne, hanno richiesto e ottenuto di partecipare alla prima sperimentazione del lavoro agile.
L’Agenzia del Demanio, in linea con la recente normativa sul lavoro agile e con le disposizioni governative rivolte a tutto il comparto pubblico, ha già da tempo introdotto un’organizzazione del lavoro più flessibile e dinamica, coerente con la sua mission di gestione del patrimonio immobiliare pubblico, centrato sulla valorizzazione dei beni sul territorio. Con la prima esperienza di smart working, iniziata nel 2016, e che oggi coinvolge 28 persone, il lavoro svolto da remoto ha permesso di rispondere tempestivamente ad un’esigenza operativa delle strutture regionali presenti in tutta Italia con una soluzione ad impatto sostenibile per le risorse, capace nel contempo di accrescere i livelli di efficacia, efficienza e qualità dei servizi offerti agli Enti locali e ai cittadini.
Lo smart working ha avuto fin da subito effetti migliorativi anche nel flusso delle informazioni tra centro e territorio, grazie allo sviluppo di strumentazioni tecnologiche per potenziare il lavoro in rete. L’esperienza maturata ha permesso di iniziare in tempi brevi anche la sperimentazione del lavoro agile per 96 risorse, numero destinato a crescere e a coprire potenzialmente gran parte delle attività oggi svolte negli uffici, abbattendo i costi e riducendo i consumi energetici e contribuendo così a migliorare anche la qualità dell’ambiente.
Fonte : AGENZIA DEL DEMANIO