Il Facility Management Day dello scorso 6 novembre a Milano ha offerto al pubblico presente la chiara percezione di essere al centro di un importante momento di svolta, non solo per chi opera nella gestione dei servizi, ma per tutto il mondo economico, produttivo e non solo. I temi della sostenibilità, nella sua accezione più completa, della necessità di rifondare stili manageriali e vision aziendali, di una revisione completa del concetto di responsabilità per individui e imprese hanno attraversato la trama di tutte le conferenze in programma nella 20a edizione dell’appuntamento di riferimento per il Facility Management in Italia.
Queste tematiche sono state affrontate in maniera esaustiva e programmatica già nel Convegno d’apertura che ha offerto i contributi di Alessandro Cravera, Partner Newton, Oscar Di Montigny, Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e Marco Decio, Presidente di IFMA Italia.
Alessandro Cravera ha notato come molte aziende si scoprano “prigioniere” di prassi ormai inefficaci nel gestire la complessità e la velocità dei problemi che la realtà pone oggi loro di fronte. La risposta , secondo Cravera, è di responsabilizzare le persone, fornendo loro la libertà e gli strumenti per comprendere come muoversi con efficacia in ogni contesto. Di Montigny ha sottolineato come in una realtà in cui tutto è profondamente interconnesso, ogni organizzazione è oggi chiamata ad assumersi la responsabilità del bene comune in ogni sua scelta, proprio per l’enorme potere e per la portata dell’impatto che il mondo aziendale ha sul pianeta nel suo complesso. Il suo agire deve essere perciò guidato dalla consapevolezza che ogni scelta che non promuove il bene comune oggi reca danno a tutta l’umanità. Le organizzazioni devono perciò, secondo Di Montigny, rifondare sé stesse e il proprio agire su un’idea di innovazione che si muova costantemente nella direzione del bene comune.
Il Presidente di IFMA Italia, Marco Decio, ha colto gli spunti portati da Cravera e Di Montigny per mostrare come il Facility Manager, per sua stessa natura, sia sempre stato abituato a pensare nei termini da loro auspicati: leggendo e prevedendo in maniera rapida l’interazione di diverse variabili ed esigenze e creando soluzioni in grado di migliorare ogni aspetto della vita di tutti i soggetti toccati dal suo operato. Quella del Facility Manager, ha sottolineato Decio, è una leadership collaborativa; non solo perché chi ricopre questo ruolo è abituato a lavorare in squadra, ma anche per la sua propensione a trovare il giusto punto d’equilibrio capace di far muove l’intera organizzazione nella sua complessità verso la giusta direzione.
L’edizione del 20° anniversario del FM Day si è distinta per l’ampio ventaglio di temi che testimoniano la straordinaria e rapidissima evoluzione che ha caratterizzato l’intero settore del Facility Management nel corso degli anni: sostenibilità, soft skill, azienda interconnessa, strategie per l’engagement del personale, nuove modalità di rapporto tra real estate e facility, gestione avanzata ed ecosostenibile dei rifiuti, tecnologie evolute per l’FM.
Fonte : IFMA