Presentata oggi a Milano un’iniziativa di solidarietà nata dalla collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e i Centri Commerciali d’Italia associati al CNCC, con l’obiettivo di promuovere la cultura della cittadinanza attiva, utilizzando quindi gli spazi di aggregazione dei centri commerciali e outlet.
E’ la prima campagna sociale a livello europeo con la Croce Rossa Italiana : che nasce con lo scopo di promuovere i valori umanitari e aumentare il coinvolgimento della popolazione rispetto ai bisogni della propria comunità.
Nelle due domeniche del 17 e 24 febbraio i volontari della Croce Rossa Italiana saranno presenti nei 313 Centri Commerciali aderenti all’iniziativa con un corner adibito alla raccolta fondi. In ogni postazione verranno organizzate numerose attività di promozione di stili sani di vita, quali ad esempio la misurazione della pressione arteriosa, donazione del sangue, lezioni informative di primo soccorso (rianimazione cardio-polmonare, manovre di disostruzione pediatriche, uso del defibrillatore semi-automatico).
L’occasione odierna è stata anche il teatro di un dibattito sul tema delle chiusure domenicali.
MASSIMO MORETTI, Presidente CNCC , dichiara: «Siamo molto preoccupati in merito al disegno di legge del governo sulle chiusure nei giorni festivi nei centri commerciali, che comporterebbe la perdita di oltre 40 mila posti di lavoro, oltre che un notevole impatto negativo sui consumi e l’incoraggiamento alle vendite on-line, che ovviamente portano meno occupazione rispetto alle vendite fisiche. Ma non è solo una contrazione del PIL che temiamo – i consumi domenicali rappresentano il 18% dell’intero fatturato dei centri commerciali, che andrebbe perso, e per giunta in un momento di recessione del Paese: con le eventuali chiusure domenicali corriamo anche il rischio di ridurre la libertà di scelta di oltre 6 milioni di italiani che ogni domenica scelgono di trascorrere il loro tempo in questi luoghi di aggregazione, con tutta la famiglia.
I centri commerciali sono le nuove piazze italiane e social hub, in particolar modo nelle aree più periferiche: posti sicuri, puliti, condizionati, dove poter consumare un pasto a prezzi ragionevoli, dove l’offerta di servizi e intrattenimento è sempre più varia.
Pertanto siamo fiduciosi che si possa aprire un dialogo e un dibattito basato su dati concreti, reali e dimostrabili, per trovare una soluzione al problema ».
Fonte : CNCC