GVA Redilco & Sigest, una delle più importanti realtà italiane attive nel settore della consulenza, dell’intermediazione e dei servizi immobiliari integrati (dal living agli uffici, dal retail alla logistica), ha svelato questa mattina a Milano il nuovo nome Dils e la nuova corporate identity.
Il rebranding avviene in occasione dei 50 anni dalla fondazione del Gruppo, che ha progressivamente mutato il proprio DNA. Ora si apre una nuova fase per Dils, forte di risultati in costante crescita e una solidità del business che negli ultimi mesi hanno attratto nuovi importanti investitori.
GVA Redilco è stata fondata nel 1971 e dal 2016 è guidata dall’Amministratore Delegato, nonché imprenditore, Giuseppe Amitrano in seguito a un’operazione di management buyout. Nel 2019, dall’integrazione con Sigest, realtà del settore real estate attiva da oltre 30 anni nel mercato residenziale, è nata GVA Redilco & Sigest.
Nell’autunno di quest’anno è entrata nel capitale con una quota di minoranza Redeal, una società veicolo costituita dalla H14 della famiglia Berlusconi, che ha coinvolto nell’investimento altri importanti
family office e imprenditori italiani e internazionali. Tra questi, la famiglia Marzotto, la famiglia Doris, la famiglia Alessandri e la famiglia de Brabant.
Il numero dei dipendenti è passato dai 40 del 2015 agli oltre 130 attuali e i ricavi dai 6,3 milioni di euro del 2015 agli oltre 29 milioni di euro del 2020. Per il 2021, si stima un ulteriore significativo incremento dei ricavi pari a oltre 40 milioni di euro.
Il nuovo logo : si tratta di un simbolo che volutamente cambia significato a seconda del punto di vista. Il nome stesso Dils, composto da quattro lettere, è semplice, immediato e pensato anche per un pubblico internazionale. Dils mantiene anche un legame con il precedente brand: Dil da Redilco e la S di Sigest a testimonianza del valore dell’integrazione nel Gruppo delle due società. Al contempo Dils richiama nella pronuncia uno dei termini più utilizzati nel settore immobiliare, oltre che più in generale nel mondo del business: “deal”.
“Deal” non solo nel significato di “affare” o “transazione”, bensì anche come “accordo”, “intesa” e “unione”, parole che in questo momento storico acquistano un significato ancora più rilevante. La condivisione rappresenta un valore sempre più imprescindibile per ripensare le regole di una comunità, di un territorio, di una città e degli spazi che la compongono (case, uffici, luoghi dedicati allo shopping o alla logistica, scuole, piazze, ecc.). Dils evoca così un concetto positivo di evoluzione e invita a una riflessione comune per impegnarsi al raggiungimento di accordi a qualsiasi livello. L’obiettivo ultimo è quello di saper mettere insieme idee diverse e farle coesistere, e ciò può avvenire proprio cogliendo le opportunità di un cambiamento.
Dils intende affermarsi così quale protagonista di un processo di trasformazione, quando si tratta di riscrivere le regole per cambiare i paradigmi di un settore, quello immobiliare, che impatta sulle vite di ognuno di noi. “Imagine your future space” è il payoff che evidenzia l’importanza di immaginare e riflettere sull’idea di città e spazi del futuro, all’interno del più ampio processo di rigenerazione urbana che deve contribuire a rendere le città più sostenibili e inclusive.
Il rebranding è solo il primo passo di un ambizioso piano di sviluppo pluriennale che a partire dal 2022 si pone l’obiettivo di creare un nuovo player europeo e alternativo all’attuale offerta presente nel settore immobiliare. I principali driver di crescita di Dils saranno rappresentati dall’innovazione tecnologica e digitale e da un progetto di internazionalizzazione che prevede l’espansione prima sui mercati di Spagna, Portogallo e Francia, e poi a seguire in altri paesi europei, quali Germania, Paesi Bassi e Polonia fino al Regno Unito, con ricavi stimati di oltre 100 milioni di euro entro il 2026.
Le celebrazioni per la nuova brand identity prevedono oltre alla campagna di comunicazione sui media tradizionali e outdoor a Milano e Roma, una serie di eventi riservati.
Nella foto, Giuseppe Amitrano
Fonte : Company