“ Global City “ : presentata a Milano la sesta edizione del Rapporto di Scenari Immobiliari

di Paola G. Lunghini.    Sala strapiena – spannometricamente  300 persone – stamane a Milano, per la presentazione del Rapporto “ Global City”  di Scenari Immobiliari, che è  giunto – da sempre con il supporto di Generali Immobiliare Italia Sgr – alla sua sesta edizione ;  questa  volta  con soddisfazione “ benedetto” dalla Vicesindaco di Milano, Ada Lucia  De Cesaris.
Moltissimi i volti noti in platea, troppi per citarne anche solo uno, e ciò nonostante la quasi completa assenza della retail real estate community, nelle stesse ore  a Milano impegnata in ben due convegni in contemporanea sul tema shopping centres  : convegni che solo di qualche giorno – secondo me poco saggiamente – precedevano l’ appuntamento annuale più importante del retail mondiale , cioè il MAPIC ( che va in onda dal 13 al 15 novembre pv).
In compenso, la Sala dell’ Hotel  Principe e Savoia  pullulava di architetti .
Una mattinata bellissima, e «ricchissima di spunti », come hanno più volte ribadito tutti i Relatori intervenuti, a cominciare dalla Vicesindaco  ( ogni volta che la vedo è sempre più elegante, e a suo agio nella real estate community . E pensare che all’ inizio del suo mandato sembrava un gatto selvatico sempre in procinto di graffiare …) .
Gatto?
Cats !
Ecco!
Ecco cosa mi era stamane sembrata la platea …Cats !!!  nel senso del celebre musical show  – per decenni proposto a partire dal 1981/82,  e secondo per successo nel mondo solo a  “ Mamma mia”  che, comunque, arrivò sulle scene molti anni dopo –  tratto dal libro “ Old Possum’s book of practical cats “ di T.S Eliott .
In Sala infatti , insieme al coro dei “ Jellicle Cats”,  c’ erano  “Jennyanydots”, “ Gus”, “ Old Deuteronomy”, e  “ Mr Mistoffelees”.
OK, mancavano “ Rum Tum  Tigger”, “ Mungojerrie e Rampelteazer” e soprattutto “ Macavity”…ma non si può avere tutto. ( OK , OK, “Grizabella”  sono io, ma chi sono gli altri non ve lo dirò mai).
Ed è stata propria la assenza di codesti protagonisti a farmi desistere dal trasformare un incontro di Scenari Immobiliari  in un qualche cosa d’ altro ( un “giochetto” che ho fatto molte volte, vero Mario Breglia ? )
Abbandoniamo dunque la “ Jellicle Ball”.
Torniamo sulla terra , con la radiografia – sotto l’ aspetto economico e territoriale – delle venti più grandi città europee, comprese Milano e Roma. L’edizione 2013 presentata questa mattina approfondisce le trasformazioni intervenute negli ultimi cinque anni su una serie di parametri guida: dall’economia, alle migrazioni, alla qualità della vita al mercato immobiliare. L’analisi si sintetizza in una classifica delle città più competitive. «Rispetto a cinque anni restano in testa Londra e Parigi, al terzo posto Vienna seguita da Berlino che si trovavano invece a metà classifica in precedenza. Scendono le città spagnole che per tutti i primi anni del secolo erano state molto competitive e capaci di attrarre capitale umano».
Il Rapporto sostiene che Milano è in rimonta : si conferma infatti al primo posto europeo per quanto riguarda i progressi nel settore della cultura. Roma migliora di un punto, grazie a leggeri incrementi nel turismo e nella sostenibilità.
Ma ciò è forse il massimo che abbiamo saputo fare : latitiamo su tutti gli altri fronti , con « debolezze strutturali fisiche, storiche e politiche», come ha osservato Mario Deaglio (Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi”) , secondo il  quale  «manomale che nella classifica  di Scenari Immobiliari ci sono Lisbona e Atene» , altrimenti saremmo proprio al fondo…ma l’ EXPO 2015 è l’ occasione per pensare  a « un futuro da realizzare in seguito».
Il Rapporto, che è stato presentato da Mario Breglia e dalla sempre bravissima  Paola Gianasso (rispettivamente Presidente  e Responsabile internazionale di  Scenari Immobiliari), è stato commentato, tra gli altri, da Alessandro Balducci (Politecnico di Milano) , Giovanni Paviera ( Generali Immobiliare Italia sgr) e Carlo Ratti ( MIT Senseable City Lab), quest’ ultimo in videoconferenza dalla Lituania , Paese che da luglio è alla guida dell’ Agenda europea senza che nessuno o quasi se ne sia  accorto.

Mario Breglia
Mario Breglia