Nel 2023, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, la Capitale ha mostrato un andamento in calo per il mercato residenziale, con un calo delle richieste e quotazioni stabili.
Come evidenziano i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel 2023 si sono realizzate infatti 34.342 compravendite residenziali, -14,4% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le quotazioni, secondo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi Gabetti, sono tendenzialmente stabili (-0,2%). I tempi medi di vendita si sono attestati intorno ai 6,6 mesi, mentre gli sconti in sede di chiusura delle trattative sono stati mediamente del 7%.
Secondo quanto rilevato dall’Agenzia delle Entrate il numero delle compravendite residenziali è risultato in calo rispetto al 2022, sebbene il 2023 sia stato il terzo miglior anno degli ultimi dieci anni (34.342 transazioni, +27% rispetto al 2014). Un dato positivo se consideriamo l’aumento dei tassi di interesse sui mutui per acquisto abitazione, che ha escluso di fatto una buona fetta di potenziali acquirenti.
Come commenta Diego Vitello, senior analyst Ufficio Studi Gabetti “Date le dimensioni della città, la più grande per estensione e numero di abitanti in Italia, il mercato residenziale di Roma è il più rilevante, rispetto alle altre città italiane, in termini di unità compravendute per anno. Se consideriamo che circa il 50% del patrimonio edilizio residenziale della capitale è stato costruito tra gli anni ‘60 e ‘80, ecco che si apre un’enorme opportunità di mercato che è data dalla riqualificazione energetica di tale patrimonio. Roma ha bisogno di costruire il suo futuro, ed eventi come il Giubileo o la possibile realizzazione dello stadio, sono delle occasioni imperdibili, soprattutto al fine di attirare e catalizzare gli investimenti istituzionali. Nel mercato corporate, infatti, Roma fa meno della metà rispetto a Milano a livello di volumi di investimento, 811 milioni contro 1,8 miliardi di Milano e, paradossalmente, è proprio il fatto di non essere stata al centro dell’interesse in questi anni a renderla più appetibile agli investitori, per i quali lo sbilanciamento tra domanda e offerta è il driver che guida maggiormente nelle scelte di allocazione degli investimenti. Milano, infatti, si avvicina verso la saturazione, e gli investitori potrebbero spostare l’attenzione verso la capitale. Roma, quindi, deve saper cogliere questa opportunità e ridurre il gap tra un’alta domanda di immobili, sia residenziali sia commerciali, e la scarsità sia qualitativa sia numerica dell’offerta attuale”.
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Fonte : Company