Il mercato della Liguria attraversa un momento positivo, che ha permesso di stimare una variazione positiva del volume di compravendite tra il 2017 e il 2018, con il 9,5 per cento in più in un anno. Attualmente la Liguria costituisce circa il 3,8 per cento del mercato italiano, con circa 23mila compravendite (rispetto alle 21mila censite nel 2017) su 650mila totali. Un ulteriore aumento è previsto per il 2019, arrivando a 24.500 transazioni e una variazione positiva del 6,5 per cento. Questi sono alcuni dei dati emersi al 26° Forum organizzato da Scenari Immobiliari il 14 e 15 settembre a S. Margherita Ligure.
Il trend positivo del mercato immobiliare ligure sarà, però, influenzato negativamente dal tragico crollo del ponte Morandi, specie per quanto riguarda Genova. Le ripercussioni di questo disastro, infatti, saranno causa di un rallentamento anche del mercato immobiliare nel 2019, bloccando l’interesse d’acquisto e i prezzi.
“Nel segmento residenziale – ha commentato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – la regione dovrebbe mantenere un andamento parallelo a quello nazionale, con un aumento delle compravendite più accentuato, proseguendo un trend avviato nel 2015. L’anno prossimo i volumi dovrebbero tornare ai livelli pre-crisi, superando anche i volumi del 2007”.
“I prezzi medi nominali – ha aggiunto Breglia – hanno interrotto il trend di calo nell’ultimo anno, risultando stabili rispetto al 2017. Nel biennio 2019-20 la regione mostrerà un generale aumento dei prezzi, trainato questa volta dalle città secondarie, con un rialzo del 2,5 per cento del valore nel 2020. I valori medi regionali rispetto al 2007 si sono contratti circa del quindici per cento, mentre l’Italia perde il sedici per cento del valore nello stesso periodo”.
Per la fine dell’anno Genova si mostrerà stabile a livello di prezzi residenziali, con il semicentro che rimane fermo al valore medio di 3.350 euro al metro quadro. Un rallentamento del mercato è poi atteso per il 2019, quando si faranno sentire gli effetti negativi del crollo del ponte Morandi sulla mobilità e sulla qualità della vita dei quartieri interessati.
Genova
Il mercato residenziale del capoluogo ligure ha percorso una fase di miglioramento negli ultimi due anni, che sarà frenata dagli effetti negativi del crollo del ponte sull’economia urbana e sui collegamenti cittadini. La domanda residenziale rimarrà bloccata nel 2019 dalle difficoltà relative alla mobilità e al peggioramento dei servizi nei quartieri periferici, come Cornigliano, e dei comuni limitrofi, come Sestri Ponente, che continuano a riportare un calo delle quotazioni. Chi è interessato all’acquisto in zona rimanderà la spesa, fino allo stabilizzarsi della situazione.
Nel 2017 si registra un incremento dei metri quadrati scambiati di circa il 4,8 per cento per circa 650mila metri quadrati in totale. A partire dal 2014 si è assistito ad una leggera ripresa del mercato, che si è fatta più ingente nell’ultimo anno e continua su questo trend anche nel 2018. L’offerta si aggira attorno a 810mila metri quadri, con un aumento del 2,1 per cento nel 2017. Il fatturato è tornato in campo positivo dal 2014, e nel 2017 si è arrivati a quasi 1,4 miliardi di euro di volume, con un incremento dell’1,6 per cento sul 2017.
La percentuale di assorbimento ha raggiunto l’ottanta per cento nel 2017, cioè il 2,6 per cento in più del 2016, ma le previsioni sono di un rallentamento del trend positivo per la fine dell’anno nel 2019.
In crescita i valori dei prezzi al metro quadro limitatamente alla zona centrale. Nei quartieri del centro i prezzi nel 2018 aumentano del 2,8 per cento secondo le stime. Il semicentro interrompe la crescita avviata nel 2017 e inizia una fase di assestamento, mentre ulteriori cali si registrano in periferia, dove i valori sono scesi di 2,1 punti percentuali lo scorso anno e calano della stessa misura anche nel 2018, con previsioni negative anche per il 2019.
Fonte: Scenari Immobiliari