Il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka rappresenta una rilettura della Città Ideale, immagine simbolo del Rinascimento italiano e sintesi della riflessione cinquecentesca sulle forme degli edifici per una migliore qualità abitativa. Il Padiglione Italia ‘La città ideale’, che per la prima volta ospiterà anche il Padiglione della Santa Sede.
“Sarà un avamposto del Sistema Italia in una delle aree più ricche dell’Asia” dichiara il Commissario Generale per l’Italia Mario Andrea Vattani, che aggiunge “Oltre ad essere un’opportunità per entrare in contatto con le nostre eccellenze culturali e con le nostre innovazioni tecnologiche, con la nostra partecipazione ad Expo intendiamo proporre soluzioni possibili alle nostre sfide comuni. L’Italia e il Giappone condividono problemi come l’invecchiamento della popolazione, lo spopolamento delle zone rurali e il dissesto idrogeologico, e anche la scarsità di materie prime e risorse energetiche, e su alcuni di questi temi stiamo già lavorando insieme: il Padiglione Italia non solo metterà in mostra il meglio dell’arte e delle tecnologie italiane, le specificità di ogni regione e grandi eventi, ma racconterà le nostre più significative collaborazioni bilaterali”. Una realizzazione di straordinario valore che, per la prima volta, vede un padiglione italiano all’Expo ospitare anche la Santa Sede, che disporrà di uno spazio riconoscibile per organizzare eventi culturali e importanti mostre d’arte, in collaborazione con il Dicastero per l’Evangelizzazione.
Il Padiglione, una volta terminato il suo ciclo di vita, diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche (materiche, di design, tecnologiche, ecc.) che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze.
Al termine dell’esposizione questo “laboratorio Italia” dovrà diventare un archivio da mettere in mostra, una banca dati di best practices, brevetti, opere, idee sostenibili, collaborazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, successi sociali in termini di integrazione, di partnership commerciali tra aziende e accordi tra paesi, perché l’arte rigenera la vita. L’Italia già nel Rinascimento si è fatta laboratorio di genialità e capitale globale dell’arte e dell’innovazione.
Fonte : MCA – Mario Cucinella Architects