Facendo seguito al Comunicato Stampa diffuso il 18 luglio ( e alla successiva conference call con gli analisti ) relativo ai risultati del primo semestre 2017, Beni Stabili SIIQ ha convocato stamane presso la propria sede milanese alcuni esponenti della Stampa eco-fin, per un breve commento da parte del Direttore Generale della Società, Alexei Dal Pastro : il quale ricopre tale posizione dal maggio dell’ scorso anno.
Il manager ha riassunto i principali numeri , che sono davvero buoni ( si veda la Nota qui in homepage ) . E si è concentrato su “fatti” e strategie coerenti con gli obiettivi del piano industriale, sia dal punto di vista del portafoglio che del core business della SIIQ.
Focus su Milano, innanzitutto , dove attualmente la Società possiede il 62% del patrimonio, ma si punta all’ 80% .
Focus sul comparto uffici : la cessione – completata lo scorso 21 giugno – di una partecipazione pari al 40% in Central SICAF, costituita grazie all’ apporto del portafoglio Telecom , alleggerisce il peso del “ light industrial”, geograficamente parcellizzato . Oggi Telecom pesa per il 25 % ( era il 40% ), e l’ obiettivo è il 20%. .
Focus sull’ elemento “ green” , aspetto che alla Società sta particolarmente a cuore ( anche perché ciò è in linea con il pensiero della francese FdR, principale azionista) della quotata italiana.
Focus sulla riduzione del debito ( oggi al 46% dal 51,6 % del 2016, con obiettivo 40-45%). L’ ottenimento dl rating BBB- con outlook stabile da parte di S&P agevolerà l’ obiettivo : il mercato del credito si presenta molto “aperto” e a condizioni migliorative.
I numeri , insomma, sono solidi; e Dal Pastro si è mostrato confident circa il futuro. Milano è in movimento, e i tenant cercano spazi di qualità , quali sono appunto quelli che Beni Stabili sta rigenerando e sviluppando , collocandoli a canoni elevati ( l’ ultimo contratto stipulato nel “ progetto Symbiosis” – con CIR Food – vede il raggiungimento di 450 euro/mq anno) . Si sta “lavorando” alacremente su altri building, tra cui il centralissimo palazzo in via Principe Amedeo, rogitato a marzo e già in fase di ristrutturazione e commercializzazione . E sempre a Milano, c’è in partenza il progetto di via Schievano, presso MM Romolo e l’ Università IULM , che prevede 30 mila mq di uffici.
E naturalmentè poi ci sono di interesse , e round the corner, gli “ ex Scali “, in primis Romana.
«Lo sviluppo ci piace, e possiamo “permetterci” obiettivi ambiziosi » ha concluso il manager « e FdR ci sta supportando molto».