Il mercato immobiliare di Barbados sta registrando una forte crescita. Un trend che nessuno si sarebbe mai aspettato, dato l’elevato numero di immobili disponibili nell’ultimo decennio, dopo la crisi finanziaria e prima della pandemia. Tra le mete più caratteristiche e ricercate del Mar dei Caraibi, Barbados attrae non solo turisti ma anche potenziali residenti grazie ai “welcome visa”. Il governo ha recentemente adottato una politica di rilascio di visti della durata di 12 mesi per chi desidera stabilirsi sull’isola, a patto che percepisca un salario minimo di 50.000 dollari all’anno o abbia a disposizione la stessa cifra in termini di risparmi personali. Fino a luglio 2022, sono state registrate oltre 3.000 domande (di cui quasi 2.500 approvate), provenienti in particolare da Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Nigeria e Irlanda. Oltre ad aver favorito l’economia locale e aver incrementato la notorietà dell’isola, in un momento storico in cui il turismo è stato fortemente colpito dalla crisi del Covid-19, la manovra del Primo Ministro Mia Motley è stata adottata come best practice da altri politici a livello globale, per attrarre nei loro stati i cosiddetti “nomadi digitali”. Per quanto riguarda i prezzi, gli immobili situati sulla costa Ovest risultano più cari – fino al 19% – rispetto a quelli della parte meridionale. Tuttavia, in termini di performance, nel 2021 la costa Sud ha registrato una crescita annuale dei prezzi dell’11,2% rispetto al 2,5% della West Coast. L’incremento delle transazioni di vendite di immobili residenziali è, in ogni caso, una costante degli ultimi due anni. Nel 2021 le vendite sono aumentate del 33% rispetto all’anno precedente e il primo quadrimestre del 2022 ha visto una crescita del 53% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per il 2023 si prevede tuttavia un’attività più moderata a causa della recessione globale. Anche i dati sugli affitti sono da interpretare in maniera positiva. Il secondo quadrimestre del 2022 ha visto un calo del 23%, ma anche un aumento del 18% rispetto ai livelli pre-pandemici del 2019. È stata rilevata in particolar modo la richiesta, in costante aumento, di immobili “chiavi in mano”. Nello scenario post-Covid, è diminuita la tendenza da parte dei compratori a voler ristrutturare casa, visti i costi elevati (dai 400 agli 800 dollari al piede quadro, ovvero circa 4.300 – 8.600 dollari al metro quadro) per via delle costanti interruzioni nella catena di approvvigionamento delle costruzioni. Inoltre, chi compra casa desidera beneficiare subito della bellezza e dello stile di vita dell’isola senza voler spendere tempo nei lavori. Altri aspetti vantaggiosi che hanno favorito le transazioni: la valuta e il sistema di tassazione. Il dollaro di Barbados è ancorato a quello statunitense con un rapporto di 2 a 1 (1 $ di Barbados = 0,50 $ USA) e potrebbe costituire un’ottima opportunità per gli investitori che beneficiano del rafforzamento di quest’ultimo, combinando l’oscillazione valutaria con il carovita del posto e una possibile copertura contro l’inflazione. Inoltre, non è prevista alcuna imposta sulle plusvalenze o Capital Gain, ovvero sugli interessi e i guadagni di natura finanziaria. Le persone domiciliate a Barbados pagano le imposte secondo la tassazione worldwide. Tutti questi fattori fanno sì che potenziali compratori alto spendenti nel mercato immobiliare possano considerare Barbados come una grande opportunità in termini di investimenti e lifestyle. Lo stato caraibico è infatti a 73° posto su 193 nazioni secondo il Global Sustainability Index, che prende in esame 193 nazioni, e al 58° posto su 189 paesi secondo l’Human Development Index. Fondata nel Regno Unito nel 1896, Knight Frank è la più importante agenzia immobiliare indipendente a livello globale, con sede centrale a Londra e una rete di 384 uffici in 51 paesi dove lavorano oltre 16.000 persone. Il gruppo è presente in Italia dal 1994, con l’apertura dell’ufficio a Radda in Chianti di proprietà di Bill Thomson, attuale chairman del network italiano. Ad oggi l’agenzia conta 9 uffici in territori chiave per il mercato immobiliare di lusso: Como, Firenze, Genova, Lucca, Milano, Porto Cervo, Portofino, Radda in Chianti, Venezia. |