Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di risparmio energetico e di supportare le Istituzioni in vista dei possibili prossimi piani di contenimento energetico che verrebbero applicati a livello nazionale, ha predisposto un documento programmatico di linee guida per i propri soci, che traccia dei metodi di comportamento virtuosi per l’Industria dei centri commerciali e punta a ridurre i consumi energetici stimabili del 10%, rispetto a quelli registrati nella precedente stagione invernale.
Il CNCC auspica che queste linee guida possano rappresentare una base per avviare un confronto con il nuovo Governo e il nuovo Parlamento, volto a definire un quadro regolatorio orientato sempre di più alla sostenibilità per il comparto del commercio.
Tali misure di contenimento si inseriscono nel percorso virtuoso avviato da anni dall’Associazione volto a promuovere una sempre maggiore sostenibilità dell’Industria dei centri commerciali: il comparto, infatti, è coinvolto nel raggiungimento di obiettivi nazionali ed europei nell’ambito della transazione ecologica del Paese, potendo dare il proprio contributo positivo su diversi ambiti, grazie alla sua capillarità e all’alta potenzialità di sfruttamento di energie rinnovabili come il solare e il geotermico.
Nell’urgenza dettata dall’attuale contingenza e per contribuire al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale elaborato dal Ministero della Transizione ecologica, sono state delineate alcune raccomandazioni che possono contribuire ulteriormente all’efficientamento delle strutture e dei loro consumi, intervenendo principalmente sui seguenti ambiti.
Riscaldamento e ricircolo d’aria
Gli impianti di riscaldamento e condizionamento dovranno essere impostati tra i 17°C e 19°C in inverno e tra i 24°C e 27°C in estate.Inoltre, con riferimento alle date di accensione degli impianti di riscaldamento per l’inverno 2022/2023, CNCC suggerisce di ritardare ulteriormente rispetto a quanto indicato, soprattutto con riferimento alle aree comuni, eladdove possibile, invita a non attivare o spegnere gli impianti prima di un’ora dall’apertura o chiusura del sito. Per ridurre al minimo la necessità di riscaldamento e condizionamento, anche il ricircolo dell’aria dovrà essere ottimizzato, sempre nel rispetto degli standard di qualità e dei regolamenti sanitari. Ogni qual volta le condizioni metereologiche lo consentano si suggerisce, inoltre, una gestione degli impianti in modalità free-cooling per la termoregolazione delle parti comuni.
Impianti di illuminazione
CNCC suggerisce di proseguire con la sostituzione degli impianti di illuminazione con soluzioni ad alta efficienza energetica, in modo da ridurre di oltre il 20% i consumi elettrici da illuminazione. L’intensità luminosa delle parti comuni e dei parcheggi potrà essere ridotta dal 20% al 30%, anche attraverso l’installazione di sistemi di rilevazione automatica, sempre nel rispetto delle normative e dei requisiti di sicurezza in favore di clienti e lavoratori. Nei parcheggi sarà, inoltre, raccomandato lo spegnimento delle luci mezz’ora dopo la chiusura, mantenendo l’accensione solo dei percorsi di legge e garantendo il minimo illuminamento previsto dalla normativa. Interventi specifici andranno realizzati anche per le insegne commerciali (esterne e interne), che dovranno essere spente negli orari di chiusura e ottimizzate negli orari diurni in funzione della luce naturale presente nelle strutture. In caso di insegne e decorazioni temporanee, saranno notevolmente ridotte in termini di dimensioni e consumi, privilegiando la tecnologia LED.
Sensibilizzazione sui consumi energetici
L’applicazione delle misure di contenimento energetico sarà accompagnata da opportune campagne di sensibilizzazione rivolte a tenant commerciali e lavoratori, ma anche ai clienti delle strutture. In particolare, con i tenant saranno condivise azioni per il contenimento dei consumi, la riduzione degli sprechi e l’uso “smart” e coordinato delle risorse.
Sarà poi garantita un costante monitoraggio e supervisione da parte degli Organi di gestione delle gallerie commerciali presenti sul campo oltre che dalle società immobiliari coinvolte.
“Abbiamo messo a punto queste linee guida per essere di supporto ai nostri soci in un momento particolarmente complicato in cui una gestione più attenta e consapevole dei consumi energetici può aiutare a contenere i costi ad essi collegati. I centri commerciali, infatti, in ragione del rilevante apporto fornito alla comunità nazionale in termini di occupazione e di garanzia della disponibilità di beni e servizi essenziali, sono importanti consumatori di energia, analogamente ad altre attività economiche e produttive che sono state normativamente classificate come “energivore”. Continuiamo ad essere attivi e a promuovere opportunità di efficientamento e di decarbonizzazione dei processi dal punto di vista energetico, incentivando una sempre maggiore collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, certi che la strada della transazione ecologica ed energetica, anche dei centri commerciali, sia l’obiettivo da perseguire. Per questo motivo, riteniamo sia necessario dare un impulso definitivo allo sviluppo delle energie rinnovabili e innovative, dando piena attuazione alle direttive, oltre a prevedere degli incentivi che permettano una diffusa e più rapida installazione di pannelli fotovoltaici. Siamo a disposizione, sin da subito, per avviare un confronto con le Istituzioni per supportarle a definire le migliori pratiche per il comparto”, commenta Roberto Zoia, presidente del CNCC.
In questa direzione di maggior sostenibilità, l’Industria dei centri commerciali, guidata dal CNCC, è attiva da anni con diverse iniziative: si ricorda, tra tutti, il “Manifesto per la sostenibilità”, con il quale gli associati definiscono il proprio contributo per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio definiti dalle Nazioni Unite. Inoltre, sono numerosi i progetti realizzati che spaziano su diversi filoni, rendendo il comparto un esempio virtuoso in ottica di transazione energetica ed ecologica: dallo sviluppo della biodiversità e di aree verdi, all’ottenimento di certificazioni BREEAM o LEED (ottenute già dal 10% dei centri commerciali italiani), dal supporto allo sviluppo della mobilità elettrica (con l’installazione di infrastrutture di ricarica in aree private ad accesso pubblico) alla creazione di comunità energetiche.