La Presidente di Confindustria Assoimmobiliare Silvia Maria Rovere dichiara: “Siamo molto soddisfatti di apprendere che il Ministero del Turismo e quello della Transizione Ecologica, che ringraziamo per i momenti di confronto degli scorsi mesi, si apprestano a presentare misure pluriennali per il rilancio delle strutture turistiche-ricettive, con un chiaro orientamento verso l’incentivazione di interventi finalizzati all’efficientamento energetico degli immobili. Confindustria Assoimmobiliare è impegnata da tempo per promuovere l’estensione di incentivi alle strutture del comparto alberghiero con il duplice obiettivo di imprimere un’accelerazione al piano di efficientamento dell’intero parco immobiliare italiano – così come richiesto dalla Commissione Europea – e ristorare uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Il turismo rappresenta circa il 13% del nostro PIL ma ha subito perdite ingenti sia nel 2020 sia nei primi sei mesi del 2021, con un calo di quasi il 70% delle presenze, da cui deriva complessivamente una riduzione del fatturato di circa il 55%[1].
L’intenzione espressa congiuntamente dal Ministro Massimo Garavaglia e dalla Sottosegretaria Vannia Gava di introdurre un contributo a fondo perduto per il rilancio del settore trova il pieno sostegno della nostra Associazione. Riteniamo però fondamentale che in tale misura vengano inclusi anche gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (fondi comuni di investimento e società di investimento) considerato che essi sono tra i principali investitori del comparto immobiliare e possono dare un impulso decisivo al rinnovo del parco immobiliare italiano.
Concordiamo pienamente con quanto dichiarato dal Ministro Garavaglia in merito al valore strategico degli interventi di ammodernamento degli edifici, anche alla luce del fatto che a tale ammodernamento corrispondono efficientamento dei consumi energetici, riduzione dell’inquinamento, riqualificazione antisismica, innalzamento degli standard di sicurezza degli edifici e della loro fruibilità anche attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché l’attivazione di alcune tra le più importanti filiere industriali del Made in Italy, dai materiali da costruzione di nuova generazione al legno-arredo, dall’impiantistica alla ceramica, dall’illuminotecnica alla robotica».
[1] Dati AICA aggiornati al 22/03/2021
Fonte : Confindustria Assoimmobiliare